Due amici, Santiago e Saverio che si ritrovano con una seconda vita da re-immaginare, l’uno dopo un divorzio e l’altro dopo una deriva assoluta: un disastro lavorativo, sociale, famigliare, reso più drammatico dall’insorgere, nello stesso tempo, di una malattia invalidante che lo costringerà sulla sedia a rotelle. L’isola d’Elba come luogo dove ricostruirsi, luogo d’infanzia e luogo dell’anima.
Strane coincidenze, un ritrovamento misterioso nella soffitta della nuova casa dove si sono trasferiti situata sotto le possenti mura della Fortezza medicea di Forte Falcone a Portoferraio e un rompicapo da risolvere. Questi gli ingredienti del libro che celebra la forza dell’amicizia, dei valori e della capacità di riscatto anche quando tutto sembra crollare, conditi stilisticamente con il ritmo incalzante del Giallo, con un linguaggio scarno, brusco e immediato. L’isola è il centro operativo e fa da sfondo a tutti gli eventi.
Paolo Scardigli: (Genova, 1970) vive tra Firenze e l’Isola d’Elba, è laureato in Chimica Industriale e lavora come manager per una multinazionale.
«Avere le gambe funzionanti ed essere convinti che attraverso i vari ‘social network’
stiamo davvero comunicando con il mondo è da veri coglioni!».
«Da ora in poi avrei dovuto guardare sotto un’altra angolazione anche tutto il resto
delle cose e gli affetti della mia vita».
«Mi rialzai, non molti minuti dopo, sentendomi come fossi su una sedia a rotelle:
il mio orgoglio, la mia autostima, tutte le mie sicurezze e certezze erano ‘menomate’».
