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Casa del Pescatore: I chiarimenti del Sindaco Corsini

Il sin­da­co Mar­co Cor­si­ni rispon­de all’in­ter­ro­ga­zio­ne pre­sen­ta­ta dal­la con­si­glie­ra Cin­zia Battaglia.
Nel mese di apri­le del 2019 si mani­fe­sta­va al Sin­da­co la signo­ra Ila­ria Toniet­ti per rife­ri­re di aver chie­sto la con­ces­sio­ne del­la c.d. “casa del Pesca­to­re” di Bagna­ia a nome di Laz­ze­ri Fran­ce­sco, ma di non aver mai rice­vu­to rispo­sta dai com­pe­ten­ti uffici.
Ulte­rio­ri mail di sol­le­ci­to, nel­le qua­li era lamen­ta­ta l’inerzia degli uffi­ci comu­na­li, veni­va­no indi­riz­za­te al Sin­da­co nel­le date del 20 mag­gio 2020, del 27 giu­gno 2020 e del 21 ago­sto 2020.
Quest’ultima richie­sta veni­va dal Sin­da­co sol­le­ci­ta­men­te inol­tra­ta alla nuo­va Respon­sa­bi­le del Patri­mo­nio e Dema­nio, Arch. Adria­na MERCANTELLI.
L’ufficio, come pre­ve­de la leg­ge, in data 12 gen­na­io 2021 ren­de­va pub­bli­ca l’istanza per otte­ne­re la con­ces­sio­ne al fine di accer­ta­re even­tua­li istan­ze con­cor­ren­ti e con­te­stual­men­te ren­de­va pub­bli­ci i cri­te­ri che sareb­be­ro sta­ti adot­ta­ti per la scel­ta del concessionario.
Per­ve­ni­va­no tre istan­ze con­cor­ren­ti e in data 9 apri­le 2021 la com­mis­sio­ne appo­si­ta­men­te nomi­na­ta pro­ce­de­va all’esame del­le pro­po­ste e attri­bui­va i pun­teg­gi secon­do le pre­vi­sio­ni del ban­do; la miglio­re pro­po­sta è risul­ta­ta quel­la pre­sen­ta­ta dal­la s.a.s. Kari­bù Diving & Tra­vel che ha otte­nu­to pun­ti 10; secon­da si è clas­si­fi­ca­ta l’Associazione Ami­ci di Bagna­ia, che ha otte­nu­to pun­ti 6; ulti­ma è risul­ta­ta il pri­mo richie­den­te, Laz­ze­ri Fran­ce­sco, con pun­ti 2. La con­ces­sio­ne è sta­ta quin­di aggiu­di­ca­ta alla s.a.s. Karibù.
Come noto, ma come for­se è sfug­gi­to ai più (soprat­tut­to ai più urlan­ti), non si è trat­ta­to di dare in con­ces­sio­ne un bene di pro­prie­tà comu­na­le, ma di dare in con­ces­sio­ne un bene appar­te­nen­te al dema­nio del­lo Sta­to, e più pre­ci­sa­men­te al dema­nio marit­ti­mo del­lo Sta­to. La pro­ce­du­ra ad evi­den­za pub­bli­ca era ed è per­tan­to asso­lu­ta­men­te obbli­ga­to­ria e non si sareb­be potu­to affi­da­re il bene in via diret­ta e men che meno in via “pre­fe­ren­zia­le”. Inu­ti­le dire che la com­pe­ten­za dei comu­ni è limi­ta­ta alle fun­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve che sono sta­te attri­bui­te alle regio­ni e da que­ste dele­ga­te ai comuni.
L’articolo 37 del C.N. pre­ve­de che la scel­ta del con­ces­sio­na­rio deb­ba cade­re su colui che offre mag­gio­ri garan­zie di pro­fi­cua uti­liz­za­zio­ne del bene, o che pro­pon­ga un uso che — a giu­di­zio dell’Amministrazione — sia più rile­van­te per l’in­te­res­se pub­bli­co. Il rego­la­men­to comu­na­le sugli appro­di por­tua­li, all’art. 45 con rin­vio all’art. 31, pre­ve­de che, nel­l’at­te­sa che inter­ven­ga un’or­ga­ni­ca disci­pli­na sta­ta­le (del­la qua­le, come noto, si è tut­to­ra in atte­sa), nel­la pro­ce­du­ra ad evi­den­za pub­bli­ca la miglio­re pro­po­sta sia quel­la che assi­cu­ra la più pro­fi­cua uti­liz­za­zio­ne del bene pub­bli­co in coe­ren­za con gli obiet­ti­vi del­l’am­mi­ni­stra­zio­ne e con l’in­te­res­se del ter­ri­to­rio, non­ché la for­ni­tu­ra di miglio­ri ser­vi­zi per la collettività.
I cri­te­ri di scel­ta con­te­nu­ti nel ban­do han­no inte­so appun­to assi­cu­ra­re, nell’interesse del ter­ri­to­rio, le mag­gio­ri garan­zie di pro­fi­cua uti­liz­za­zio­ne del bene pub­bli­co, la com­pe­ti­ti­vi­tà, la crea­zio­ne di più posti di lavo­ro, il miglio­ra­men­to del­la qua­li­tà dell’offerta turi­sti­ca attra­ver­so l’incremento dei ser­vi­zi offerti.
Non da ulti­mo, la con­si­de­ra­zio­ne del­le attua­li con­di­zio­ni manu­ten­ti­ve dell’edificio, sen­si­bil­men­te amma­lo­ra­to e per­ciò anche peri­co­lo­so per la pub­bli­ca inco­lu­mi­tà, ha sug­ge­ri­to di dare impor­tan­za anche alle capa­ci­tà eco­no­mi­che dei con­cor­ren­ti, in pre­vi­sio­ne dell’impegno del con­ces­sio­na­rio ad ese­gui­re i con­si­sten­ti lavo­ri necessari.
Sul­la base di que­ste indi­ca­zio­ni pre­ven­ti­ve, la miglio­re offer­ta ha otte­nu­to pun­ti 2 su 2 rela­ti­va­men­te alla capa­ci­tà eco­no­mi­ca, aven­do dichia­ra­to il pro­prio fat­tu­ra­to nel trien­nio pre­ce­den­te e pre­sen­ta­to un pia­no eco­no­mi­co degli inve­sti­men­ti sull’immobile; pun­ti 2 su 2 rela­ti­va­men­te alla capa­ci­tà tec­ni­ca, aven­do dichia­ra­to i tito­li pro­fes­sio­na­li neces­sa­ri per l’esercizio dell’attività nell’immobile; pun­ti 2 su 2 rela­ti­va­men­te al con­tem­pe­ra­men­to del­la pro­po­sta con l’interesse pub­bli­co col­let­ti­vo, aven­do offer­to di met­te­re a dispo­si­zio­ne del­la loca­le Pro Loco dei ser­vi­zi igie­ni­ci dell’immobile, non­ché pro­po­sto ini­zia­ti­ve di tipo ambien­ta­le (Ambien­te Soste­ni­bi­le, Ama­re il mare, Mare d’inverno, Pro­gram­ma disa­bi­li­tà ed inclu­sio­ne, Pro­gram­ma scuo­la­da­ma­re rico­no­sciu­to dal MIUR, sup­por­to ter­re­stre e mari­no per gli inter­ven­ti di pro­te­zio­ne civi­le); pun­ti 1 su 2 quan­to al livel­lo occu­pa­zio­na­le, aven­do pro­po­sto di svol­ge­re l’attività con le pro­prie risor­se orga­ni­che; pun­ti 2 su 3 rela­ti­va­men­te alla qua­li­tà del ser­vi­zio anche in ter­mi­ni di arre­di ed attrez­za­tu­re, aven­do descrit­to pun­tual­men­te gli inter­ven­ti da effet­tua­re sull’immobile; pun­ti 1 su 2 rela­ti­va­men­te agli impat­ti ambien­ta­li e di salu­te pub­bli­ca, aven­do offer­to – tra l’altro – di ese­gui­re inter­ven­ti di puli­zia dei fon­da­li anti­stan­ti la baia di Bagnaia.
La secon­da clas­si­fi­ca­ta, Ami­ci di Bagna­ia, ha otte­nu­to pun­ti 1 su 2 rela­ti­va­men­te alla capa­ci­tà eco­no­mi­ca, non aven­do pro­dot­to alcun­ché a dimo­stra­zio­ne del­la capa­ci­tà dell’associazione ed aven­do pro­dot­to solo una dichia­ra­zio­ne di mes­sa a dispo­si­zio­ne del­le pro­prie capa­ci­tà lavo­ra­ti­ve; pun­ti 0 su 2 rela­ti­va­men­te alla capa­ci­tà tec­ni­ca, non aven­do pro­dot­to alcun­ché; pun­ti 1 su 2 rela­ti­va­men­te al con­tem­pe­ra­men­to del­la pro­po­sta con l’interesse pub­bli­co col­let­ti­vo, aven­do solo dichia­ra­to di voler desti­na­re l’immobile ai fini sta­tu­ta­ri dell’associazione e di voler rea­liz­za­re ser­vi­zi igie­ni­ci e doc­ce ad uso pub­bli­co; pun­ti 0 su 2 quan­to al livel­lo occu­pa­zio­na­le, non aven­do for­ni­to alcu­na indi­ca­zio­ne in pro­po­si­to; pun­ti 2 su 3 rela­ti­va­men­te alla qua­li­tà del ser­vi­zio anche in ter­mi­ni di arre­di ed attrez­za­tu­re, aven­do descrit­to gli inter­ven­ti di mes­sa in sicu­rez­za dell’immobile; pun­ti 2 su 2 aven­do pro­po­sto di uti­liz­za­re nel­la ristrut­tu­ra­zio­ne mate­ria­li natu­ra­li ed eco­com­pa­ti­bi­li e di instal­la­re pan­nel­li sola­ri per la pro­du­zio­ne di acqua calda.
Sul­la base del sem­pli­ce raf­fron­to degli ele­men­ti di cia­scu­na del­le due pro­po­ste con­fer­ma che quel­la scel­ta è deci­sa­men­te la miglio­re, non­ché la meglio pre­sen­ta­ta sot­to il pro­fi­lo del­la com­ple­tez­za docu­men­ta­le. E la dif­fe­ren­za di pun­teg­gio tra la pri­ma e la secon­da ren­de impos­si­bi­le anche la c.d. “pro­va di resistenza”.
Venen­do ai pun­ti dell’interrogazione, la natu­ra dema­nia­le sta­ta­le del bene non­ché i cri­te­ri pre­vi­sti per leg­ge per la pro­ce­du­ra di evi­den­za pub­bli­ca postu­la­no l’esigenza di per­se­gui­re la con­cor­ren­za sen­za poter “pri­vi­le­gia­re” que­sta o quel­la istan­za. E la tute­la dell’associazionismo con­te­nu­ta nel­lo Sta­tu­to comu­na­le non può giun­ge­re ad alte­ra­re le rego­le del­la com­pe­ti­zio­ne. E que­sta ammi­ni­stra­zio­ne, quan­do indi­ce una gara, cer­ca di svol­ger­la legittimamente.
Dal can­to suo, chi par­te­ci­pa ad una gara lo fa gio­can­do­si le sue car­te in pie­na tra­spa­ren­za e “par con­di­cio” e non può lamen­tar­si del­la rego­la­ri­tà del­la gara solo quan­do e per­ché l’ha per­sa. La gara è la gara, e la gara la vin­ce il miglio­re; que­sta rego­la ele­men­ta­re la dovreb­be cono­sce­re pri­ma di tut­ti chi pra­ti­ca atti­vi­tà spor­ti­va a livel­lo ago­ni­sti­co ed ha fama e noto­rie­tà per que­sto, e tut­ta­via se la dimen­ti­ca pre­stan­do il suo nome all’onda del­la pro­te­sta. La pre­ghe­rei tan­to di non far­si strumentalizzare.
Rice­vo con­ti­nue (e non leg­ge­re) pres­sio­ni affin­ché gli esi­ti del­la gara sia­no rivi­sti a favo­re di una asse­gna­zio­ne all’associazione, con la minac­cia – in caso con­tra­rio – di un ricor­so al TAR, che tut­ta­via non mi spa­ven­ta. Ad oggi, se accet­tas­si, l’unica cosa sicu­ra sareb­be il ricor­so degli attua­li aggiu­di­ca­ta­ri del­la con­ces­sio­ne, ricor­so che una cer­ta pro­ba­bi­li­tà di vit­to­ria l’avrebbe.
e voi? cosa ne pen­sa­te? dite­ci la vostra e lascia­te un com­men­to qui sotto

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