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Fare rete e condividere azioni: prosegue l’impegno del parco nazionale per promuovere il turismo sostenibile nell’arcipelago toscano

Si inten­si­fi­ca­no gli sfor­zi del­l’En­te Par­co ver­so una pie­na attua­zio­ne di poli­ti­che ed ini­zia­ti­ve per pro­muo­ve­re for­me di turi­smo soste­ni­bi­le nel­l’Ar­ci­pe­la­go Tosca­no. L’im­pe­gno si col­lo­ca all’in­ter­no del per­cor­so di cer­ti­fi­ca­zio­ne volon­ta­ria rap­pre­sen­ta­to dal­la Car­ta Euro­pea del Turi­smo Soste­ni­bi­le nel­le Aree Pro­tet­te (CETS) e coor­di­na­ta da EUROPARC Fede­ra­tion, con il sup­por­to di Federparchi.
Nei gior­ni scor­si, anche attra­ver­so moda­li­tà in remo­to, adot­ta­te nel rispet­to del­la par­ti­co­la­re situa­zio­ne epi­de­mio­lo­gi­ca che si sta viven­do, i ver­ti­ci del­l’En­te Par­co han­no avvia­to una fase di ascol­to e di con­fron­to con i diver­si sta­ke­hol­der, pub­bli­ci e pri­va­ti, in meri­to alle futu­re azio­ni da con­di­vi­de­re e da rea­liz­za­re per pro­muo­ve­re la frui­zio­ne e affer­ma­re una vera e pro­pria stra­te­gia di svi­lup­po turi­sti­co sostenibile.
Mar­te­dì 20 otto­bre all’i­so­la di Capra­ia, mer­co­le­dì 21 otto­bre all’i­so­la del Giglio e gio­ve­dì 22 otto­bre all’i­so­la d’El­ba, ammi­ni­stra­to­ri loca­li, alber­ga­to­ri, azien­de agri­co­le e di mari­col­tu­ra, gesto­ri di diving cen­ter, ope­ra­to­ri eco­no­mi­ci, asso­cia­zio­ni ambien­ta­li­ste e cul­tu­ra­li han­no con­di­vi­so con il Par­co Nazio­na­le obiet­ti­vi stra­te­gi­ci e prio­ri­tà per la valo­riz­za­zio­ne del ter­ri­to­rio del­l’ar­ci­pe­la­go toscano.
Ne è sca­tu­ri­to un ric­co dibat­ti­to in cui è sta­to ana­liz­za­to quan­to è sta­to fat­to negli ulti­mi cin­que anni e come potran­no esse­re indi­vi­dua­ti nuo­vi obiet­ti­vi e nuo­ve stra­te­gie. Un con­fron­to mol­to inte­res­san­te nel cor­so del qua­le è sta­to ricor­ren­te il rife­ri­men­to alla neces­si­tà di imple­men­ta­re la mobi­li­tà soste­ni­bi­le, di miglio­ra­re la qua­li­tà del­la vita dei resi­den­ti e dei turi­sti in ter­mi­ni di effi­cien­za dei ser­vi­zi, di costrui­re reti tra i diver­si sog­get­ti por­ta­to­ri di inte­res­si, di inve­sti­re mag­gior­men­te sul­la tute­la del­le risor­se ambien­ta­li indi­vi­dua­te qua­li pre­zio­si ser­vi­zi ecosistemici.
“Ho regi­stra­to con pia­ce­re un gene­ra­le apprez­za­men­to per quan­to l’En­te Par­co è sta­to in gra­do di rea­liz­za­re negli ulti­mi anni – ha sot­to­li­nea­to il pre­si­den­te del Par­co Nazio­na­le Giam­pie­ro Sam­mu­ri — ma ancor più mi ha col­pi­to il rin­no­va­to entu­sia­smo e la dispo­ni­bi­li­tà di mol­ti ope­ra­to­ri eco­no­mi­ci a costrui­re nuo­ve allean­ze e nuo­ve oppor­tu­ni­tà di col­la­bo­ra­zio­ne allo sco­po di met­te­re in cam­po pro­get­ti ed azio­ni che por­ti­no ovvia­men­te un van­tag­gio eco­no­mi­co agli ope­ra­to­ri mede­si­mi, ancor­ché attra­ver­so moda­li­tà atten­te e rispet­to­se dei beni ambien­ta­li e sto­ri­co-cul­tu­ra­li che con­trad­di­stin­guo­no le iso­le del­l’ar­ci­pe­la­go toscano.”
La Car­ta Euro­pea per il Turi­smo Soste­ni­bi­le nel­le Aree Pro­tet­te (CETS) è uno stru­men­to meto­do­lo­gi­co ed una cer­ti­fi­ca­zio­ne che per­met­te una miglio­re e più con­sa­pe­vo­le gestio­ne del­la frui­zio­ne turi­sti­ca in ter­ri­to­ri di ele­va­to pre­gio natu­ra­li­sti­co e sto­ri­co-cul­tu­ra­le. L’e­le­men­to cen­tra­le del­la Car­ta è la col­la­bo­ra­zio­ne tra tut­te le par­ti inte­res­sa­te a svi­lup­pa­re una stra­te­gia comu­ne ed un pia­no d’a­zio­ne per lo svi­lup­po turi­sti­co, sul­la base di un’a­na­li­si appro­fon­di­ta del­la situa­zio­ne loca­le. L’o­biet­ti­vo è la tute­la del patri­mo­nio natu­ra­le e cul­tu­ra­le e il con­ti­nuo miglio­ra­men­to del­la gestio­ne del turi­smo nel­l’a­rea pro­tet­ta a favo­re del­l’am­bien­te, del­la popo­la­zio­ne loca­le, del­le impre­se e dei visitatori.

“Il per­cor­so di ascol­to avvia­to – affer­ma il diret­to­re del PNAT Mau­ri­zio Bur­lan­do – pro­se­gui­rà nei pros­si­mi mesi con ulte­rio­ri fasi, via via più appro­fon­di­te, dedi­ca­te all’in­di­vi­dua­zio­ne del­le pro­get­tua­li­tà che andran­no a sostan­zia­re il nuo­vo pia­no di azio­ne quin­quen­na­le del­la CETS. Tale cer­ti­fi­ca­zio­ne, infat­ti, ha dura­ta quin­quen­na­le ed il Par­co Nazio­na­le del­l’Ar­ci­pe­la­go Tosca­no è chia­ma­to a rin­no­va­re que­sto pre­sti­gio­so rico­no­sci­men­to per il perio­do 2021- 2025, capi­ta­liz­zan­do le espe­rien­ze matu­ra­te a par­ti­re dal 2015.”
In ter­mi­ni siner­gi­ci e di coe­ren­za pro­gram­ma­to­ria è sta­to sta­bi­li­to che il pro­ces­so par­te­ci­pa­to del­la CETS e gli obiet­ti­vi pro­get­tua­li indi­vi­dua­ti nel con­te­sto del­le poli­ti­che turi­sti­che andran­no a costi­tui­re anche uno dei filo­ni por­tan­ti del redi­gen­do Pia­no di Gestio­ne del­la Riser­va del­la Bio­sfe­ra “Iso­le di Tosca­na” di cui al Pro­gram­ma MAB (Man and the bio­sphe­re) dell’UNESCO.

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