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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Esposta a Firenze la Riforma del 118 con la presenza dei Sindaci Toscani. Anche l’Isola d’Elba era rappresentata

La rifor­ma del siste­ma ter­ri­to­ria­le di emer­gen­za-urgen­za 118, han­no sot­to­li­nea­to i rela­to­ri, è neces­sa­ria in base alle nuo­ve dina­mi­che dell’emergenza sani­ta­ria ter­ri­to­ria­le, emer­gen­za che a nostro giu­di­zio (l’abbiamo let­ta in boz­za), non tie­ne con­to che ogni ter­ri­to­rio ha le sua spe­ci­fi­ci­tà e l’applicazione dovreb­be varia­re sul ter­ri­to­rio in base alle neces­si­tà.
Non sco­pria­mo cer­to noi che le aree urba­ne del­la Tosca­na non han­no le stes­se esi­gen­ze, basta con­fron­ta­re quel­le di Mas­sa Marit­ti­ma con quel­le del Chian­ti e quel­le più spe­ci­fi­che dell’Elba. Inol­tre que­sta rifor­ma, a nostro giu­di­zio, met­te in ombra e in secon­do pia­no la figu­ra del “Medi­co” nel pano­ra­ma dell’emergenza-urgenza ter­ri­to­ria­le per affi­da­re qua­si in toto que­sto deli­ca­tis­si­mo ser­vi­zio a infer­mie­ri pro­fes­sio­na­li che, pur pre­pa­ra­tis­si­mi, non han­no il baga­glio di lun­ghi anni di stu­dio, di spe­cia­liz­za­zio­ne e di pra­ti­can­ta­to che può ave­re un medi­co.
In pas­sa­to sal­va­re la vita di una per­so­na per stra­da o al pro­prio domi­ci­lio era una prio­ri­tà ora que­sta rifor­ma annul­la qua­si total­men­te le ambu­lan­ze attrez­za­te e medi­ca­liz­za­te per sosti­tuir­le con mez­zi simi­li che han­no il com­pi­to prin­ci­pa­le di tra­spor­ta­re al più vici­no pron­to soc­cor­so il pazien­te dopo che un ope­ra­to­re sani­ta­rio, che potreb­be esse­re anche un medi­co ma non è det­to, ne chie­da il tra­sfe­ri­men­to al pron­to soc­cor­so inta­san­do­lo sem­pre di più. Cosa che for­se un medi­co, con ambu­lan­za attrez­za­ta al segui­to, avreb­be potu­to evi­ta­re,
Secon­do i “Cri­te­ri” di que­sta rifor­ma, il “soc­cor­so sani­ta­rio pri­ma­rio” dovrà avve­ni­re entro 8 minu­ti per gli inter­ven­ti in aree urba­ne di una cer­ta rile­van­za e entro 20 minu­ti per le zone extra-urba­ne. Det­to que­sto ci chie­dia­mo: qua­le cri­te­rio si adot­te­rà per un’area insu­la­re qual è l’Isola d’Elba??
Il para­gra­fo “Rete di emer­gen­za ter­ri­to­ria­le orga­niz­za­ta in più livel­li di inter­ven­to” impo­ne del­le con­di­zio­ni per le qua­li, visto il baci­no di uten­za e l’estensione del ter­ri­to­rio Elba­no, a noi non toc­ca cer­to una ambu­lan­za di PRIMO livel­lo BLSD che garan­ti­sca la tem­pe­sti­vi­tà di inter­ven­to. Ma non ci toc­ca nean­che quel­la di SECONDO livel­lo (ambu­lan­za di soc­cor­so e ria­ni­ma­zio­ne con medi­co e infer­mie­re a bor­do) per­ché vie­ne asse­gna­ta a un’area urba­na di 60.000 abi­tan­ti e 350 Kmq men­tre l’Elba è di 224 Kmq. Tut­to que­sto per dire che la nostra Iso­la sarà taglia­ta fuo­ri dai pri­mi livel­li di emer­gen­za e rin­gra­zia­mo il cie­lo, per ades­so, che ci lascia­no l’automedica e l’elicottero.
Mora­le del­la favo­la anche que­sta rifor­ma pena­liz­ze­rà gli Elba­ni in manie­ra pesan­te ed è il momen­to di bat­te­re i pie­di per ter­ra.

Comi­ta­to Elba Salu­te.
(Fran­ce­sco Seme­ra­ro)

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