Lunedì 8 marzo nelle frazioni del Comune di Marciana la cittadinanza troverà otto panchine rosse, un’iniziativa dell’Amministrazione per celebrare i diritti delle donne e ricordare le violazioni che troppo spesso subiscono.
La panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, ricorda le vittime ma vuole essere anche un segno di speranza per le giovani generazioni.
La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne si celebra il 25 novembre, tuttavia, poiché il 2020 è stato l’anno, negli ultimi venti, in cui si sono registrati il maggior numero di femminicidi rispetto al totale di omicidi, l’Amministrazione ha ritenuto di portare l’attenzione sul tema anche in occasione della Festa della Donna.
La violenza sulle donne rappresenta una grave violazione dei diritti umani e un enorme problema sociale, poiché ha significativi effetti sulla salute psico-fisica di chi la subisce, e in Italia il 31,5% delle donne nel corso della propria vita ha subito una qualche forma di violenza, esercitata per la maggior parte da soggetti facenti parte della quotidianità della donna.
Nel Dossier Viminale 2020 si legge che a causa della convivenza forzata, anche in situazioni familiari difficili, dovuta al lockdown necessario per gestire l’emergenza Coronavirus, nel 2020 è stata uccisa una donna ogni due giorni.
Anche il report dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura affronta il problema della “violenza della disuguaglianza”, sostenendo che i comportamenti aggressivi verso i soggetti fisicamente più deboli sono maggiormente osservabili dove il rapporto con le risorse naturali è squilibrato e il degrado ambientale è più marcato.
Per comunicare attraverso un’unica installazione sia il rispetto dei diritti umani che il rispetto dell’ambiente, sono state scelte panchine in plastica riciclata. Le panchine rosse sono state quindi installate in luoghi significativi con il duplice messaggio che l’Amministrazione intende comunicare alla cittadinanza e ai suoi ospiti: “Contro la violenza sulle donne e nel rispetto dell’ambiente”.
Come sottolinea Susanna Berti, Vicesindaco e Assessore alla Cultura e all’Ambiente, “le donne non possono più permettersi di essere ingenue e di sottovalutare i messaggi di “svalorizzazione” che vengono loro indirizzati, poiché oggi sappiamo che per conservare la vitalità e la gioia che le caratterizza è indispensabile che lottino e abbiano la forza di fermare sul nascere anche minimi tentativi di violenza psicologica che alla lunga le renderebbero prive di energia vitale, esauste, tristi, aride e colleriche senza un apparente perché.
Le donne rappresentano il ponte tra diverse culture e tra diverse generazioni, insegnino ai loro figli la capacità di ascolto, insegnino loro il rispetto per i diversi punti di vista, insegnino loro la differenza tra il corteggiamento e la molestia, insegnino loro che quando una donna dice no, significa no, non significa né forse né tantomeno si”.
L’Amministrazione, che attribuisce grande importanza a questa iniziativa, ringrazia sentitamente i propri operai per aver organizzato e effettuato l’installazione delle panchine in tempi brevissimi.
A causa delle restrizioni Covid non ci sarà un’inaugurazione ufficiale.
Ognuno potrà, da oggi in poi, prendersi il tempo giusto per sedere sulla panchina rossa, sentirla come luogo simbolico per prendersi una pausa, riflettere, comunicare, esprimersi o anche solo per guardare l’orizzonte.