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Manchette di prima

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Il progetto Elba degli Etruschi si chiude con la pubblicazione del volume di Andrea Dini, Graziano Rinaldi, Patrizia Lupi “Elba: I fiori della terra

Nell’ambito del pro­get­to Elba degli Etru­schi, inse­ri­to dal­la Regio­ne Tosca­na nel pro­gram­ma del­le ini­zia­ti­ve per le cele­bra­zio­ni del­la “Gior­na­ta degli Etru­schi”, coor­di­na­to da Sabri­na Busa­to Pre­si­den­te di FEISCT, Fede­ra­zio­ne Euro­pea iti­ne­ra­ri sto­ri­ci, cul­tu­ra­li, turi­sti­ci, è sta­to pub­bli­ca­to il volu­me “Elba: I fio­ri del­la ter­ra – La straor­di­na­ria diver­si­tà geo-mine­ra­lo­gi­ca del­la ter­ra degli Etru­schi” per i tipi dell’Editore Mova­bi­li­ty Books di SIMTUR. Si trat­ta del secon­do qua­der­no del­la Rivi­sta Enjoy Elba and the Tuscan Archi­pe­la­go” scrit­to e cura­to da Andrea Dini e Gra­zia­no Rinal­di, con il coor­di­na­men­to edi­to­ria­le di Patri­zia Lupi.
Gli auto­ri pro­pon­go­no una let­tu­ra nuo­va ed accu­ra­ta del fan­ta­sti­co patri­mo­nio geo-mine­ra­lo­gi­co elba­no, illu­stran­do­lo anche attra­ver­so le imma­gi­ni. Oltre all’aspetto rigo­ro­sa­men­te scien­ti­fi­co, la nar­ra­zio­ne ripor­ta ai tem­pi più anti­chi del­la for­ma­zio­ne del nostro pia­ne­ta e dell’Arcipelago Tosca­no e a colo­ro che lo han­no abi­ta­to. Rinal­do­nia­ni, Etru­schi, Roma­ni, Pisa­ni del­le Repub­bli­ca Mari­na­ra, fran­ce­si, spa­gno­li, tosca­ni fino agli Elba­ni dei tem­pi più recen­ti che — come Lui­gi Cel­le­ri o Alfeo Ric­ci — han­no sca­va­to e rac­col­to mine­ra­li di incre­di­bi­le bel­lez­za e valo­re. Que­gli stes­si mine­ra­li che han­no richia­ma­to sull’Isola stu­dio­si, esper­ti, col­le­zio­ni­sti da tut­to il mon­do per­ché l’Elba offre una incre­di­bi­le ric­chez­za di varie­tà, rac­chiu­se in un pic­co­lo scri­gno del­la natu­ra in mez­zo al mare, che la ren­do­no uni­ca. E di que­sti mine­ra­li, che por­ta­no nomi stra­ni e fan­ta­sio­si, spes­so di chi li ha sco­per­ti o dei luo­ghi dove sono sta­ti tro­va­ti come l’Ilvaite, se ne con­ti­nua­no a copri­re spe­cie sco­no­sciu­te: fra le ulti­me la Cel­le­rii­te, da Lui­gi Cel­le­ri, appun­to.
Otto i capi­to­li del libro, dei qua­li l’ultimo, fir­ma­to da Lau­ra Paglian­ti­ni, dedi­ca­to alla sto­ria degli Etru­schi che fra i pri­mi tras­se­ro ric­chez­za ed oppor­tu­ni­tà di scam­bi com­mer­cia­li e cul­tu­ra­li dai ric­chi gia­ci­men­ti di fer­ro elba­ni. Evo­ca­ti­vo il tito­lo di cia­scun capi­to­lo che intro­du­ce i testi dedi­ca­ti non solo alla diver­si­tà geo-mine­ra­lo­gi­ca dell’Elba ma anche alle gen­ti che l’hanno abi­ta­ta, da sem­pre cro­ce­via del­le rot­te medi­ter­ra­nee, ai miti e alla sto­ria che l’hanno vista pro­ta­go­ni­sta del­lo svi­lup­po del­le civil­tà medi­ter­ra­nee.
Il volu­me è anche una gui­da inso­li­ta per quei viag­gia­to­ri, curio­si ma rispet­to­si dell’ambiente, capa­ci di apprez­za­re i van­tag­gi di un turi­smo len­to e soste­ni­bi­le. I pri­mi set­te capi­to­li sono dedi­ca­ti a diver­se loca­li­tà da visi­ta­re, che cor­ri­spon­do­no alle aree geo­gra­fi­che nel­le qua­li può esse­re divi­sa l’Isola d’Elba, e si rivol­ge agli esper­ti di mine­ra­lo­gia, geo­lo­gia e geo­chi­mi­ca, ma anche a colo­ro che affa­sci­na­ti dal­la bel­lez­za dei pae­sag­gi elba­ni inten­do­no met­ter­si alla ricer­ca dei gio­iel­li del­la ter­ra, guar­dan­do con occhi più atten­ti e con­sa­pe­vo­li gli affio­ra­men­ti del­le roc­ce sem­pre diver­se o i colo­ri di una spiag­gia o di un fon­da­le mari­no.
Affian­ca­no la let­tu­ra le bel­lis­si­me imma­gi­ni che l’autore Andrea Dini ha rac­col­to nei suoi lun­ghi viag­gi di ricer­ca sull’Isola che lo ha visto fin da bam­bi­no gio­ca­re fra ghia­ie e pare­ti roc­cio­se. Come quel­le di Gra­zian­do Rinal­di rac­col­te con pas­sio­ne e con­ti­nua mera­vi­glia duran­te il suo lavo­ro di natu­ra­li­sta, esper­to e impren­di­to­re, che lo ha por­ta­to sull’Isola mol­ti anni fa, dal­la qua­le non si è più sepa­ra­to.
Il pro­get­to “Elba degli Etru­schi” idea­to da Patri­zia Lupi e Sabri­na Busa­to, che ha come capo­fi­la il Par­co Mine­ra­rio dell’Isola d’Elba, ha visto la par­te­ci­pa­zio­ne di nume­ro­si part­ner che han­no con­tri­bui­to con­cre­ta­men­te alla rea­liz­za­zio­ne del pro­gram­ma: FEISCT, Enjoy Elba and the Tuscan Archi­pe­la­go Maga­zi­ne, Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no, ISPRA-ReMI, IGG – Isti­tu­to di Geo­scien­ze e Geo­ri­sor­se del CNR, Dipar­ti­men­to di Scien­ze del­la Ter­ra dell’Università di Pisa, MUM-Museo Mie­ra­lo­gi­co Lui­gi Cel­le­ri, Archeo­lo­gia Dif­fu­sa A.P.S., le Pro Loco di Cam­po, Rio, Por­to Azzur­ro e Capo­li­ve­ri, Asso­cia­zio­ne cul­tu­ra­le Car­lo D’Ego, Caput Libe­rum e Comu­ne di Capo­li­ve­ri, La Pic­co­la Minie­ra, Ita­lia Nostra Arci­pe­la­go Tosca­no, Acca­de­mia del­la cuci­na-dele­ga­zio­ne Elba, L’Elba del Vici­no, Infoel­ba, Acqua dell’Elba, SIMTUR, Visi­tEl­ba.
Il pro­gram­ma del 2021 com­pren­de­va oltre a due con­fe­ren­ze di aper­tu­ra e di chiu­su­ra del pro­get­to, una serie di visi­te gui­da­te ed escur­sio­ni, dura­te un mese, nei luo­ghi di inte­res­se natu­ra­li­sti­co e sto­ri­co dei comu­ni di Rio, Capo­li­ve­ri, Por­to Azzur­ro e Cam­po. Per l’occasione sono sta­te aper­te gra­tui­ta­men­te ai visi­ta­to­ri le sale del Museo mine­ra­rio di Rio Mari­na, quel­lo archeo­lo­gi­co di Rio Elba come anche il museo MUM – Museo Mine­ra­lo­gi­co Lui­gi Cel­le­ri di Cam­po nell’Elba a San Pie­ro. A que­sto si sono affian­ca­te altre strut­tu­re pub­bli­che e pri­va­te come il Museo del Mare di Capo­li­ve­ri e la Pic­co­la Minie­ra di Por­to Azzur­ro. Le gui­de, mes­se a dispo­si­zio­ne dal PNAT e dal­la Caput Libe­rum, han­no accom­pa­gna­to i visi­ta­to­ri sul­le Stra­de del gra­ni­to, alle minie­re di Rio e di Cala­mi­ta, ma anche nei pae­si alla sco­per­ta del­la vita quo­ti­dia­na dei mina­to­ri e cava­to­ri, gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne con le Pro Loco di Por­to Azzur­ro, Capo­li­ve­ri, Rio e Cam­po ed alle asso­cia­zio­ni cul­tu­ra­li.
Il pro­get­to ver­rà ripro­po­sto anche quest’anno, allar­gan­do­lo ad altri Comu­ni e sog­get­ti pub­bli­ci e pri­va­ti elba­ni, per arric­chi­re la pro­po­sta cul­tu­ra­le dell’Isola.

Per infor­ma­zio­ni:



www.feisct.wordpress.com
www.enjoyelba.eu
www.parcominelba.it
www.simtur.it

 

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