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Simone Meloni: Sanità, che sia una discussione seria, costruttiva e sopratutto reale

Rice­vi­amo ques­ta mail dell’ Ami­co Simone Mel­oni sul­la San­ità Elbana che rigiri­amo a voi aspet­tan­do i vostri com­men­ti alla fine del post, ci farebbe piacere sapere cosa nel pen­sa l’ Elbano
Ripor­ti­amo la mail arriva­ta all’ Edi­co­la sta­mat­ti­na:
Si sta riapren­do all’Elba l’annosa dis­cus­sione sul­la san­ità. Ben ven­ga, sig­nifi­ca che pian piano, con tut­ti i prob­le­mi che anco­ra sono pre­sen­ti, ci sti­amo accin­gen­do ad una sor­ta di nor­mal­ità.
Dob­bi­amo stare atten­ti, ho sem­pre sostenu­to, e non ho prob­le­mi a far­lo ora, che par­lare di san­ità, soprat­tut­to di orga­niz­zazione del­la san­ità non è mate­ria da tut­ti, può essere una dis­cus­sione da “tavo­lo” ma, per le isti­tuzioni pub­bliche, deve divenire dis­cus­sione seria, costrut­ti­va e soprat­tut­to, reale.

Pos­si­amo gri­dare allo scan­da­lo per­ché non ci sono repar­ti ma dob­bi­amo essere in gra­do di capire le reali esi­gen­ze del ter­ri­to­rio e ciò che può o non può essere fat­to.

Quale inter­pre­tazione voglio dare alla san­ità elbana oggi? La stes­sa che pred­i­ca­vo ieri, una san­ità che ha neces­sità di essere con­tin­u­a­mente mon­i­tora­ta, per la quale ben vengano i comi­tati a dis­cutere nelle sedi isti­tuzion­ali e per la quale la regione Toscana deve impeg­nar­si più di quan­to ha fat­to fino ad oggi.
Ho ascolta­to le parole del min­istro Sper­an­za nel­la con­feren­za di pre­sen­tazione del decre­to Rilan­cio e mi ha col­pi­to come ha par­la­to del­la “san­ità di prossim­ità”, del ter­ri­to­rio.

Ripar­ti­amo dal ter­ri­to­rio anche noi, i servizi ter­ri­to­ri­ali del­la nos­tra ASL devono tornare ad essere tali, non è accetta­bile che le attiv­ità ter­ri­to­ri­ali, leg­gi Con­sul­to­rio, siano rel­e­gate in un piano dell’ospedale, anzi, al quar­to piano dell’ospedale. È da ripen­sare questo mod­el­lo che qual­cuno ha forzata­mente attua­to. L’emergenza Covid19 ci ha fat­to capire che la san­ità del ter­ri­to­rio non deve essere la san­ità ospedaliera, sono e devono essere due canali diver­si e ben dis­tin­ti, è quin­di nec­es­sario quan­to pri­ma che, la con­feren­za dei sin­daci riapra il con­fron­to con la Asl, la Regione e tut­ti gli enti inter­es­sati affinché si giun­ga quan­to pri­ma ad indi­vid­uare dei locali idonei dove far con­fluire la san­ità ter­ri­to­ri­ale, quel­la parte di san­ità che, in ques­ta fase di emer­gen­za, avrebbe potu­to essere di forte sup­por­to ai cit­ta­di­ni ed alla Asl stes­sa.

Ripren­di­amo gli spazi prece­den­ti il Covid19 nel pre­sidio ospedaliero. L’emergenza ha costret­to la direzione ospedaliera ad una razion­al­iz­zazione degli spazi e dell’organico, mi sen­to di fare un plau­so per come, nel­la pri­ma, dram­mat­i­ca, fase dell’emergenza si è pen­sato alla rior­ga­niz­zazione. Oggi però dob­bi­amo ripren­der­ci parte degli spazi abban­do­nati, l’ospedale di comu­nità, la chirur­gia, la med­i­c­i­na torni­no alle loro orig­i­ni, ne va del­la dig­nità di tut­ti i pazi­en­ti che tran­si­tano nell’ospedale e dei dipen­den­ti ospedalieri che, con enor­mi sac­ri­fi­ci, han­no man­tenu­ta alta l’attenzione e la nos­tra sicurez­za. La con­feren­za dei sin­daci, insieme alla Asl, riferisca urgen­te­mente su come intende pro­cedere per il ritorno alla “nor­mal­ità”. Si dia imme­di­a­ta attuazione al reper­i­men­to di un’area “bol­la” per pazi­en­ti Covid19 che dovessero pre­sen­tar­si ma la si tro­vi con per­cor­si diver­si e con i req­ui­si­ti di Legge pre­visti, le risorse, se non ci sono, si deb­bono trovare, questo va mes­so in atto da domani.

Il tem­po pas­sa, nonos­tante sem­bra che tut­to si sia fer­ma­to, i giorni trascor­rono, il pre­sidio ospedaliero deve vedere le pro­prie opere com­piute, il nuo­vo pron­to soc­cor­so, la cam­era cal­da, la cam­era iper­bar­i­ca, non fac­ciamo fin­ta di niente.
Questo vuol essere un appel­lo che, di pari pas­so a quan­ti ne sti­amo leggen­do in questi giorni da parte di cit­ta­di­ni, comi­tati, sin­da­cati, vuole andare ver­so un ritorno alla nor­mal­ità, non dimen­ti­can­dosi cosa è sta­to fat­to ma con l’obiettivo di vedere nel futuro una san­ità cam­bi­a­ta e migliore.
Per questo moti­vo pre­sen­ti­amo al con­siglio comu­nale di Porto­fer­raio una mozione per dis­cutere di san­ità a 360° e pre­sen­ter­e­mo un doc­u­men­to nel quale chiedi­amo che sia isti­tui­ta una com­mis­sione tec­ni­ca che vada a redi­gere, affi­an­can­do la con­feren­za dei sin­daci, il nuo­vo piano socio-san­i­tario dell’isola d’Elba. Le com­pe­ten­ze tec­niche sono essen­ziali per pot­er scri­vere final­mente una nuo­va pag­i­na del­la san­ità e la polit­i­ca dovrà fare la pro­pria parte pren­den­do le deci­sioni più oppor­tune per il nos­tro futuro, si sta gio­can­do una sfi­da dif­fi­cile in Italia, il momen­to eco­nom­i­co è uno dei peg­giori dal dopoguer­ra ma non pos­si­amo per­me­t­ter­ci di stare con le mani in mano, la con­feren­za dei sin­daci torni a dis­cutere di san­ità post-covid19, le forze politiche, di mag­gio­ran­za ed oppo­sizione si alleino per scri­vere il nuo­vo libro dell’Elba, uni­ti pos­si­amo non solo chiedere ma cer­ta­mente ottenere.

Non si pen­si a questo momen­to elet­torale come un momen­to per pot­er emerg­ere pren­den­dosi una poltrona in regione ma lo si trasfor­mi in un momen­to di rilan­cio stori­co del ter­ri­to­rio e, nel caso speci­fi­co, per la san­ità elbana. Chi si tir­erà indi­etro, chi preferirà le ster­ili polemiche con­tro questo o quel­lo, sarà colui che non ama il ter­ri­to­rio ma che aspi­ra ad una poltrona che non darà frut­ti, non dimen­tichi­amo le parole di una grande sta­tista, Alcide De Gasperi: “Un politi­co guar­da alle prossime elezioni. Uno sta­tista guar­da alla prossi­ma gen­er­azione”.

 Simone Mel­oni

 

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