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Francesco Semeraro: il 2023 è un anno da dimenticare

Da poche ore ci lasce­re­mo alle spal­le un anno dif­fi­ci­le e da dimen­ti­ca­re con la spe­ran­za che il 2024, anche se bise­sti­le, sia quel­lo giu­sto per noi e per la nostra Isola.
Era­va­mo con­vin­ti che que­sto fune­sto 2023 potes­se chiu­der­si sen­za altre nega­ti­vi­tà ma pur­trop­po nel­la not­te di Nata­le un gio­va­ne atle­ta sim­bo­lo dell’impegno socia­le, di bon­tà, umil­tà e alle­gria ha per­so tra­gi­ca­men­te la vita in uno stra­no inci­den­te stra­da­le. Così come ha mes­so a tace­re per sem­pre il dol­ce suo­no del­la trom­ba del caro ami­co Manrico.
Que­sto 2023 ci ha por­ta­to un’altra san­gui­no­sa guer­ra sen­za far fini­re l’altra e ha aumen­ta­to i fem­mi­ni­ci­di e non ha fer­ma­to le insen­si­bi­li­tà per gli anzia­ni e per le per­so­ne fra­gi­li. A Firen­ze un anzia­no è sta­to mas­sa­cra­to di bot­te per la col­pa di esse­re “vec­chio”. Inol­tre ha fat­to enor­mi dan­ni all’ambiente con fra­ne, allu­vio­ni e crol­li. Il 2023 sarà ricor­da­to dagli Elba­ni anche per la chiu­su­ra dell’aeroporto e dal­le con­ti­nue fer­ma­te del­le navi nei momen­ti di mag­gior bisogno.
Que­sto 2023 che dove­va esse­re un anno di ripre­sa assi­sten­zia­le, ha visto inve­ce lo disfa­ci­men­to di mol­ti ser­vi­zi e repar­ti ospe­da­lie­ri volu­ti per stra­ne scel­te una del­le qua­li a nostro pare­re irra­zio­na­le come l’accorpamento di più ser­vi­zi che han­no pro­vo­ca­to gran­di ammuc­chia­te di pazien­ti in un solo repar­to sen­za logi­ca cli­ni­ca e sen­za una pre­ci­sa sicu­rez­za al con­ta­gio. Que­sto 2023 inve­ce di por­re rime­dio alle lun­ghe liste di atte­sa le ha aggra­va­te e in alcu­ni casi la pri­ma visi­ta va anche ai pri­mi mesi del 2025.
Fra poche ore fini­rà que­sto ter­ri­bi­le 2023 con la spe­ran­za che non ci riser­vi altri “col­pi di coda” nega­ti­vi ma solo scam­bi di augu­ri con i pro­pri fami­glia­ri e ami­ci per acco­glie­re il nuo­vo anno 2024 che a mez­za­not­te di dome­ni­ca 31 salu­te­re­mo dan­do per scon­ta­to la spe­ran­za che pos­sa esse­re un anno miglio­re del tre­men­do 2023 che ci stia­mo but­tan­do, con fati­ca, alle spalle.
Il 2023 per la mia fami­glia è sta­to un anno nega­ti­vo con momen­ti di sof­fe­ren­za. Nel mese di mag­gio mio nipo­te in un inci­den­te si è fran­tu­ma­to la cla­vi­co­la e suo padre, mio figlio, ha subi­to un inter­ven­to di angio­pla­sti­ca men­tre mia moglie subi­va due inter­ven­ti chi­rur­gi­ci di una cer­ta impor­tan­za. Ad ago­sto men­tre tut­ti era­no al mare io ero a Cisa­nel­lo dove sono inter­ve­nu­ti chi­rur­gi­ca­men­te in modo mas­sic­cio sul mio cuo­re. La nega­ti­vi­tà di que­sto 2023 è con­ti­nua­ta fino al mese scor­so quan­do mia moglie è sta­ta rico­ve­ra­ta per lun­go perio­do al Careg­gi di Firenze.
Il 2024 può e deve esse­re l’anno del­la rivin­ci­ta in sen­so gene­ra­le e deve dare a Por­to­fer­ra­io una nuo­va o rin­no­va­ta Ammi­ni­stra­zio­ne che pos­sa risol­ve­re i pro­ble­mi strut­tu­ra­li, sani­ta­ri, socia­li ed ambien­ta­li non risol­ti per inte­ro ad ini­zia­re dall’importante Pia­no Strut­tu­ra­le per la nostra cit­tà adot­ta­to ieri dall’Amministrazione Zini. Dal 2024 non voglia­mo più slo­gan e pro­pa­gan­da sani­ta­ria come si usa fare per gli Elba­ni che ahi­mè in ospe­da­le non han­no nep­pu­re come poter­si col­le­ga­re con le fami­glie per man­can­za di WiFi pre­sen­te in tut­ti gli altri noso­co­mi dell’Azienda Nord Ove­st ma ave­re la pos­si­bi­li­tà di esse­re cura­ti il più pos­si­bi­le nel­la nostra strut­tu­ra ospe­da­lie­ra. Chis­sà, il 2024 sarà for­se l’anno che l’ASL aiu­ti, con con­ven­zio­ni pres­so case fami­glia o hotel, i fami­glia­ri che devo­no assi­ste­re i pro­pri cari fuo­ri Elba che van­no a curar­si in altri ospe­da­li per­ché all’Elba mol­te vol­te è impos­si­bi­le farlo.
Fran­ce­sco Semeraro.

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