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Le cinque risposte alle cinque domande sulla sanità dei tre candidati a sindaci di Portoferraio

Il nostro Comi­ta­to Elba Salu­te ha for­mu­la­to 5 doman­de sul­la sani­tà pub­bli­ca ai 3 Can­di­da­ti Sin­da­ci Mar­cel­la Mer­li­ni; Ange­lo Zini; Tizia­no Nocen­ti­ni i qua­li han­no rispo­sto come segue. Ami­ci Fer­ra­je­si, dopo aver­le let­te e ana­liz­za­te atten­ta­men­te, ripo­ne­te­le in un cas­set­to per­ché pos­so­no ser­vir­vi, come impe­gno, per i pros­si­mi 5 anni.
Buon 8/9 giu­gno 2024.
Comi­ta­to Elba Salu­te.

1) 𝙎𝙚 𝙫𝙚𝙣𝙞𝙨𝙨𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙧𝙞𝙙𝙪𝙧𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙡𝙞𝙨𝙩𝙚 𝙙𝙞 𝙖𝙩𝙩𝙚𝙨𝙚 𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙛𝙖𝙧 𝙘𝙝𝙞𝙪𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙖𝙜𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙙𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙤𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙫𝙞𝙨𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙥𝙧𝙖𝙩𝙞𝙘𝙖 è 𝙛𝙪𝙤𝙧𝙞 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚?
(Leg­ge 266 del 2005 agen­de chiu­se ille­gal­men­te e Leg­ge 124 del 19 apri­le 98 rim­bor­si oltre il ter­mi­ne)

R) ZINI. Se, come spe­ria­mo, i cit­ta­di­ni di Por­to­fer­ra­io doves­se­ro con­fer­mar­ci alla gui­da del­la cit­tà, con­ti­nue­re­mo l’a­zio­ne già avvia­ta dal­l’i­ni­zio del­la con­si­lia­tu­ra che sta ter­mi­nan­do, cioè con­ti­nua­re la con­ti­nua inter­lo­cu­zio­ne con l’a­zien­da sani­ta­ria, attra­ver­so il diret­to­re gene­ra­le, la zona distret­to e la regio­ne affin­ché sia­no garan­ti­ti pie­ni dirit­ti ai cit­ta­di­ni del­l’El­ba. Anche in que­sto caso non pos­sia­mo igno­ra­re che il pro­ble­ma del­le liste di atte­sa non è un pro­ble­ma loca­le ma nazio­na­le, tan­to che il gover­no ita­lia­no si sta appre­stan­do ad appro­va­re una Leg­ge appo­si­ta per cer­ca­re di ridur­le, nel frat­tem­po la regio­ne Tosca­na ha avvia­to un pro­get­to di ridu­zio­ne del­le liste di atte­sa apren­do agen­de nel­le ore not­tur­ne e nei festi­vi.
Cer­ta­men­te sarà com­pi­to del­la con­fe­ren­za di sin­da­ci, e noi spe­ria­mo del­la con­fer­ma­ta pre­si­den­za di Por­to­fer­ra­io, con­ti­nua­re a sol­le­ci­ta­re e con­fron­tar­si con l’a­zien­da sani­ta­ria. Nel caso di spo­sta­men­ti fuo­ri Elba per le visi­te, dovrà esse­re garan­ti­to il dirit­to allo spo­sta­men­to attuan­do del­le con­ven­zio­ni o pre­ve­den­do dei rim­bor­si secon­do la fasce di red­di­to.

R) NOCENTINI. La dram­ma­ti­ca situa­zio­ne che vivia­mo ades­so è frut­to di una ven­ten­na­le sot­to­sti­ma del pro­ble­ma, che ormai ha una valen­za nazio­na­le. Final­men­te il mini­ste­ro ha deci­so di affron­tar­lo, tan­to che tra pochi gior­ni è in arri­vo un decre­to che dovreb­be det­ta­re le linee gui­da. La que­stio­ne ha una gene­si mul­ti­fat­to­ria­le ma sicu­ra­men­te il fat­to­re fon­da­men­ta­le è rap­pre­sen­ta­to dal­la scar­sez­za di fon­di desti­na­ti dal­la Azien­da Sani­ta­ria a tale capi­to­lo di spesa.Altro aspet­to da tene­re in con­si­de­ra­zio­ne è il moni­to­rag­gio del­le liste d’at­te­sa: l’ ASL ha un qua­dro com­ples­si­vo azien­da­le, sem­pre aggior­na­to, con tut­ti i tem­pi di atte­sa: insi­ste­re­mo affin­chè sia reso pub­bli­co.

2) 𝙎𝙚 𝙫𝙚𝙣𝙞𝙨𝙨𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙧𝙞𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙖𝙡𝙡’𝙀𝙡𝙗𝙖 𝙞𝙡 𝙨𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞𝙤 𝙘𝙖𝙧𝙙𝙞𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙤, c𝙝𝙞𝙧𝙪𝙧𝙜𝙞𝙘𝙤, 𝙚𝙣𝙙𝙤𝙘𝙧𝙞𝙣𝙤𝙡𝙤𝙜𝙤, 𝙜𝙚𝙧𝙞𝙖𝙩𝙧𝙞𝙘𝙤 𝙚 𝙙𝙞𝙖𝙜𝙣𝙤𝙨𝙩𝙞𝙘𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙞𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙚 𝙖𝙘𝙘𝙚𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙖 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞?

R) ZINI. Come già det­to in pre­mes­sa, non potrà esse­re il sin­da­co di un pae­se a ripor­ta­re medi­ci in ospe­da­le. Cer­ta­men­te l’am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le dovrà pre­ten­de­re dal­la regio­ne e dal­l’a­zien­da sani­ta­ria la mas­si­ma atten­zio­ne. Alcu­ni ban­di di assun­zio­ne spe­ci­fi­ci per l’El­ba sono già in fase di ela­bo­ra­zio­ne, altri dovran­no usci­re a bre­ve, spe­ria­mo che ci sia­no medi­ci inte­res­sa­ti a par­te­ci­pa­re ai ban­di. Resta inte­so che fin­tan­to non ci sarà il ripri­sti­no dei nume­ri neces­sa­ri per garan­ti­re la nor­ma­le rou­ti­ne ospe­da­lie­ra, dob­bia­mo pre­ten­de­re dal­la regio­ne gli stan­zia­men­ti neces­sa­ri per il pro­get­to “ANCH’IO ALL’ELBA” pre­ve­den­do­ne anche un allar­ga­men­to ad altre spe­cia­li­sti­che ed anche all’am­bi­to infer­mie­ri­sti­co e tec­ni­co.

R) NOCENTINI. La più gra­ve caren­za riguar­da car­dio­lo­gia: da 1,5 pro­fes­sio­ni­sti ci sia­mo ridot­ti a 18 ore/settimana in libe­ra pro­fes­sio­ne, con tut­te le con­se­guen­ze imma­gi­na­bi­li sui tem­pi di rispo­sta alle chia­ma­te urgen­ti dal Pron­to Soc­cor­so. Biso­gna pre­ten­de­re una rispo­sta pre­ci­sa da par­te dell’Azienda.Lo stes­so discor­so vale per endo­cri­no­lo­gia, geria­tria, nefro­lo­gia, fisiatria.In que­sti gior­ni sono sta­ti pub­bli­ca­ti dei ban­di a tem­po inde­ter­mi­na­to per medi­ci: pedia­tria, geria­tria, radio­dia­gno­sti­ca, igie­ne pub­bli­ca per Elba­car­dio­lo­gia Ceci­na (NULLA per Elba), nefro­lo­gia Piom­bi­no (NULLA per Elba), men­tre non vie­ne nomi­na­ta nè endo­cri­no­lo­gia nè fisia­tria.

3) 𝙎𝙚 𝙫𝙚𝙣𝙞𝙨𝙨𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙧𝙞𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙧𝙞𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙛𝙞𝙨𝙞𝙤𝙩𝙚𝙧𝙖𝙥𝙞𝙖 𝙖 𝙢𝙞𝙨𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙀𝙡𝙗𝙖𝙣𝙤 𝙨𝙪𝙡 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤?

R) ZINI. Come sopra, è neces­sa­rio ripri­sti­na­re tut­te le spe­cia­li­sti­che, com­pre­so il fisia­tra. Se uti­le dovre­mo pen­sa­re di inse­ri­re nel pro­get­to regio­na­le anche i fisio­te­ra­pi­sti così da abbat­te­re rapi­da­men­te le liste di atte­sa.

R) NOCENTINI. Fisio­te­ra­pia e, aggiun­ge­rem­mo, ria­bi­li­ta­zio­ne post-inter­ven­to, sono essen­zia­li per la salu­te dei cit­ta­di­ni. Le solu­zio­ni devo­no pun­ta­re ad assun­zio­ni dedi­ca­te all’El­ba, all’in­vio – con i famo­si “pro­get­ti” tan­to decan­ta­ti dall’Azienda Sani­ta­ria – di pro­fes­sio­ni­sti dal con­ti­nen­te, ed alle con­ven­zio­ni con le strut­tu­re pri­va­te già esi­sten­ti sul­l’i­so­la.

4) 𝙎𝙚 𝙫𝙚𝙣𝙞𝙨𝙨𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙣𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝘾𝙖𝙢𝙚𝙧𝙖 𝙄𝙥𝙚𝙧𝙗𝙖𝙧𝙞𝙘𝙖 𝙙𝙞 𝙜𝙧𝙖𝙣𝙙𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙜𝙞𝙤 𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙚𝙨𝙨𝙪𝙣𝙤 𝙪𝙨𝙖 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙨𝙪𝙚 𝙨𝙥𝙚𝙘𝙞𝙛𝙞𝙘𝙞𝙩à 𝙗𝙚𝙣𝙘𝙝é 𝙥𝙖𝙜𝙝𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙥𝙧𝙤𝙛𝙪𝙢𝙖𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙝𝙞 𝙡𝙖 𝙢𝙖𝙣𝙪𝙩𝙚𝙣𝙙𝙚?

R) ZINI. La came­ra iper­ba­ri­ca pre­sen­te nel nostro ospe­da­le è pur­trop­po sot­tou­ti­liz­za­ta. Fu for­te­men­te volu­ta dal pre­ce­den­te diret­to­re sani­ta­rio del pre­si­dio ma pur­trop­po, anche in que­sto caso, ci si scon­tra con la tri­ste real­tà del­la man­can­za di medi­ci. Noi rite­nia­mo che la came­ra iper­ba­ri­ca, seb­be­ne abbia alti costi di manu­ten­zio­ne, rispet­to all’u­ti­liz­zo, non deb­ba veni­re meno. Anche in que­sto caso, la con­fe­ren­za dei sin­da­ci sul­la sani­tà dovrà con­ti­nua­re l’a­zio­ne di con­trol­lo e pro­gram­ma­zio­ne con la asl nor­do­ve­st affin­ché si pos­sa­no tro­va­re le risor­se fisi­che per poter uti­liz­za­re la came­ra iper­ba­ri­ca anche nel­le tera­pie spe­ci­fi­che e non solo nel­l’e­mer­gen­za.

R) NOCENTINI. Abbia­mo una Fer­ra­ri, la usia­mo come una Pan­da. Attra­ver­so la OTI (ossi­ge­no tera­pia iper­ba­ri­ca) di cui è in pos­ses­so l’Ospedale di Por­to­fer­ra­io si pos­so­no cura­re all’Elba nume­ro­se pato­lo­gie, come pie­de dia­be­ti­co, artri­te reu­ma­toi­de, artri­te pso­ria­si­ca, frat­tu­re ossea a rischio, spon­di­loar­tri­ti, scle­ro­si mul­ti­pla, pro­ble­mi vasco­la­ri, reti­no­pa­tia, ecc.. Ma come acce­de spes­so, ed è già suc­ces­so con altri mac­chi­na­ri, il loro uso è limi­ta­to a pochi inter­ven­ti. L’USL addu­ce moti­vi di logi­sti­ca e di per­so­na­le, ma non c’è nul­la di così gra­ve che non pos­sa esse­re affron­ta­to con un pro­get­to mira­to.

5) 𝙎𝙚 𝙫𝙚𝙣𝙞𝙨𝙨𝙚 𝙚𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙛𝙖𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙞𝙜𝙣𝙞𝙩à 𝙙𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙥𝙤𝙧𝙩𝙤 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙩𝙩𝙞𝙢𝙤 𝙚 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙙𝙞 𝙞𝙢𝙗𝙖𝙧𝙘𝙤 𝙖𝙡 𝙢𝙖𝙡𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙣 𝙗𝙖𝙧𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙤 𝙨𝙪 𝙨𝙚𝙙𝙞𝙖 𝙖 𝙧𝙤𝙩𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙖𝙣𝙩𝙚 𝙖𝙢𝙗𝙪𝙡𝙖𝙣𝙯𝙖 𝙤 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙤 𝙢𝙚𝙯𝙯𝙤 𝙙𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙥𝙤𝙧𝙩𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙙𝙞𝙨𝙖𝙗𝙞𝙡𝙞? (𝙞𝙙𝙚𝙢 𝙥𝙚𝙧 𝙙𝙚𝙩𝙚𝙣𝙪𝙩𝙞 𝙞𝙣 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙛𝙚𝙧𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤).

R) ZINI. Nel cor­so del­la con­si­lia­tu­ra pas­sa­ta, anche que­sto è sta­to un argo­men­to dibat­tu­to più vol­te, sia con la regio­ne Tosca­na che a livel­lo mini­ste­ria­le e non ha por­ta­to, al momen­to, a risul­ta­ti otti­ma­li. Con­si­de­ra­to che le navi attual­men­te pre­sen­ti nel cana­le di Piom­bi­no non sono ade­gua­te al tra­spor­to di pazien­ti barel­la­ti, ma nean­che di disa­bi­li in car­roz­zi­na e dif­fi­cil­men­te vedre­mo, nel bre­ve perio­do, nuo­ve navi a ser­vi­zio del­la nostra iso­la. Peral­tro non pos­sia­mo non sot­to­li­nea­re come le navi attual­men­te in ser­vi­zio sia­no rispon­den­ti alle nor­ma­ti­ve inter­na­zio­na­li del­la navi­ga­zio­ne e per­tan­to non sarà pos­si­bi­le sosti­tuir­le. Rite­nia­mo però che la solu­zio­ne al pro­ble­ma si pos­sa tro­va­re nel­l’in­ter­lo­cu­zio­ne tra sin­da­ci elba­ni, regio­ne Tosca­na e Auto­ri­tà di Siste­ma Por­tua­le. Le com­pa­gnie di navi­ga­zio­ne si sono det­te dispo­ni­bi­li ad alle­sti­re aree per i pazien­ti barel­la­ti, è neces­sa­rio pro­ce­de­re con infra­strut­tu­re por­tua­li ester­ne alle navi ed ido­nee per la sali­ta e la disce­sa di barel­le e/o car­roz­zi­ne, tali infra­strut­tu­re potreb­be­ro risul­ta­re di faci­le costru­zio­ne nel por­to di Piom­bi­no, per il por­to di Por­to­fer­ra­io pro­ba­bil­men­te si dovrà pro­ce­de­re con solu­zio­ni mobi­li.

R) NOCENTINI. E’ uno spi­no­so pro­ble­ma da sem­pre: per for­tu­na l’ar­ri­vo di un nuo­vo ban­do per la con­ti­nui­tà ter­ri­to­ria­le ci per­met­te di inter­ve­ni­re sull’argomento.il nostro grup­po si è già mos­so per agi­re fat­ti­va­men­te sul nuo­vo ban­do, coin­vol­gen­do i coman­dan­ti del­le navi (che rin­gra­zia­mo anti­ci­pa­ta­men­te per l’in­te­res­sa­men­to) che si faran­no por­ta­vo­ce del­le istan­ze pro­ve­nien­ti dal mon­do del­la sani­tà in sede di ste­su­ra dei ban­di. Le nostre richie­ste pre­ve­do­no un ascen­so­re in ogni nave in regi­me di con­ti­nui­tà ter­ri­to­ria­le per tra­spor­ta­re mala­ti barel­la­ti e un una cor­ri­spon­den­te sala dedi­ca­ta ad essi sul pon­te, cor­sie pre­fe­ren­zia­li per autoam­bu­lan­ze e auto­me­di­che e l’apertura di un tavo­lo con gli arma­to­ri per ave­re pas­sag­gi gra­tui­ti per pazien­ti onco­lo­gi­ci ed accom­pa­gna­to­ri e per le visi­te urgen­ti.

LE RISPOSTE ALLA 5 DOMANDE SULLA SANITA’ DI MARCELLA MERLINI.
Le pro­ble­ma­ti­che cita­te sono già evi­den­zia­te nel pro­gram­ma di Bene Comu­ne e, riten­go e auspi­co, lo saran­no anche nel­le pro­po­ste del­le altre liste, essen­do la Salu­te un dirit­to uni­ver­sa­le, il prin­ci­pa­le dei Beni Comu­ni per i cit­ta­di­ni, sui qua­li è neces­sa­ria la mas­si­ma uni­tà per otte­ne­re il miglio­ra­men­to dei ser­vi­zi. È sta­ta la stes­sa Cor­te dei Con­ti, nel­la recen­te audi­zio­ne del 22 apri­le sul Docu­men­to di Eco­no­mia e Finan­za 2024 pres­so le Com­mis­sio­ni Bilan­cio riu­ni­te di Came­ra e Sena­to, a sti­ma­re come insuf­fi­cien­ti i fon­di attual­men­te desti­na­ti alla sani­tà pub­bli­ca da par­te del Gover­no. Sen­za ulte­rio­ri risor­se non sarà quin­di pos­si­bi­le evi­ta­re il deca­di­men­to dei ser­vi­zi offer­ti. L’ aumen­to del­le spe­se per le armi e i con­tem­po­ra­nei tagli rea­li alla sani­tà pub­bli­ca, sono il qua­dro da non igno­ra­re per agi­re poi local­men­te nei Comu­ni, pre­ten­den­do che la Regio­ne Tosca­na ten­ga con­to dell’ insu­la­ri­tà e del pro­gres­si­vo invec­chia­men­to del­la popo­la­zio­ne resi­den­te. E cer­to, caro Fran­ce­sco, che le liste di atte­sa, così come sono orga­niz­za­te, non van­no bene e che la rinun­cia alle cure è il dram­ma­ti­co sboc­co per chi non può per­met­ter­si il ricor­so al pri­va­to. Così com’ è vero che la chiu­su­ra del­le Agen­de di pre­no­ta­zio­ne, nono­stan­te sia vie­ta­ta dal­la Leg­ge 266/2005 (Finan­zia­ria 2006, art. 1 com­ma 282), è una pra­ti­ca inac­cet­ta­bi­le, rico­no­sciu­ta come tale dal­la stes­sa Regio­ne Tosca­na, che ha pro­mes­so qual­che mese fa un acces­so più sem­pli­ce per la pre­sa in cari­co di tut­ti dal siste­ma sani­ta­rio regio­na­le. Si trat­ta, Sin­da­ci e Cit­ta­di­ni, di con­trol­la­re insie­me e pre­ten­de­re l’ effet­ti­vo man­te­ni­men­to degli impe­gni. L’ ade­gua­to finan­zia­men­to del ‘Pro­get­to Elba’ è la chia­ve per garan­tir­ci i ser­vi­zi indi­spen­sa­bi­li come car­dio­lo­gia, fisio­te­ra­pia e ria­bi­li­ta­zio­ne, geria­tria endo­cri­no­lo­gia, ser­vi­zi ai qua­li aggiun­ge­rei un aumen­to dell’ assi­sten­za domi­ci­lia­re ad anzia­ni non auto­suf­fi­cien­ti e alle fami­glie con diver­sa­men­te abi­li. Per quan­to riguar­da il ruo­lo di Pri­ma­rio di chi­rur­gia (fra pochi gior­ni il ter­mi­ne per pre­sen­ta­re le doman­de sul ban­do indet­to) il rischio è che sia un posto di scar­so richia­mo (o di inne­sca­re suc­ces­si­ve richie­ste di tra­sfe­ri­men­to) per l’ assen­za di una strut­tu­ra mini­ma di Tera­pia Inten­si­va al ser­vi­zio dell’ Uni­tà Ope­ra­ti­va Com­ples­sa di chi­rur­gia così costi­tui­ta. Il nuo­vo ban­do per la con­ti­nui­tà ter­ri­to­ria­le in fase di ste­su­ra, sem­pre da par­te del­la Regio­ne, è l’ occa­sio­ne per inse­ri­re pre­ci­se nor­me di pre­ce­den­za di imbar­co e qua­li­tà del­la tra­ver­sa­ta ( stan­za dedi­ca­ta) per le cate­go­rie fra­gi­li. Ma, al di là del­le rispo­ste sui sin­go­li pun­ti, caro Seme­ra­ro, che spe­ro le risul­ti­no esau­sti­ve, sarà impor­tan­te, anche per la sani­tà pub­bli­ca, il mas­si­mo del­la tra­spa­ren­za e del­la par­te­ci­pa­zio­ne, a comin­cia­re dal­la discus­sio­ne pub­bli­ca dei cri­te­ri di ste­su­ra dei bilan­ci dell’ ASL e, in par­ti­co­la­re, del­la Zona Elba.

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