Finalmente si riparte, dopo l’ assaggino di Coppa Toscana, finalmente domenica 18 riparte il campionato di seconda categoria che quest’anno vede ben tre squadre Elbane impegnate in questa competizione.
Audace, Porto Azzurro e Marciana Marina a difendere i colori dell’Elba.
Questa nuova stagione ci vede presenti nel Girone C in compagnia di Etrusca Livorno 1983, La Cantera Acli Gabbro, Livorno 9, Montenero, Montieri, P. Carli Salviano, Portuale Guasticce e Ribolla.
Tante le novità per le squadre Elbane, tutte hanno un nuovo allenatore, il Marciana Marina ha fatto cambi importanti a livello societario insomma, una stagione impegnativa quella che è alle porte.
Fra i tanti cambi abbiamo notato il trasferimento del Ds Italo Medici dal Porto Azzurro all’ Audace e da curiosi quale siamo, non potevamo non scambiare due chiacchere con l’ amico Italo.
Italo, abbiamo cambiato casacca, i colori sono quelli ma?
“Nessun ma, dopo lo scorso campionato avevo deciso che era l’ora di smettere e ho rassegnato le mie dimissioni, avevo deciso che fosse arrivato il momento di fermarsi, migliaia di trasferte, anni di sacrificio iniziavano a farsi sentire. Poi il ripescaggio del Porto Azzurro in seconda categoria mi aveva dato quel brivido che chi come vive vive il calcio con passione sà di cosa sto parlando.
Ho pensato che sarebbe stato bello rituffarsi nella mischia e vivere questo sogno che fino a qualche mese fa era solo immaginazione.
Però poi la razionalità lascia il posto alle emozioni e ormai sapedo che il Porto Azzurro si era già riorganizzato ed aveva già fatto i suoi programmi. Non mi sembrava proprio il caso di andare a destabilizzare l’ ambiente chiedendo di poter rientrare nell’organico. Ormai la decisione era stata presa ma l’amarezza rimaneva, non ero andato via in malomodo, ero andato via in armonia con tutti, staff, dirigenza e, cosa importante i ragazzi, per me elemento importantissimo.
Poi la vita è strana e quando mi ha chiamato il Presidente Marco Regano chiedendomi di dargli una mano, ho accettato con piacere visto che un’altro anno in seconda lo volevo davvero fare.
Ritornando in quell’ambiente dove ci sono stato 40 anni e dove ci sono cresciuto come Dirigente, ho provato una belle sensazione, tanti ragazzi appena entrato allo stadio mi sono venuti incontro ad abbracciarmi e che io li avevo lasciati ragazzini non li riconoscevo più.
È stato bello vedere che si sono ricordati di me.
E poi capitemi, mi ci vedete a me vivere senza le emozioni che ti regala il gioco del calcio?”
No Italo, non ti ci vediamo. La tua vita è in quel rettangolo verde. Cambia la squadra ma noi sappiamo che mai mancherà la voglia di vivere quell” ambiente come ti sai fare.
