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Manchette di prima

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Dall’Elba al Mugello: Alvaro Claudi presenta la “sua” terra di origine

Quan­do all’Elba si par­la di cul­tura gas­tro­nom­i­ca il pen­siero corre subito ad Alvaro Clau­di, non un “sem­plice” chef, alla pari di quan­ti primeg­giano sug­li scher­mi tele­vi­sivi. Lui è qual­cosa di diver­so, qual­cosa di più: per lui la gas­trono­mia non è solo pas­sione colti­va­ta da bam­bi­no, per lui la gas­trono­mia è cul­tura, sto­ria, raf­fi­na­ta ricer­ca delle radi­ci storiche ed etniche di un piat­to che, con sapien­za ed espe­rien­za acquisi­ta in anni e anni di ricer­ca, riemerge dalle sue mani e dal suo cuore ripor­tan­do alla luce sapori e pro­fu­mi per­si da tem­po. E Alvaro è anche un fine e colto scrit­tore, che ha tradot­to sulle pagine la sua pas­sione per la ricer­ca sul cibo e la sua cul­tura. Tut­ti conos­ci­amo le sue ricerche sulle tradizioni gas­tro­nomiche elbane, spes­so ricostru­ite inter­vi­s­tan­do vec­chie cuoche e “sco­van­do” antichi ricettari, come quel­lo che ritro­vò sulle ricette per Napoleone Bona­parte. Così Alvaro Clau­di ha ricostru­ito, attra­ver­so il cibo, gli innu­merevoli appor­ti che la cuci­na elbana ha avu­to dai tan­ti popoli che han­no per­cor­so in lun­go e in largo il Mar Tir­reno incon­tran­do e spes­so con­qui­s­tan­do la nos­tra incom­pa­ra­bile Iso­la. Che Alvaro non fos­se nato in quest’Isola che tan­to ama non tut­ti lo san­no, anche se per lavoro vi approdò all’età di 18 anni e non si è più mosso. Le sue orig­i­ni e quelle del­la sua stor­i­ca e numerosa famiglia sono del cuore del Mugel­lo: Scarpe­ria che da qualche anno si è fusa ammin­is­tra­ti­va­mente con il comune di San Piero. E “Mugel­lo ter­ra mia – Ricette, sto­rie e ricor­di di ieri e dell’altro ieri” è il tito­lo dell’ultima “fat­i­ca” etno-gas­tro­nom­i­co-let­ter­aria del nos­tro Alvaro Clau­di che con mol­ta emozione e con la mod­es­tia che gli sono pro­prie ha pre­sen­ta­to saba­to 22 otto­bre scor­so a Scarpe­ria, nel­lo stori­co e pres­ti­gioso Salone dei Tendag­gi del Palaz­zo dè Vic­ari, nel cuore di questo bor­go anti­co e ric­co di sto­ria, gremi­to da un folto pub­bli­co di ammi­ra­tori e ami­ci, pre­sen­ti anche molti elbani. Il vol­ume, edi­to da Mirag­gi Edi­zioni, è sta­to pre­sen­ta­to dal vice Sin­da­co di Scarpe­ria Mar­co Casati, dal­lo Stori­co Pao­lo De Simo­nis, che ha redat­to anche la pre­fazione, con l’introduzione di Maria Gisel­la Catuog­noAlvaro Braschi, che fa parte del Teatro Idea di Bor­go San Loren­zo e ami­co di una vita, ha let­to alcu­ni brani che attin­gono dalle mem­o­rie più lon­tane dell’Autore. Alvaro, pri­ma di iniziare la sua illus­trazione, ha chiam­a­to  a se il nipoti­no Mat­teo Francesco, sette anni di vivac­ità e curiosità che, con la sua aure­o­la di ric­ci­oli bion­di, si è accoc­co­la­to sulle sue ginoc­chia e non si è più alza­to. “A Mat­teo Francesco si deve questo vol­ume — ha spie­ga­to Clau­di”. Durante la forza­ta “clausura” del­la pan­demia, il nipoti­no gli ave­va chiesto: “Non­no, ma tu non sei dell’Elba? Da dove vieni? Mi rac­con­ti di te di quan­do eri pic­co­lo?” e così Alvaro si è rimes­so al tavoli­no e ha prodot­to questo “ affres­co, vas­to, arti­co­la­to e var­i­opin­to di quel ter­ri­to­rio toscano: dal pae­sag­gio alla sto­ria, dai tesori artis­ti­ci ai lasc­i­ti cul­tur­ali, dai per­son­ag­gi famosi ai sin­goli comu­ni, dall’analisi del­la soci­età rurale…agli svaghi, alla saggez­za popo­lare dec­li­na­ta nei prover­bi, …nelle can­zoni, e nei can­ti, fino alla ghiot­ta tradizione gas­tro­nom­i­ca locale pro­pos­ta attra­ver­so oltre cen­to det­tagli­ate ricette…” – come scrive la Catuog­no nel­la sua intro­duzione. Una breve rac­col­ta di questi can­ti popo­lari, recu­perati for­tunosa­mente da una vec­chia reg­is­trazione su mag­neto­fono, è disponi­bile “on line” con i mod­erni mezzi che il web ci mette oggi a dis­po­sizione gra­zie ad un col­lega­men­to sul retro di cop­er­ti­na di questo vol­ume. Per­sonal­mente riten­go sia il miglior libro scrit­to da Alvaro, forse per­ché tra le sue ricette ne ho ritrovate alcune che la mia non­na toscana face­va nei giorni di fes­ta e mi han­no ripor­ta­to a quei tem­pi lon­tani che non tor­nano più… Con Alvaro ho ricorda­to la bel­lis­si­ma e dot­ta con­feren­za da lui tenu­ta all’Open Air Muse­um in com­pag­nia di Ita­lo in occa­sione del­la “set­ti­mana del­la Cul­tura del­la Regione Toscana” la sera del 18 novem­bre 2014 allorché ci par­lò di  “La cuci­na nel peri­o­do napoleon­i­co – dal­la culotte de boef al cap­pon di galera” accom­pa­g­na­ta da ghiot­ti assag­gi e Alvaro ha promes­so che pre­sen­terà il suo vol­ume su Scarpe­ria nel­la prossi­ma estate al Museo Bolano. Aspet­tan­do la prossi­ma estate astro­nom­i­ca, anche se quel­la cli­mat­i­ca sem­bra non las­cia­r­ci, prepari­amo­ci con alcune ricette tipiche dell’autunno, come la Schi­ac­cia­ta con l’uva, il Mon­te­bian­co di castagne o i Funghi in umi­do con patate trat­te da “Mugel­lo ter­ra mia” già disponi­bile in tutte le librerie. E buon appeti­to!

Scrit­to da Alessan­dra Rib­al­done

Nelle foto:

La pre­sen­tazione del vol­ume a Scarpe­ria

L’evento del 2014 all’Open Air Muse­um Ita­lo Bolano

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