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Avviati gli interventi del Parco Nazionale Arcipelago Toscano finalizzati alla riqualificazione e alla conservazione della zona umida di Mola nel Comune di Capoliveri

Com­ple­ta­ta la fase prog­et­tuale si stan­no avvian­do gli inter­ven­ti per il recu­pero del­la zona umi­da di Mola, nel Comune di Capo­liv­eri, che l’Ente Par­co ave­va pro­gram­ma­to per con­ser­vare la bio­di­ver­sità dell’unica zona umi­da dell’Elba. Si trat­ta di un’area di par­ti­co­lare ril­e­van­za per­ché molto ric­ca di habi­tat di inter­esse comu­ni­tario e regionale, oltre che del­la fau­na — soprat­tut­to specie ornitiche legate ad ambi­en­ti palus­tri, pro­tet­ta a liv­el­lo inter­nazionale — che vive, nid­i­fi­ca e sos­ta tem­po­ranea­mente nel sito elbano. Le opere saran­no real­iz­zate nelle super­fi­ci dema­niali e di pro­pri­età del Par­co Nazionale dell’Arcipelago Toscano e si arti­col­er­an­no, in par­ti­co­lare, nel ripristi­no di stag­ni con acque dol­ci, nell’ampliamento del­lo stag­no retro­dunale con acque salmas­tre e nel­la ricostruzione e riqual­i­fi­cazione di una duna litoranea.
Le azioni sopra descritte fan­no parte di un più vas­to prog­et­to di val­oriz­zazione del­la zona com­pren­dente anche inter­ven­ti real­iz­za­ti con finanzi­a­men­to regionale del PIT 2016 “Clever land in Elba, Capra­ia and Giglio islands” in sin­er­gia con il Prog­et­to “Inter­ven­ti ex-novo per la sal­va­guardia del reti­co­lo idrauli­co in loc. Mola a cari­co di alcu­ni fos­si in ges­tione al Con­sorzio – Comune di Capo­liv­eri, per un impor­to di oltre cen­tomi­la euro.
I lavori da con­trat­to dovran­no essere com­ple­tati a giug­no, con sospen­sioni nel peri­o­do del­la nid­i­fi­cazione.
Pri­ma dell’inizio dei lavori l’area è sta­ta ogget­to di lavori per la rimozione delle imbar­cazioni abban­do­nate, che si sono con­clusi nel dicem­bre scor­so.
“Oltre agli inter­ven­ti è sta­ta pre­vista una for­ma di pre­sidio e di fruizione – dice Giampiero Sam­muri — è pronta infat­ti la nuo­va Aula Verde e Blu, una strut­tura gesti­ta da Legam­bi­ente Arcipela­go Toscano e dall’Associazione Diver­sa­mente Mari­nai che insieme garan­ti­ran­no un’azione di sorveg­lian­za del­la zona oltre a fornire ai vis­i­ta­tori le infor­mazioni nec­es­sarie a conoscere e tute­lare questo prezioso scrig­no di bio­di­ver­sità. L’Aula, che dispone di locali attrez­za­ti per l’accoglienza , cos­ti­tuirà quin­di una nuo­va oppor­tu­nità per conoscere la ric­chez­za nat­u­rale dell’Elba per tur­isti e res­i­den­ti”

Per­ché Mola è una zona umi­da di ril­e­vante inter­esse ambi­en­tale
L’area si tro­va in zona B Ris­er­va Gen­erale Ori­en­ta­ta del Par­co Nazionale dell’Arcipelago Toscano, all’interno del SIR IT5160101 “Zone umide del Gol­fo di Mola e di Schiop­par­el­lo” e del sito Natu­ra 2000 (ZPS) IT 5160102 “Elba ori­en­tale”.
La fau­na di impor­tan­za con­ser­vazion­is­ti­ca (specie di inter­esse comu­ni­tario e di inter­esse regionale) del­la zona umi­da di Mola è rap­p­re­sen­ta­ta essen­zial­mente da:
— due specie di Anfibi di inter­esse regionale, rospo smeraldino Bufo viridis e raganel­la tir­reni­ca Hyla sar­da,
— un dis­cre­to numero di specie di Uccel­li, alcune di inter­esse comu­ni­tario o regionale che sostano nel sito durante le migrazioni o, irre­go­lar­mente, anche in inver­no (fora­paglie castag­no­lo Acro­cephalus melano­pogon, mar­tin pesca­tore Alcedo atthis, fal­co di palude Cir­cus aerug­i­nosus, albanel­la reale Cir­cus cya­neus, garzetta Egret­ta garzetta, cav­a­liere d’Italia Himan­to­pus himan­to­pus, Tarabusi­no Ixo­brychus min­u­tus, Nit­ti­co­ra Nyc­ti­co­rax nyc­ti­co­rax).,
— specie di inter­esse comu­ni­tario o regionale nid­i­f­i­can­ti in aree mar­gin­ali del sito o ester­na­mente a esso ma non legate all’ambiente palus­tre (fal­co pel­le­gri­no Fal­co pere­gri­nus, ghep­pio Fal­co tin­nun­cu­lus, aver­la pic­co­la Lanius col­lu­rio, assi­o­lo Otus scops, marangone dal ciuf­fo Pha­lacro­co­rax aris­totelis),
— alcune specie palus­tri nid­i­f­i­can­ti che non rien­tra­no, in gen­erale, fra le specie di inter­esse con­ser­vazion­is­ti­co, ma che rive­stono una cer­ta impor­tan­za in ambito locale poiché Mola cos­ti­tu­isce l’unico o uno dei pochissi­mi siti di nid­i­fi­cazione all’Elba e nell’intero Arcipela­go Toscano per cannarec­cione Acro­cephalus arun­d­i­naceus, can­naio­la Acro­cephalus scir­paceus, gallinel­la d’acqua Gallinu­la chloro­pus, por­ciglione Ral­lus aquati­cus e appor­ta quin­di un con­trib­u­to sig­ni­fica­ti­vo in ter­mi­ni di bio­di­ver­sità.
A con­fer­ma di quan­to sopra, nel­la sche­da rel­a­ti­va a questo sito del­la Rete Natu­ra 2000 inseri­ta nel­la provved­i­men­to regionale Del.G.R. 644/2004, fra le prin­ci­pali emer­gen­ze è cita­ta la pre­sen­za di “Pic­coli popo­la­men­ti nid­i­f­i­can­ti di alcune specie ornitiche legate agli ambi­en­ti palus­tri, ril­e­van­ti dato il con­testo insu­lare” oltre alla “sig­ni­fica­ti­va impor­tan­za del sito per la sos­ta di uccel­li migra­tori legati agli ambi­en­ti palus­tri”.

 

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