Sabato scorso, in varie piazze dell’Isola d’Elba, il Partito Democratico ha organizzato, con tutte le precauzioni del caso, alcuni banchetti per sostenere la raccolta di firme per la Proposta di legge contro la propaganda fascista e nazista, promossa dal sindaco di Stazzema Maurizio Verona. Una giornata nella quale in molti hanno deciso di dare il loro contributo avvicinandosi e firmando convintamente. C’è stato, come ovvio, anche chi non ha firmato.
Tra tanti che non si sono riconosciuti nella richiesta del sindaco di Stazzema salta però all’occhio quanto affermato sui social, dopo averlo “omesso” al passaggio al banchetto delle firme, dalla presidente di Confcommercio Elba, sig.ra Franca Rosso, che ha pubblicato di non aver apposto la propria firma in quanto accanto alla condanna del Nazismo e Fascismo non ha trovato la condanna del Comunismo.
Pur disapprovando e censurando a priori ogni forma di repressione dei diritti, continuare a mettere sullo stesso piano queste 3 ideologie in Italia è offensivo e pericoloso.
La Presidente, insieme a chi sprezzante si vanta di non aver firmato per gli stessi motivi dimenticano che la loro libertà di dire e scrivere praticamente quel che vogliono, la devono, in buona parte, ai tanti comunisti italiani che dalla Resistenza in poi hanno combattuto, per l’appunto, il Regime fascista italiano. Dimentica che il Partito Comunista Italiano ha avuto il grande onore di migliorare le condizioni di vita e di lavoro di milioni di italiani e di aiutare altrettante famiglie italiane ad avere un’istruzione, una sanità e una dignità salariale, sancita anche dalla nostra Costituzione.
Essere comunisti, in Italia, ha significato per milioni di persone costruire un mondo migliore dove tutti sono fratelli, tutti sono uguali.
I fascisti e i nazisti hanno sempre predicato (e attuato) l’esatto contrario.
Sarà stata utopia? Non sta a noi deciderlo, ma mettere tutti sullo stesso piano non è accettabile e chi rappresenta una parte delle attività economiche non può permettersi assurde considerazioni che nulla hanno a che vedere con la realtà storica.
Ricordiamo, una volta ancora, quanto affermato da Sandro Pertini, Presidente della Repubblica e partigiano: “..rispetto tutte le fedi politiche, nessuna esclusa. Il fascismo no, non è una fede politica ma l’antitesi di tutte le fedi politiche.”
Questo ci ha insegnato la storia, che i comunisti italiani hanno contribuito a scrivere, sedendosi al tavolo costituente. Chi ha partecipato alla stesura della nostra Costituzione ed ha combattuto per la libertà di tutti, non può in alcun modo essere equiparato ai fascisti e nazisti, che le libertà e i diritti li hanno calpestati.
PD Isola d’Elba