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Manchette di prima

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Dillo all’ Edicola: Dal Covid19 al Mobyd20 è un attimo

Cari ami­ci dell’Edicola, sono una tur­ista non per caso  e ringrazian­dovi per l’importante lavoro che fate vor­rei con­di­videre con voi alcune per­son­ali rif­les­sioni.

Vivo e lavoro al nord ma ho un forte radica­men­to elbano, mio padre era un vostro com­pae­sano, lo era­no i miei non­ni e i non­ni dei miei non­ni, ed è sta­to nat­u­rale per me amare fin da pic­co­la la vos­tra iso­la, che un pochi­no con­sidero anche mia. Ho una sec­on­da casa ristrut­tura­ta con sac­ri­fi­ci e sod­dis­fazione, “sec­on­da” per il fis­co a cui ottem­pero dili­gen­te­mente, ma “pri­ma” nel mio cuore.

E qui negli anni ho trasci­na­to famiglia par­en­ti e ami­ci, potrei definire una sor­ta di tur­is­mo allarga­to, pos­i­ti­vo per ospi­ti (noi) e ospi­tan­ti (Voi). In questo cre­do di far parte di una schiera ben nutri­ta. Dell’Elba e degli elbani conosco vizi e virtù. Insom­ma voglio bene alla mia iso­la e spes­so in questi mesi bui mi sono pre­oc­cu­pa­ta anche per il suo futuro, e per quel­lo delle per­sone che conosco sul­lo scoglio. Lunghe tele­fonate o bre­vi mes­sag­gi­ni what­sapp per scam­bi di idee, sug­ger­i­men­ti, con­fron­ti come se fos­si­mo in par­la­men­to, come se potes­si­mo far qual­cosa, come se i sin­goli potessero con­tare qual­cosa, soprat­tut­to nell’era nuo­va del dis­tanzi­a­men­to sociale. Tan­tis­si­mi gli argo­men­ti, dai più alti… un nuo­vo sen­so del­lo Sta­to, una nuo­va visione eti­ca dell’essere cit­ta­di­ni …ai più umana­mente gestibili, tipo la val­oriz­zazione del ter­ri­to­rio, la disponi­bil­ità delle strut­ture, una revi­sione forte del con­cet­to di ospi­tal­ità tur­is­ti­ca, una riva­l­u­tazione dell’uomo-turista, occa­sion­ale e non…

 

Tante cose pos­sono essere fat­te, miglio­rate o ricon­cepite. E in questo sono fiduciosa, mag­a­ri non sarà subito, ma sarà, e se fos­se anche solo un miglio­ra­men­to del 10 o 20% sarebbe molto pos­i­ti­vo, per­ché sarà un seg­nale che le nos­tre teste stan­no cam­bian­do. Insom­ma voglio cred­er­ci.
Però cari ami­ci dob­bi­amo ricon­giunger­ci.
Saba­to sera dopo la con­feren­za stam­pa del Pres­i­dente del Con­siglio Giuseppe Con­te che ci annun­ci­a­va la lib­er­azione dai con­fi­ni (dal 3 giug­no), col­ta da infini­to entu­si­as­mo accen­do il mio pc e inizio a curiosare tra le disponi­bil­ità dei bigli­et­ti del traghet­to.

Guar­do il sito del­la Moby/Toremar e riman­go per­p­lessa. Dico “per­p­lessa” per­ché sono una sig­no­ra, ho qua­si 60 anni e, per lavoro, sono tenu­ta all’etica pro­fes­sion­ale. E per­ché ten­go agli ami­ci Elbani. Per un viag­gio di sola anda­ta tra il 19 e il 20 di giug­no in orari tra il pomerig­gio e la sera per due adul­ti, due ragazz­ine ado­les­cen­ti, una 500L, un cane, il cos­to oscil­la dai 120 euro ai 174. Dici­amo rispet­to agli anni scor­si già onerosi, una bel­la impen­na­ta. Ora le con­sid­er­azioni sono diverse. Se sono un tur­ista per caso che quest’anno forzata­mente farò le vacanze in Italia e non avrò comunque gran­di disponi­bil­ità eco­nomiche e pro­vo a val­utare l’Elba come meta, forse 340 euro di traghet­to se non 400 o più pos­sono influen­zare notevol­mente le mie scelte. In più non c’è un aero­por­to fun­zio­nante rego­lar­mente.

L’Elba è splen­di­da sot­to tan­ti pun­ti di vista, ma dalle Alpi a Lampe­dusa l’Italia offre ogni 20 km un pos­to bel­lo, dove pot­er sog­giornare e sco­prire cose nuove, e il mare e le coste sono infi­nite. Aver dato la Tore­mar in pas­to alla bale­na bian­ca è sta­ta una scelta sceller­a­ta, lo sap­pi­amo da anni, ques­ta bale­na Vi sta isolan­do più del Covid-19 e ques­ta estate rischia di essere per voi il Mobyd-20.

Ora è pos­si­bile che nei decreti min­is­te­ri­ali, nei provved­i­men­ti region­ali non ci pos­sa essere una rego­la di atten­zione di obbli­go di con­trol­lo e con­teni­men­to dei prezzi per un trasporto che è uni­co e obbli­ga­to, qua­si in regime di monop­o­lio? Ques­ta è purtrop­po l’estate gius­ta in cui la Regione e lo Sta­to devono risol­vere e rista­bilire le giuste regole con ques­ta com­pag­nia di nav­igazione. Seder­si a un tavo­lo isti­tuzionale sen­za par­tire dal­la por­ta di casa, dall’inizio, non ha alcun sen­so. Pos­so come iso­la orga­niz­zare al meglio pos­si­bile ma se poi non arrivano gli ospi­ti, o arrivano sospet­tosi e incat­tiv­i­ti?

Cari ami­ci Elbani difend­e­te­vi, è Vostro dirit­to e questo brut­tis­si­mo peri­o­do può essere davvero l’occasione gius­ta per ridis­cutere gravi e annosi prob­le­mi. Non è questo il dis­tanzi­a­men­to sociale che mer­i­tate.

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4 Commenti

  1. Alfino

    Hai per­fet­ta­mente ragione, oggi più che mai abbi­amo bisog­no di tar­iffe pro­mozion­ali da parte dei vet­tori nau­ti­ci. Tra le tante pro­poste fat­te dai mille osser­va­tori e tavoli di con­cer­tazione ded­i­cati non ne ho sen­ti­ta una, capace ero dis­at­ten­to.

  2. Federico

    Effet­ti­va­mente… ho sim­u­la­to una com­po­sizione famigliare a me nota 😂… 4 adul­ti e 1 bam­bi­no (i bam­bi­ni arrivano fino agli 11 anni) con Fiat 500 L dal 10 giug­no arri­vo e parten­za 14 giug­no cos­ta dai 225 (con Blu Navy euro ai cir­ca 300 euro con le altre, poi dipende dagli orari… i sogget­ti ded­i­cati al tur­is­mo, pri­vati e pub­bli­ci, dovreb­bero pen­sare a questo.

  3. Mauro Mazzei Braschi

    Sul prob­le­ma Moby non leg­go mai nes­sun inter­ven­to da parte di ammin­is­tra­tori locali o region­ali e nem­meno sui quo­tid­i­ani più impor­tan­ti. Sem­bra pro­prio che la situ­azione non sia pre­oc­cu­pante. Per avere qualche com­men­to sul­la situ­azione di quel­la com­pag­nia devo leg­gere solo UNIDOS.IO. Mi sem­bra molto stra­no che lo Sta­to abbia affit­ta­to una nave del­la Moby per più di 1 mil­ione di euro quan­do la stes­sa com­pag­nia ha un deb­ito nei con­fron­ti del­lo sta­to di diver­si mil­ioni di euro.
    Mau­ro Mazzei Braschi

  4. Sandra

    Gli elbani devono decidere che tipo di tur­is­mo e di tur­isti vogliono. Se vogliono una ele­va­ta fre­quen­tazione di alberghi, sec­onde case, case affit­tate, ris­toran­ti, gela­terie, bar, siti bal­n­eari, etc., dai più cari ai meno cari, affinché il numero più alto pos­si­bile di elbani pos­sano “vivere” del tur­is­mo, i prezzi dei traghet­ti dovran­no essere molto, molto più’ bassi di quel­li men­zionati nel­l’ec­cel­lente arti­co­lo sopra. Altri­men­ti pochi (ospi­tati e ospi­tan­ti) approf­itter­an­no delle bellezze del­l’El­ba, e tut­ti gli altri andran­no su local­ità costiere, in cam­pagna, mon­tagna. E’ molto sem­plice. Doman­da e offer­ta. Le per­sone fan­no i loro cal­coli, non solo i gestori dei traghet­ti.

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