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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Partecipazione, impegni e proposte al secondo workshop sulla Grande Traversata Elbana

Il secon­do work­shop orga­niz­za­to all’Enfola da Legam­bien­te e Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no su “La Gran­de Tra­ver­sa­ta Elba­na – Azio­ni con­cre­te per la valo­riz­za­zio­ne e la pro­mo­zio­ne” è sta­to par­te­ci­pa­to, inten­so e mol­to pro­dut­ti­vo. Duran­te l’e­ven­to, tenu­to­si il 27 mar­zo nel­la sede del Par­co, sono sta­te esplo­ra­te le ini­zia­ti­ve esi­sten­ti e sono sta­te poste le basi per lo svi­lup­po del cam­mi­no elba­no come una nuo­va spi­na dor­sa­le del­l’of­fer­ta turi­sti­ca del­l’I­so­la d’El­ba che affian­chi in modo strut­tu­ra­to il turi­smo bal­nea­re defi­ni­to “matu­ro” dal rap­pre­sen­tan­te dell’Associazione alber­ga­to­ri Clau­dio del­la Lucia che ha trac­cia­to anche un qua­dro del­le oppor­tu­ni­tà e dei pro­ble­mi del turi­smo elba­no al tem­po del cam­bia­men­to cli­ma­ti­co e del­le nuo­ve sen­si­bi­li­tà ambien­ta­li­ste e culturali.
Pre­sen­ti anche mol­ti Ammi­ni­stra­to­ri comu­na­li, a comin­cia­re dal sin­da­co di Por­to­fer­ra­io e Pre­si­den­te del­la Comu­ni­tà del Par­co Ange­lo Zini che ha con­fer­ma­to l’impegno e l’interesse del­le ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li allo svi­lup­po del­la GTE, men­tre il Sin­da­co di Capo­li­ve­ri Wal­ter Mon­ta­gna, capo­fi­la del­la Gestio­ne Asso­cia­ta del Turi­smo, ha evi­den­zia­to l’interesse alla GTE, alle sue con­nes­sio­ni e rami­fi­ca­zio­ni e a una com­pe­ne­tra­zio­ne con i per­cor­si di moun­tain­bi­ke. For­te impe­gno anche da par­te dell’amministrazione comu­na­le di Mar­cia­na, pre­sen­te con il sin­da­co Simo­ne Bar­bi e la vice­sin­da­ca Susan­na Ber­ti, che han­no sot­to­li­nea­to come due del­le partenze/arrivo – Pomon­te e Patre­si – sia­no fra­zio­ni del Comu­ne di Mar­cia­na che ospi­ta anche il trat­to più lun­go e sel­vag­gio del­la GTE. La sin­da­ca di Mar­cia­na Mari­na, Gabriel­la Allo­ri, ha poi sot­to­li­nea­to la con­ti­gui­tà del suo ter­ri­to­rio con quel­lo di Mar­cia­na e la neces­si­tà di valo­riz­za­re la rete sen­tie­ri­sti­ca che dal­la GTE por­ta ai cen­tri costieri.
Dopo una bre­ve intro­du­zio­ne di Umber­to Maz­zan­ti­ni per Legam­bien­te, che ha snoc­cio­la­to le cifre da record dei cam­mi­ni ita­lia­ni, segno del­la nasci­ta di un nuo­vo turi­smo “ric­co” e atten­to all’ambiente, e del Pre­si­den­te del Par­co Nazio­na­le Giam­pie­ro Sam­mu­ri, che ha pre­so atto con gran­de sod­di­sfa­zio­ne dell’attenzione ver­so la GTE e il turi­smo out­door, il diret­to­re del PNAT Mau­ri­zio Bur­lan­do ha infor­ma­to sul­le atti­vi­tà in cor­so rela­ti­va­men­te alla costan­te atti­vi­tà di manu­ten­zio­ne dei sen­tie­ri coor­di­na­ta da Gio­van­ni De Luca e su alcu­ni nuo­vi stru­men­ti pro­mo­zio­na­li dedi­ca­ti alla GTE rea­liz­za­ti dall’Ufficio Pro­mo­zio­ne. Nel det­ta­glio Gia­co­mo Mon­tau­ti ha pre­sen­ta­to il lavo­ro di pro­mo­zio­ne rea­liz­za­to in mate­ria di per­cor­si escur­sio­ni­sti­ci attra­ver­so la nuo­va sezio­ne web sul­la GTE nel sito del Par­co, la pan­nel­li­sti­ca spe­ci­fi­ca e la nuo­va bro­chu­re in tre lin­gue dedi­ca­ta alla GTE. Di gran­de inte­res­se, inol­tre, l’intervento di Remo Nar­di­ni, rap­pre­sen­tan­te dell’azienda 4Land di Bol­za­no, che per con­to del PNAT for­ni­sce tut­ta la car­to­gra­fia digi­ta­le del­le set­te iso­le (sca­ri­ca­bi­le gra­tui­ta­men­te) attra­ver­so l’app Aven­za maps e che, in que­sti gior­ni, sem­pre per il PNAT, ha com­ple­ta­to un altro pro­dot­to car­to­gra­fi­co digi­ta­le par­ti­co­lar­men­te inno­va­ti­vo che fa rife­ri­men­to a cin­que sche­de det­ta­glia­tis­si­me del­la GTE che for­ni­ran­no ai trek­kers una gui­da uti­le per per­cor­re­re in sicu­rez­za e ben infor­ma­ti il per­cor­so del­la Gran­de Tra­ver­sa­ta Elba­na; tali sche­de sono sem­pre sca­ri­ca­bi­li gra­tui­ta­men­te attra­ver­so l’app Aven­za maps e fun­zio­na­no sui diver­si devi­ce anche in moda­li­tà off-line e sen­za coper­tu­ra telefonica.
Gabriel­la Sola­ri, pre­si­den­te del­la sot­to­se­zio­ne del CAI Elba ha ricor­da­to il gran­de lavo­ro svol­to negli ulti­mi anni, anche sul­la base di un ormai con­so­li­da­to rap­por­to con­ven­zio­na­le con il PNAT, dai volon­ta­ri del­la sua asso­cia­zio­ne per il rifa­ci­men­to del­la segna­le­ti­ca e dei pun­ti sosta del­la sen­tie­ri­sti­ca elba­na – con par­ti­co­la­re atten­zio­ne alla GTE — e si è det­ta d’accordo con il per­cor­so trac­cia­to da Legam­bien­te e dal Par­co Nazio­na­le per fare del­la GTE un per­cor­so rico­no­sciu­to, cer­ti­fi­ca­to e strut­tu­ra­to in manie­ra moder­na, ria­pren­do anche l’iter avvia­to con la Regio­ne Toscana.
Temi ripre­si anche da Miche­le Cer­vel­li­no del CAI che ha pre­sen­ta­to anche un’anticipazione del nuo­vo libro “La Gran­de Tra­ver­sa­ta Elba­na”, scrit­to insie­me a Fran­ce­sco Stea e pub­bli­ca­to da Ter­re di mez­zo editore.
Fran­co De Simo­ne di Con­fe­ser­cen­ti Por­to­fer­ra­io ha illu­stra­to il pos­si­bi­le “pro­dot­to turi­sti­co GTE” e sot­to­li­nea­to che per gestir­lo e pro­muo­ver­lo ser­ve un par­te­na­ria­to pubblico/privato soli­do, con­sa­pe­vo­le, ope­ra­ti­vo e che lavo­ri in stret­to coor­di­na­men­to con azio­ni di marketing.
Impor­tan­te anche l’intervento del Pre­si­den­te di Elba­na Ser­vi­zi Ambien­ta­li (ESA) Fran­ce­sco Gen­ti­li che ha riaf­fron­ta­to il gra­ve pro­ble­ma dell’abbandono di rifiu­ti e iner­ti edi­li lun­go la GTE e la sen­tie­ri­sti­ca elba­na e illu­stra­to le azio­ni ammi­ni­stra­ti­ve neces­sa­rie per inter­ve­ni­re e que­sto feno­me­no, attuan­do l’impegno che i Comu­ni si era­no pre­si con le asso­cia­zio­ni ambien­ta­li­ste. Anche su que­sto tema, il sin­da­co Mon­ta­gna ha con­fer­ma­to la dispo­ni­bi­li­tà finan­zia­ria del­la GAT e gli altri sin­da­ci han­no con­cor­da­to sul­la neces­si­tà di supe­ra­re l’impasse buro­cra­ti­ca che ha fat­to sì che il pro­get­to per boni­fi­ca­re i siti di abban­do­no di rifiu­ti si are­nas­se alla boni­fi­ca di solo una ven­ti­na degli oltre 160 pun­ti di abban­do­no di rifiu­ti segna­la­ti da CAI, Legam­bien­te e Ita­lia Nostra.
Per Info­Park PNAT, Mari­no Gar­fa­gno­li ha evi­den­zia­to che un nume­ro cre­scen­te di turisti/escursionisti chie­de infor­ma­zio­ni sul­la frui­zio­ne del­la GTE e ha fat­to un’analisi del­le richie­ste e del­le offer­te, sot­to­li­nean­do il cam­bia­men­to del turi­smo elba­no in atto da tem­po e una mag­gio­re atten­zio­ne al turi­smo natu­ra e alla cono­scen­za del territorio.
Un dibat­ti­to che è sta­to infram­mez­za­to di doman­de del pub­bli­co e inter­ven­ti pun­tua­li come quel­lo di Vit­to­rio Lui­set­to (Gui­da Par­co) che ha ricor­da­to il con­tri­bu­to essen­zia­le del­le gui­de ambien­ta­li escur­sio­ni­sti­che e for­mu­la­to una serie di rifles­sio­ni e pro­po­ste. Inte­res­san­te anche l’intervento di Andrea Coc­chia di Fon­te di Zeno che ha rac­con­ta­to del­la rete nascen­te del­le strut­tu­re turi­sti­che elba­ne che lavo­ra­no sul­la GTE e espo­sto i pro­ble­mi che si tro­va­no ad affron­ta­re, evi­den­zian­do comun­que la for­za di un nuo­vo turi­smo che ha biso­gno di cura e atten­zio­ne, la stes­sa che i cam­mi­na­to­ri resti­tui­sco­no al ter­ri­to­rio che percorrono.
Da segna­la­re, inol­tre, il con­tri­bu­to di Wil­liam Cag­gia­no, in rap­pre­sen­tan­za dell’azienda Nan­ni Elba, che ha rife­ri­to rispet­to agli inter­ven­ti di manu­ten­zio­ne distri­bui­ti in tut­ta la rete sen­tie­ri­sti­ca gesti­ta dal PNAT che risul­ta di note­vo­le rile­van­za sia dal pun­to eco­no­mi­co, sia per quan­to con­cer­ne le dif­fi­col­tà lega­te alla mor­fo­lo­gia dei luo­ghi e alle con­di­zio­ni del bosco e del­la mac­chia medi­ter­ra­nea pre­sen­ti nell’isola.
Regi­stra­to anche l’intervento del Repar­to Cara­bi­nie­ri Par­co per pun­tua­liz­za­re com­pi­ti, ruo­li e dif­fi­col­tà che tro­va­no nel­la repres­sio­ne di un feno­me­no come quel­lo dell’abbandono dei rifiu­ti e sot­to­li­nea­to l’occasione che rap­pre­sen­ta anche in que­sto sen­so una gestio­ne con­di­vi­sa del­la GTE e del­la sentieristica.
Nel­le con­clu­sio­ni Maz­zan­ti­ni di Legam­bien­te ha ricor­da­to che «Il turi­smo dei Cam­mi­ni si è tra­sfor­ma­to da turi­smo reli­gio­so in quel­lo espe­rien­zia­le e di cono­scen­za che, più che voler sco­pri­re bio­di­ver­si­tà e sto­ria – che resta­no ele­men­ti fon­da­men­ta­li – cer­ca di immer­ger­si nel­la comu­ni­tà ospi­tan­te, di capir­ne le dina­mi­che attua­li e recen­ti che han­no cam­bia­to il ter­ri­to­rio che il cam­mi­no per­cor­re. Que­sti due pri­mi work­shop han­no dimo­stra­to un gran­de inte­res­se del mon­do eco­no­mi­co e asso­cia­ti­vo elba­no per la GTE e, final­men­te, anche la par­te­ci­pa­zio­ne con­vin­ta del­le ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li. Il ter­zo e con­clu­si­vo Work­shop, che si ter­rà pro­ba­bil­men­te a Cavo nel mese di apri­le, dovrà ter­mi­na­re con la costi­tu­zio­ne di un tavo­lo ope­ra­ti­vo che por­ti alla defi­ni­zio­ne del sog­get­to che met­te­rà insie­me tut­te que­ste for­ze vita­li che sono emer­se nel­le pri­me due riu­nio­ni e pre­pa­ri la gran­de ini­zia­ti­va nazio­na­le sul­la GTE del­la pri­ma­ve­ra 2025 che san­ci­rà la nuo­va gestio­ne di un’infrastruttura turi­sti­ca e ambien­ta­le che sem­bra dise­gna­ta – per bel­lez­za e tem­pi­sti­che di per­cor­ren­za — per esse­re uno dei cam­mi­ni ita­lia­ni più attrat­ti­vi e fre­quen­ta­ti dal turi­smo len­to e dolce»
Al ter­mi­ne dell’incontro il Pre­si­den­te Sam­mu­ri ha mani­fe­sta­to gran­de sod­di­sfa­zio­ne per gli esi­ti del­la discus­sio­ne. “Si per­ce­pi­sce un cre­scen­te inte­res­se per la GTE che coin­vol­ge tut­ti gli sta­ke­hol­der pub­bli­ci e pri­va­ti, asso­cia­zio­ni e ope­ra­to­ri eco­no­mi­ci, ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li e strut­tu­re turi­sti­che. Que­sta con­di­vi­sio­ne di obiet­ti­vi sem­bra esse­re un poten­te car­bu­ran­te per ali­men­ta­re quel­lo che dovrà esse­re un nuo­vo e ben strut­tu­ra­to pro­get­to per la valo­riz­za­zio­ne e la pro­mo­zio­ne del­la Gran­de Tra­ver­sa­ta Elba­na. Il turi­smo elba­no è in con­ti­nua evo­lu­zio­ne – ha con­clu­so Sam­mu­ri — e men­tre nel ‘900 il mare pre­do­mi­na­va nell’offerta turi­sti­ca, ora i cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci spin­go­no ver­so atti­vi­tà sem­pre più orien­ta­te all’outdoor e all’escursionismo. Peral­tro, ci accor­gia­mo che diver­si turi­sti appa­io­no ine­sper­ti e sem­bra­no affron­ta­re tali atti­vi­tà non ben pre­pa­ra­ti ed attrez­za­ti nell’affrontare i per­cor­si; per que­sti moti­vi con­si­glia­mo sem­pre l’accompagnamento con gui­de abi­li­ta­te e con­fer­mia­mo l’impegno del Par­co Nazio­na­le ad orga­niz­za­re al meglio i ser­vi­zi per garan­ti­re assi­sten­za e sicu­rez­za ai tan­ti aman­ti del trek­king che frui­sco­no del­le iso­le dell’Arcipelago Toscano.”

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