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Ritornano nel Marcianese quattro sculture dell’Oasi degli Dei

Mer­co­le­dì scor­so, gra­zie all’interessamento dell’Amministrazione comu­na­le di Mar­cia­na, quat­tro del­le scul­tu­re dell’Oasi degli Dei sono ritor­na­te sul ter­ri­to­rio mar­cia­ne­se, espo­ste al pub­bli­co. Zeus e Tri­to­ne sul lun­go­ma­re di Proc­chio, Pega­so e Sire­na nel­la piaz­za del Calel­lo a Pomon­te.

La Col­le­zio­ne Oasi degli Dei è com­po­sta da nove scul­tu­re in mar­mo di Car­ra­ra rap­pre­sen­tan­ti la mito­lo­gia Gre­ca — Net­tu­no, Gio­ve, Vene­re dor­mien­te, Medu­sa, Ippo­cam­po, Tri­to­ne, Gea, Sire­na e Pega­so — ed è sta­ta rea­liz­za­ta a Mar­cia­na nel 2008 su un pro­get­to di Gior­gio Ver­du­ra per la crea­zio­ne di un museo subac­queo. Al sim­po­sio orga­niz­za­to per la rea­liz­za­zio­ne del­le scul­tu­re ave­va par­te­ci­pa­to un grup­po inter­na­zio­na­le di scul­to­ri — Fran­co Daga (Medu­sa), Enzo Gob­bo (Tri­to­ne), Susan­ne Pauc­ker (Pega­so), Nico­las Viry (Gea), Clau­dio Cre­sta­le (Ippo­cam­po), Raphael­le Duval (Sire­na), Adria­no Ciar­la (Zeus), Raphael­le Dou­val e Chi­stian Iba­nez (Net­tu­no), Mario Tapia (Vene­re dor­mien­te).
Nel mede­si­mo anno le scul­tu­re — cor­re­da­te di tar­ghe brail per let­tu­ra tat­ti­le — furo­no col­lo­ca­te nei fon­da­li mari­ni Patre­si, sot­to il faro di Pun­ta Pol­ve­ra­ia, e rap­pre­sen­ta­no anco­ra oggi il pri­mo e uni­co esem­pio di museo subac­queo all’isola d’Elba.
Del­le scul­tu­re, rie­mer­se dai fon­da­li di Pun­ta Pol­ve­ra­ia nel­l’an­no 2011, cin­que furo­no espo­ste tem­po­ra­nea­men­te a Por­to Azzur­ro sul molo d’at­trac­co e le rima­nen­ti quat­tro affi­da­te al Comu­ne di Por­to­fer­ra­io.

IL RITORNO NEL COMUNE DI MARCIANA
“Il desi­de­rio di rega­la­re alle nostre popo­la­zio­ni e ai nostri ospi­ti qual­co­sa che appa­ghi gli occhi e riem­pia il cuo­re, rega­lan­do benes­se­re e bel­lez­za, ci ha spin­to a rin­no­va­re i più carat­te­ri­sti­ci luo­ghi pub­bli­ci di alcu­ni dei nostri pae­si, riqua­li­fi­can­do­li in con­so­nan­za con la loro natu­ra­le iden­ti­tà e con la loro sto­ria”, dichia­ra l’Amministrazione comu­na­le di Mar­cia­na, “ e anche se l’Oasi degli Dei era nata per sta­re sui nostri fon­da­li mari­ni, sia­mo cer­ti che il ritor­no sul nostro ter­ri­to­rio — anche se a ter­ra — di una par­te del­la col­le­zio­ne rap­pre­sen­ti un even­to apprez­za­to da tut­ta la comu­ni­tà”.
Un nuo­vo posi­zio­na­men­to, quin­di, per le scul­tu­re, tra il sogno del­la mito­lo­gia e l’arredo urba­no.
Nel­la Piaz­za al mare di Proc­chio, Zeus, re dell’Olimpo, sim­bo­lo di sag­gez­za, for­za e viri­li­tà, e Tri­to­ne che cal­ma le tem­pe­ste.
A Pomon­te, sul­la Piaz­za del Calel­lo orna­ta dal­la rosa dei ven­ti si ammi­ra Sire­na, don­na con la par­te infe­rio­re del cor­po a for­ma di pesce, sedu­cen­te e amma­lia­tri­ce e Pega­so, il mito­lo­gi­co caval­lo ala­to, sim­bo­lo di liber­tà e di assi­sten­za nel­le sfi­de dif­fi­ci­li.

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