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CS Il mare di 50 anni fa nel paradiso sommerso di Pianosa

Riapre il cam­po boe per orga­niz­zare immer­sioni nel­l’Iso­la di Pianosa. Da aprile sarà nuo­va­mente pos­si­bile immerg­er­si nelle acque cristalline e ric­che di bio­di­ver­sità di Pianosa. L’area tute­la­ta è sta­ta aper­ta in via sper­i­men­tale alle immer­sioni nel luglio 2013, dopo oltre 150 anni di chiusura inte­grale — pri­ma per il regime carcer­ario e poi a segui­to del­l’is­ti­tuzione del Par­co Nazionale — con un cam­po boe per con­sen­tire le immer­sioni sub­ac­quee entro il miglio di tutela inte­grale. La fruizione è forte­mente con­tin­gen­ta­ta: 6 boe per l’ormeggio dei Cen­tri Div­ing accred­i­tati, per­cor­si defin­i­ti e presta­bil­i­ti, immer­sione con­ces­sa ai sub esper­ti e accom­pa­g­na­men­to di una Gui­da Par­co o ambi­en­tale sub­ac­quea ogni sei sub­ac­quei. Le immer­sioni sono con­sen­tite da aprile a novem­bre per cinque giorni a set­ti­mana. Il tut­to mon­i­tora­to peri­odica­mente da esper­ti biolo­gi. Un’ oppor­tu­nità per tut­ti gli appas­sion­ati del set­tore che sco­prono un mare anco­ra inte­gro con una fau­na mari­na ora­mai non più riscon­tra­bile in zone aperte alla pesca ed alle attiv­ità antropiche inten­sive.
L’aper­tu­ra con­trol­la­ta in un’ot­ti­ca di svilup­po sosteni­bile che mette d’ac­cor­do la tutela dell’ambiente e la pro­mozione tur­is­ti­co nat­u­ral­is­ti­ca, è risul­ta­ta di suc­ces­so come con­fer­ma­to dai com­men­ti entu­si­as­ti­ci e dai rac­con­ti di chi si è cala­to nel magi­co blu dell’isola, un tem­po proibito. Bas­ta andare sui social media o sui siti dei cen­tri Div­ing per capire come il mare di Pianosa stia rega­lan­do gran­di emozioni.  I div­ing rac­con­tano, fotografano e fil­mano lo stu­pore dei sub­ac­quei al ritorno da una immer­sione nel mare dell’isola del diavo­lo. Un mare ric­co come ai tem­pi di Jacques Cousteau.
Già all’avvicinarsi alla boa colpisce la vista dal mare del­la sug­ges­ti­va pic­co­la iso­la piat­ta che cat­tura il fas­ci­no dei vis­i­ta­tori per la sua par­ti­co­lar­ità. I sub si immer­gono accolti nel silen­zio totale per l’assenza di pas­sag­gio delle imbar­cazioni in tran­si­to, stupi­ti per la ric­chez­za di pesce, per le pra­terie di posi­do­nia e per le aree di sec­ca ben cop­erte di coral­ligeno e alghe.
Il fon­dale pre­sen­ta archi nat­u­rali roc­ciosi in cui è pos­si­bile tran­sitare sen­za peri­co­lo e incro­cia­re pesci tran­quil­li che si avvic­i­nano sen­za pau­ra. La pre­sen­za di pesce è impres­sio­n­ante: con­cen­trazioni notevolis­sime di cer­nia bruna anche di gran­di dimen­sioni, sara­go mag­giore, sara­go fas­ci­a­to, sara­go piz­zu­to, corvine, queste ultime ora­mai introv­abili nelle acque elbane a causa del­la pesca in apnea. Oltre alle cernie, sono incred­i­bili i branchi di gio­vani ton­ni in cac­cia, le ele­gan­ti aquile di mare, i banchi di gran­di bar­racu­da che riflet­tono d’argento e fan­no pen­sare ai mari trop­i­cali.
Dal 2013 ad oggi sono state con­dotte migli­a­ia di immer­sioni e i div­ing che vi acce­dono di soli­to sono una quindic­i­na ogni anno.
Per fare immer­sioni a Pianosa bisogna riv­ol­ger­si a un Div­ing Cen­ter autor­iz­za­to. Tutte le info sul­la pag­i­na del sito isti­tuzionale del PNAT  https://www.islepark.it/visitare-il-parco/pianosa/itinerari/immersioni

 

Una pub­bli­cazione sui per­cor­si sub­ac­quei nel­l’Arcipela­go Toscano

Per gli aman­ti delle immer­sioni nelle isole del­l’Arcipela­go Toscano è con­sulta­bile l’opuscolo ded­i­ca­to ad alcu­ni dei per­cor­si sub­ac­quei del Par­co Nazionale Arcipela­go Toscano nelle isole di Capra­ia, Gian­nu­tri e Pianosa; l’opuscolo è con­sulta­bile in ver­sione dig­i­tale sul sito www.islepark.it, nel­la sezione ded­i­ca­ta alle immer­sioni nelle  varie isole  o diret­ta­mente  a questo link: https://www.islepark.it/images/DIVING_Arcipelago_ITA_LOW_RES.pdf.
La pub­bli­cazione è sta­ta real­iz­za­ta nell’ambito del prog­et­to Nep­tune, finanzi­a­to dal Pro­gram­ma di coop­er­azione trans­frontal­iera Italia Fran­cia Marit­ti­mo 2014–2020 (http://interreg-maritime.eu/home) e final­iz­za­to a favorire lo svilup­po sosteni­bile delle attiv­ità ricre­ative e pro­fes­sion­ali sub­ac­quee, garan­ten­do e svilup­pan­do la tutela degli habi­tat mari­ni e costieri ad ele­va­to val­ore nat­u­ral­is­ti­co e cul­tur­ale. La pub­bli­cazione, a cura del Dott. Ste­fano Acun­to e con il con­trib­u­to grafi­co di Alessan­dro Sac­chet­ti, ripor­ta utili con­sigli per immerg­er­si nelle splen­dide acque di Capra­ia, Pianosa e Gian­nu­tri. Per ogni pun­to di immer­sione è disponi­bile un dis­eg­no esplica­ti­vo del per­cor­so sub­ac­queo e la rel­a­ti­va descrizione dell’habitat e delle specie più fre­quen­ti da osser­vare. Una brochure di facile con­sul­tazione imperdi­bile per gli aman­ti dei pae­sag­gi som­mer­si. Disponi­bile anche in inglese e fran­cencese.
Ph:  Adri­ano Pen­co per il Pnat

nel­la foto, bar­racu­da.

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