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Comune di Portoferraio; facciamo chiarezza sulle concessioni dei suoli pubblici?

In rife­ri­men­to alle nume­ro­se segna­la­zio­ni rice­vu­te e alle cri­ti­che, tal­vol­ta stru­men­ta­li, appar­se in que­sti gior­ni sui social e sui gior­na­li on line loca­li, rela­ti­ve al mol­ti­pli­car­si del­le con­ces­sio­ni di suo­li pub­bli­ci nel ter­ri­to­rio comu­na­le, rite­nia­mo dove­ro­so for­ni­re alla cit­ta­di­nan­za alcu­ni chiarimenti.
Il decre­to leg­ge 34 del 19 mag­gio 2020 recan­te misu­re di soste­gno all’e­co­no­mia ha pre­vi­sto la pos­si­bi­li­tà per le atti­vi­tà di som­mi­ni­stra­zio­ne ali­men­ti e bevan­de di amplia­re la super­fi­cie di suo­lo pub­bli­co, a tito­lo gra­tui­to, con il dupli­ce inten­to di favo­ri­re il distan­zia­men­to tra gli avven­to­ri e, al con­tem­po, rida­re fia­to al tes­su­to com­mer­cia­le già for­te­men­te pena­liz­za­to dal perio­do di lockdown.
Ana­lo­ga facol­tà è sta­ta pre­vi­sta per le atti­vi­tà di gastro­no­mia (pastic­ce­rie, gela­te­rie, rostic­ce­rie ecc) per le qua­li, è oppor­tu­no ricor­dar­lo, il con­su­mo di pro­dot­ti sul posto deve avve­ni­re per ini­zia­ti­va del clien­te, sen­za che vi sia la pos­si­bi­li­tà di effet­tua­re, da par­te del tito­la­re, ser­vi­zio al tavolo.
L’am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le di Por­to­fer­ra­io, con deli­be­ra del­la Giun­ta ha rece­pi­to, come è ovvio che sia, le dispo­si­zio­ni del­la leg­ge, intro­du­cen­do la pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta, già con­te­nu­ta nel prov­ve­di­men­to governativo.
In sostan­za, i tito­la­ri di atti­vi­tà che rien­tra­no nel­le fat­ti­spe­cie cita­te, pos­so­no usu­frui­re del bene­fi­cio pre­sen­tan­do, su appo­si­to model­lo, la comu­ni­ca­zio­ne per il rila­scio di suo­lo pub­bli­co, alle­gan­do la pla­ni­me­tria del­l’a­rea ogget­to del­l’oc­cu­pa­zio­ne e invian­do i docu­men­ti alla PEC isti­tu­zio­na­le del Comune.
La comu­ni­ca­zio­ne ha effi­ca­cia imme­dia­ta, ma gli Uffi­ci Comu­na­li, ove riscon­tri­no ano­ma­lie, pos­so­no inter­ve­ni­re negan­do o ridu­cen­do l’oc­cu­pa­zio­ne richiesta.
E’ pur­trop­po ine­vi­ta­bi­le, in una situa­zio­ne nuo­va, ecce­zio­na­le e spe­ria­mo irri­pe­ti­bi­le come quel­la stia­mo viven­do, che vi sia­no sta­te alcu­ne disfun­zio­ni ed alcu­ne situa­zio­ni che abbia­no potu­to desta­re perplessità.
I nostri uffi­ci sono già inter­ve­nu­ti in alcu­ni casi ove sono sta­te riscon­tra­te situa­zio­ni al di fuo­ri dei pre­sup­po­sti di legge.
L’at­ti­vi­tà di vigi­lan­za pro­se­gui­rà ed in con­si­de­ra­zio­ne del­le sof­fe­ren­ze mani­fe­sta­te all’Amministrazione Comu­na­le, sarà for­te­men­te incen­ti­va­ta al fine di scon­giu­ra­re abu­si, sen­za però che vi sia, in una sta­gio­ne così par­ti­co­la­re e sot­to alcu­ni aspet­ti dram­ma­ti­ca, inten­ti pena­liz­zan­ti per gli ope­ra­to­ri com­mer­cia­li che, a fati­ca, stan­no pro­van­do a rial­za­re la testa.

L’Amministrazione Comu­na­le

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