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Manchette di prima

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Quello che l'altri dovrebbero di'

Manchette di prima

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La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali — Marco Contini

Ave­vo già trat­ta­to mesi fa il tema delle inef­fi­cien­ze elbane legate  ( http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/45856-elba-inadempienze-amministrative-ignorata-lemergenza-del-randagismo-violati-i-diritti-del-mondo-animale ) alla ormai atavi­ca assen­za di un canile  e di una clin­i­ca vet­eri­nar­ia attrez­za­ta h24 tesa a sup­plire non solo nel più affol­la­to peri­o­do esti­vo ma  anche durante tut­to l’an­no le emer­gen­ze dei sem­pre più numerosi ani­mali domes­ti­ci e non.

La straziante vicen­da rac­con­ta­ta sui social da Mar­cel­lo Paoli sul­la morte del suo ama­to Oscar

Lo straziante sfo­go di Mar­cel­lo Paoli: ” Oscar, non dove­va finire cosi”

ha toc­ca­to moltissime per­sone , me per pri­mo, facen­do riemerge,  in tut­ta la sua dram­matic­ità la assen­za sul ter­ri­to­rio elbano  di adeguate strut­ture san­i­tarie vet­eri­nar­ie che pos­sano gestire,  anche nei peri­o­di più crit­i­ci,  come il fer­ragos­to, emer­gen­ze di casi non di rou­tine ma che pos­sono poi risultare fatali ( anche per man­can­za di adeguate attrez­za­ture e non solo di com­pe­ten­ze mediche )  come nel caso cita­to.

Cani, gat­ti, più in gen­erale gli ani­mali cosid­det­ti d’af­fezione sono ormai mem­bri delle nos­tre famiglie ed è dunque piu’ che gius­to che siano ben  tute­lati anche in cam­po san­i­tario.

In Italia fin dal 2003 esiste una asso­ci­azione Chia­ma­ta  Arca2000 (  www.arca2000.it) spe­cial­iz­za­ta in errori ( da dimostrare com­pi­u­ta­mente ) vet­eri­nari. A fare da con­traltare ai numero­sis­si­mi medici che agli esem­plari d’al­tra specie e ai loro pro­pri­etari ded­i­cano, oltre alla pro­pria com­pe­ten­za, sen­si­bil­ità, gen­erosità e atten­zioni spes­so fuori dal comune, aumen­tano purtrop­po le seg­nalazioni legate a episo­di di malasan­ità ani­male, anche molto gravi, come è anche facile riscon­trare da una ricer­ca sul Web.

Il caso di Oscar,  se ver­rà dimostra­to e prova­to essere lega­to a errore medico,  non è purtrop­po iso­la­to ai con­fi­ni elbani, ma sul­l’El­ba diven­ta , nel­la sua insu­lari­ta’ sem­pre più ril­e­vante, pur in pre­sen­za sul­l’Iso­la di validis­si­mi e bravis­si­mi pro­fes­sion­isti vet­eri­nari che ogni giorno si prodigano nel­la loro attiv­ità.  Ma gli errori come in altri campi ci sono e se accadono diven­ta altret­tan­to gius­to che vengano accer­tati,  riconosciu­ti e sanati e questo per la sal­va­guardia del­la pro­fes­sion­al­ità  del­la intera cat­e­go­ria.

Ad oggi però lo sbaglio vet­eri­nario dalle con­seguen­ze irrepara­bili non sem­bra trovare un vero riscon­tro nelle pieghe del­la giuris­dizione. Cosi recita la suindi­ca­ta Asso­ci­azione Arca 2000, “” Gente dis­per­a­ta per aver per­so l’an­i­male scon­ta a volte un ecces­so di fidu­cia e inge­nu­ità. Già provate dal dan­no morale e mate­ri­ale queste per­sone, in assen­za di prove, sono impos­si­bil­i­tate a chiedere il benché min­i­mo ris­arci­men­to. Il rilas­cio di una cartel­la scrit­ta, la con­seg­na dei refer­ti, non sono infat­ti obbli­ga­to­rie, ma a dis­crezione dei sin­goli, e trop­pi medici omet­tono di pro­durre tali doc­u­men­ti”.

Esiste un codice deon­to­logi­co vet­eri­nario  (  https://www.fnovi.it/fnovi/codice-deontologico ) ma si trat­ta di una nor­ma di pre­cet­to e ind­i­riz­zo, non di una legge del­lo Sta­to e prevede al mas­si­mo sanzioni dis­ci­pli­nari.

Voglio però sot­to­lin­eare , anche rimet­ten­do­mi al dolore di Mar­cel­lo Paoli ed immedes­i­man­do­mi in lui che quel­lo che chi ama gli ani­mali vuole e pre­tende non è ne sarà mai una spec­u­lazione su un ris­arci­men­to anche di un dan­no da errore medico arreca­to al pro­prio ani­male ma di avere la certez­za che quel­lo che si pote­va e dove­va fare è sta­to fat­to con la mas­si­ma cura e pro­fes­sion­al­ità.  Non esiste ris­arci­men­to mate­ri­ale che pos­sa com­pen­sare il dolore che si pro­va dal­la perdi­ta, sopratut­to se avviene nel dub­bio di errori fat­ti e si pre­sume sem­pre anche  in buona fede , del pro­prio fedele com­pag­no di vita.

La perdi­ta di un cane ( o di un altro ani­male )  scate­na un dolore insop­porta­bile, una man­can­za che nes­sun altro potrà mai rimpiaz­zare, anche con il pas­sare degli anni. Queste crea­ture leali e dol­ci sono com­pag­ni insos­ti­tu­ibili, non per niente si dice che i cani sono i migliori ami­ci dell’uomo,  e solo chi ha avu­to la for­tu­na di avere un ami­co a quat­tro zampe sa cosa come ci si sente, sopratut­to se la perdi­ta pote­va essere evi­ta­ta se gesti­ta al meglio da chi per mestiere è vota­to a far­lo.

La parte peg­giore di avere un cane è dover­gli dire addio e quell’addio spes­so sem­bra arrivare  trop­po presto. Per questo la ricer­ca di chi ama gli ani­mali è ded­i­ca­ta a ren­dere la loro vita più lun­ga e felice pos­si­bile.

Oscar  mi ha dato la pos­si­bil­ità di ritornare sul tema speran­do che le coscien­ze di chi deve fare e col­mare quel che man­ca da sem­pre pos­sano scuot­er­si una vol­ta per tutte per ren­dere l’El­ba, anche sot­to la tutela e il rispet­to degli ani­mali un pos­to anco­ra più civile e sicuro per i nos­tri fedeli com­pag­ni di vita.

Mar­co Con­ti­ni

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