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PD Elba: L’ insularitààè entrata nella Costituzione Italiana

La con­dizione dif­fi­cile di chi vive nelle isole del nos­tro Paese fa oggi parte del­la car­ta cos­ti­tuzionale. La notizia è di quelle che all’Elba e nell’arcipelago si aspet­ta­va da tem­po e che va incon­tro all’originalità del nos­tro ter­ri­to­rio. Alla sua con­for­mazione nat­u­rale ma anche alla fragilità che lo con­trad­dis­tingue. Ai suoi prob­le­mi irrisolti e con­siderati per trop­po tem­po battaglie minori­tarie di ter­ri­tori ultra per­iferi­ci.
La san­ità delle isole, l’approvvigionamento di beni, il tri­bunale, la con­ti­nu­ità didat­ti­ca, la con­ti­nu­ità ter­ri­to­ri­ale aerea e marit­ti­ma, sono solo alcu­ni dei con­tenu­ti che dovran­no riem­pire ques­ta scelta del nos­tro par­la­men­to affinché non resti una mera dichiarazione di inten­ti.
Soluzioni con­crete e risorse certe sono quel­lo che atten­dono i cit­ta­di­ni di questi luoghi.
Nel­la direzione di un riconosci­men­to vero dei temi che carat­ter­iz­zano l’insularità va anche la scelta, accom­pa­g­na­ta dal­la Regione Toscana, per la quale tutte le isole minori sono state riconosciute all’in­ter­no di un uni­ca area inter­na, la set­tan­ta­trees­i­ma.
Un’indicazione che seg­nala la fragilità di questi ter­ri­tori ma che for­nisce alle ammin­is­trazioni locali stru­men­ti per accedere a finanzi­a­men­ti e andare incon­tro alle esi­gen­ze degli elbani e più in gen­erale degli isolani.
Il prog­et­to “Arcipela­go Puli­to” del­la Regione Toscana, dal quale si è ispi­ra­ta la legge “Sal­va Mare”, dovrebbe sug­gerir­ci una più appro­fon­di­ta e oppor­tu­na rif­les­sione su come costru­ire un “prog­et­to spe­ciale” per le sette isole dell’Arcipelago Toscano.
Quin­di, l’ingresso in Cos­ti­tuzione e gli altri aspet­ti sopra citati, diven­tano per noi pre­con­dizioni per cogliere oppor­tu­nità per le isole minori.
Come Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co, anche in cam­pagna elet­torale, lavor­ere­mo per imporre nell’agenda regionale, nelle agende dei comu­ni e di chi si can­diderà a rap­p­re­sentar­ci, una visione nuo­va sul ruo­lo dell’Arcipelago Toscano, come un cor­po da tenere uni­to, pro­po­nen­do poi agli altri arcipelaghi ( Eolie, Ega­di, Ponziano ecc…) di cos­ti­tuire un sis­tema, com­p­lessi­va­mente di trenta­sei isole, lega­to da obi­et­tivi comu­ni.
Si inizi da una ges­tione atten­ta delle bio­di­ver­sità, delle risorse nat­u­rali e dalle strate­gie per adat­tar­si ai cam­bi­a­men­ti cli­mati­ci. Insom­ma una sor­ta di parte­nar­i­a­to tra Arcipelaghi in Italia in gra­do di mis­urar­si sulle politiche ambi­en­tali, sul­la pro­duzione di ener­gia da fonti rin­nov­abili, nel­la pro­tezione del mare attra­ver­so aree marine pro­tette per una econo­mia blu sosteni­bile e che ser­va alla com­pe­tizione.
Se per anni all’Elba la dis­cus­sione è sta­ta, lo anche oggi, come avere una coop­er­azione fra comu­ni, è arriva­to il momen­to di por­si la stes­sa strate­gia anche per le isole minori del nos­tro Arcipela­go e di tut­ta Italia, man­te­nen­do le diver­sità ma facen­do squadra sui prob­le­mi e sulle oppor­tu­nità comu­ni.

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