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Manchette di prima

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Chiedi chi erano le Mukke Pazze — La Divina Traggedia al Teatro dei Vigilanti — Renato Cioni ( video)

Il peri­o­do a cav­al­lo tra il 2000 e il 2010 è sta­to molto cre­ati­vo, un decen­nio dove ho scrit­to tan­to, molti rac­con­ti, alcu­ni romanzi, di cui qual­cosa è sta­to pub­bli­ca­to, altro è rimas­to nel cas­set­to, ma quel­lo che mi ha fat­to diver­tire di più nel­la scrit­tura e che sul pro­fi­lo umano ho vis­su­to con mag­giore inten­sità, è sta­ta la parabo­la con le “Mukke Pazze”.
All’inizio erava­mo fon­da­men­tal­mente un grup­po di ami­ci che con­di­vide­vano le stesse pas­sioni, “dici­amo” artis­tiche, oltre che gli stes­si sabati sera e parte del quo­tid­i­ano, e che par­torirono un pri­mo spet­ta­co­lo di musi­cabareteatrale (non sapen­do come definir­lo) chiam­a­to “Viag­gio in Amer­i­ca”.
I testi e le musiche era­no di nos­tra pro­duzione arti­gianale, a parte qualche cov­er da col­lante, un canovac­cio ben delin­eato e da adattare sec­on­do le occa­sioni, quin­di diven­ta­va “Bar Amer­i­ca”, “Il viag­gio”, etc, etc.
Il bat­tes­i­mo avvenne fuori un Bar, “Il Tama­ta”, anche per­ché den­tro non ci sarem­mo sta­ti da quan­to era pic­co­lo, fino a con­quistare il teatro con varie ser­ate sold out (tut­to pieno è meglio), dopo comunque i tan­ti altri bar, le sagre del cinghiale, del­la sal­s­ic­cia, del­la cin­tu­ra e le feste inter­nazion­al­iste, dei ragazzi del canile, del col­let­ti­vo uni­ver­si­tario, insom­ma da chi ci chia­ma­va; sarem­mo andati anche dal­la zop­pa di Mon­ten­ero.
Nel tem­po si sono aggiunte altre belle per­sone, che abbi­amo coin­volto nel prog­et­to diven­tan­do una bel­la e var­i­opin­ta carovana artis­ti­ca.
Una carovana sui gener­is pro­prio per la diver­sità degli ele­men­ti che la for­ma­vano, mem­o­ra­bile l’uscita in un paesino dell’Appennino Emil­iano, Solog­no, dove erava­mo davvero parec­chi.
Ci sareb­bero tan­ti aned­doti diver­ten­ti da rac­con­tare, quel­li che ci fan­no bene al cuore quan­do ci incon­tri­amo e li ripas­si­amo ormai a memo­ria.
Stix ha dig­i­tal­iz­za­to da un VHS questo spet­ta­co­lo teatrale dal tito­lo “La Div­ina Tragge­dia”, si con 2G, ave­vo antic­i­pa­to i tem­pi, anche se ora siamo al 5G, pec­ca­to che a quel tem­po non esistessero gli smart­phone, altri­men­ti oggi ci guar­da­vate in tele­vi­sione o al cin­e­ma, invece che la mat­ti­na a leg­gere il gior­nale e l’oroscopo.
Per for­tu­na c’era TeleEl­ba del buon Chillè che ha immor­ta­la­to una di quelle ser­ate.
La sto­ria era sem­plice, ma la tra­ma e la sceneg­giatu­ra no, ecchec­ca­z­zo l’ho scrit­ta las­ci­ateme­lo dire.
A Dante Alighiero, un ingen­uo e sem­plice scrit­tore, com­pare in sog­no la sua ama­ta Beat­rice la Pit­trice, dipar­ti­ta anzi tem­po che lo invi­ta nell’aldilà, in Par­adiso; gius­to una cena per placare il dolore dell’uomo, che vive­va nel suo ricor­do.
La don­na è in com­pag­nia di un ange­lo che ha la coda davan­ti invece che dietro; la coda dietro è solo dei diavoli, mah!?
Alighiero inizia il viag­gio nei tre reg­ni e incon­tra uno stra­no traghet­ta­tore che si spac­cia per cieco, un tale Vin­cen­zo (ma si potrebbe chia­mare Omero), il Bigli­et­taio incaz­zoso e altri fig­uri incar­i­cati dal Sig­nore di rifor­mare i gironi e i tre reg­ni, tali Bercoglioni e Ceru­mi e da lì tut­ta una serie di per­son­ag­gi: Ulisse da Ita­ca, More­na la Sire­na (miti­co l’impianto di Car­lo Dot­to), Caino il barista dell’Inferno (Infer­no Pub), Broke la diav­o­lessa, il Diavo­lo attore, San Pietro sor­do, Abele il barista del Par­adiso, Vir­gilio il sag­gio, etc, etc.
Il nome geniale del grup­po lo inven­tò l’amica Lua­na Rovi­ni, gior­nal­ista del Tir­reno, ma soprat­tut­to una grande ani­ma e pro­fes­sion­ista a cui dedichi­amo questo ricor­do.

Fed­eri­co Regi­ni

Le Mukke Pazze nelle varie rap­p­re­sen­tazioni: Fed­eri­co Regi­ni, Ste­fano Stix Regi­ni, Ste­fano Giorgi­ni, Ser­gio Casel­la, Alessan­dro Bene­for­ti, Sam­my Mar­conci­ni, Mar­ta Dini, Sab­ri­na Gen­tili, Arnal­do Gau­den­zi, Gior­gio Galeazzi, Ciro Sat­to, Mario Di Pasquale, Pao­lo Mil­iani (si anche lui c’è sta­to) e la mit­i­ca reg­ista Francesca Ria.

La Div­ina Tragge­dia Mukke Pazze
La Div­ina tragge­dia (IL FINALE)

Un commento

  1. Federico

    Man­cano nell’articolo un sac­co di fac­cine… in tante cose non ero serio … ne but­to un po’ qui e met­tetele dove volete 😂😂😜😜🤓😎🙏♥️♥️🍷🍷😍😱😱

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