A Rio Marina è stato inaugurato ufficialmente martedì 2 aprile 2024 in una assolata mattina primaverile il “Museo a Cielo Aperto”, una serie di sette installazioni di reperti meccanici delle vecchie miniere di Rio, selezionati accuratamente da Antonella Milani e restaurati, anzi rimessi praticamente a nuovo dalle sapienti mani degli artigiani riesi.
Il sindaco di Rio Marco Corsini, accompagnato da alcuni dei suoi amministratori comunali e dalla presidente del Parco Minerario Alberta Brambilla Pisoni, ha proceduto a scoprire uno per uno i pezzi, installati nelle vie principali del paese e corredati da un cartello illustrativo in tre lingue e da un “QR code” che, inquadrato da uno smartphone, dà accesso ad un video con l’illustrazione delle funzioni di ogni reperto.
Molta la curiosità intorno a questo nuovo percorso, che ha riportato nel cuore del paese quelli che erano gli strumenti di un duro lavoro che ha segnato per più di un secolo la vita di Rio Marina; basti pensare che ai primi del ‘900 con l’industria mineraria il paese dava lavoro a 1300 persone, con 450.000 tonnellate all’anno di minerale estratto. A quel tempo la popolazione riese arrivò a superare i 5.000 abitanti, perché giunsero lavoratori anche dal continente. Un periodo del quale è importante conservare la memoria storica e tramandarla per quanto possibile ai giovani.
“Questa è soltanto la prima tappa di un percorso che attraverserà tutto il paese – ha detto il sindaco Marco Corsini – è una iniziativa condivisa a cui teniamo, nella quale il paese si può riconoscere. Il nostro territorio sta cambiando attraverso importanti opere pubbliche come ad esempio la riqualificazione degli Spiazzi, ma è altrettanto essenziale ricordare il nostro passato, come faremo a breve attraverso l’apertura della Galleria di Rosseto che è stata restaurata e sarà visitabile dal pubblico, ma anche con la prossima iniziativa al Museo Archeologico di Rio nell’Elba, dove riprodurremo gli ambienti preistorici del periodo del Rinaldone, facendo uno sforzo per riportare davanti agli occhi di tutti la storia del territorio anche ben oltre Napoleone, dove quasi sempre le nostre narrazioni storiche si fermano. Saremo i primi all’Elba a guardare nella nostra preistoria – ha concluso il sindaco Corsini — andando a riscoprire e a raccontare ai nostri visitatori con dovizia di particolari le nostre radici”.