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Pace e solidarietà essenziali beni comuni. Risposta all’appello delle associazione

Piena con­di­vi­sione, da parte del­la Lista ‘Bene Comune’ e del­la sua can­di­da­ta a Sin­da­co Mar­cel­la Mer­li­ni, delle pro­poste avan­zate dalle Asso­ci­azioni elbane Lib­era Scelta, Legam­bi­ente  e Lauda­to Si’.  Com­ple­ta sin­to­nia, soprat­tut­to, con la cul­tura di fon­do che le sot­tende: l’ appli­cazione del­la nos­tra Cos­ti­tuzione, un impeg­no che deve vedere le Munic­i­pal­ità sem­pre più sogget­ti attivi.
I Comu­ni sono infat­ti le Isti­tuzioni più vicine ai cit­ta­di­ni e ai loro prob­le­mi pri­mari, e il cres­cente  sposta­men­to di risorse pub­bliche dal­la San­ità   alle armi da parte dei Gov­erni cen­trali e del­la UE, in un cor­sa folle ver­so la dis­truzione atom­i­ca, ci riguar­da diret­ta­mente su di un piano mate­ri­ale oltre che eti­co, poiché  si tra­duce in un taglio sem­pre mag­giore di trasfer­i­men­ti finanziari ai Comu­ni, aumen­tan­do le loro dif­fi­coltà. Per questo  moti­vo, l’ attuale ade­sione — sul­la car­ta —  del Comune di Porto­fer­raio al   ‘Coor­di­na­men­to Nazionale Enti Locali per la Pace e i Dirit­ti Umani’ dovrà tradur­si da  for­male a conc­re­ta, con buone pratiche.   Come abbi­amo affer­ma­to più volte, la Parte­ci­pazione con­tin­ua dei Cit­ta­di­ni  alle scelte ammin­is­tra­tive  può  essere la chi­ave per miglio­rare i risul­tati del gov­er­no locale, un pat­to che va strut­tura­to in com­mis­sioni tem­atiche per­ma­nen­ti. Esiste già a Porto­fer­raio, per for­tu­na, una forte realtà di volon­tari­a­to sociale, ambi­en­tale e sui temi del­la salute, cresci­u­ta a Porto­fer­raio e sull’ Elba in  pro­porzione all’ aumen­to  delle povertà e dei tagli ai servizi, una cit­tad­i­nan­za atti­va che va mes­sa nelle con­dizioni di prati­care meglio ciò  che già fa egre­gia­mente, a com­in­cia­re dal  met­tere a dis­po­sizione sedi adeguate con il recu­pero, anche con­corda­to, di locali pub­bli­ci in dis­u­so.   Edu­cazione alla pace e alla sol­i­da­ri­età, al rispet­to per l’ ambi­ente nat­u­rale,  coop­er­azione invece che com­pe­tizione sfre­na­ta, sol­i­da­ri­età  fat­ti­va, parte­ci­pazione, sono temi altret­tan­to con­creti di urban­is­ti­ca, cul­tura e trasporti,  meritevoli anch’ essi di essere riconosciu­ti, nel prossi­mo manda­to ammin­is­tra­ti­vo, con l’ isti­tuzione di  com­mis­sioni miste Comune/Associazioni e da uno speci­fi­co asses­so­ra­to dota­to di un capi­to­lo di spe­sa nel Bilan­cio Comu­nale Parte­ci­pa­ti­vo. Un’ oppor­tu­nità , quel­la del Bilan­cio Parte­ci­pa­ti­vo, anche per rivedere il piano di rien­tro del Comune dal deb­ito,  che oggi viene pre­vis­to di scari­care in gran parte sulle fasce deboli del­la popo­lazione con tagli e aumen­ti tar­if­fari a scuo­labus, trasporti e servizi a doman­da indi­vid­uale. (Bene Comune — Porto­fer­raio )

 

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