Carissimi amici dell’ Edicola Elbana, sono veramente arrabbiata e delusa per la mancanza di rispetto e di assistenza per le persone come Siria malate di SLA (specie di SLA) .
Ieri avevamo appuntamento alle 8.30 in ospedale per il cambio della tracheo e della peg, pronti per partire con l’ambulanza quando arriva una telefonata dall’ospedale l’appuntamento è stato annullato e spostato al giorno seguente.
Stamattina alle 8.00 ci presentiamo in ospedale come d’accordi presi telefonicamente e ci “parcheggiano” per un’ora e mezza in un corridoio aspettando la preparazione della sala e l’arrivo dell’otorino.
Penso che nel 2020 sia vergognoso un comportamento del genere, mancanza di rispetto per queste persone e per i loro familiari che hanno tante preoccupazioni, tante paure e mancanza di assistenza domiciliare da parte dei Dottori che dovrebbero visitare in casa una volta al mese.
E poi sempre quella bruttissima domanda: “perché è sempre viva?”
Mi domando chi siete per decidere sulla vita delle persone, queste persone hanno figli, nipoti, mariti ecc
Figli e mariti che in poco tempo gli crolla il mondo addosso, in poco tempo devono imparare ad assistere, imparare ad usare i macchinari che tengono in vita i loro cari, imparare ad essere infermieri e vi assicuro che psicologicamente è devastante.
Ogni tanto vorrei che tutti provassero anche solo per 10 secondi a stare immobili, senza l’uso della parola, imprigionati nel proprio corpo, solo il cervello ed il cuore che funzionano.
Non è una bella sensazione ed ammiro questi guerrieri che ogni giorno lottano per vivere e aspettano ansiosamente una cura.
Non è una bella sensazione ed ammiro questi guerrieri che ogni giorno lottano per vivere e aspettano ansiosamente una cura.
Sono felice di comunicare e capire la loro gioia, dolore, pensiero con un semplice sguardo.
È proprio vero che lo sguardo vale più di mille parole !!!
È proprio vero che lo sguardo vale più di mille parole !!!
Spero con tutto il cuore che le cose funzionino come dovrebbero, che questi guerrieri siano curati ed assistiti giustamente perché hanno tutto il diritto di vivere.
Carolina
Naturalmente noi pubblichiamo la lettera della nostra amica Carolina ma siamo sempre aperti, qualora la controparte volesse dire la sua versione. A noi dell’ Edicola non interessa il battibeco, la rissa o le sceneggiate per ottenere visualizzazioni, a noi interessa che tutti gli Elbani abbiano la possibilità di dire quello che succede, di denuciare quello che non funziona e che, cosa per noi fondamentale, siano garantiti i diritti specialmente delle persone più deboli.
Se volete dire la vostra scriveteci.
Se volete dire la vostra scriveteci.