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Manchette di prima

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Manchette di prima

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La Fondazione Italo Bolano Compie un anno con gli Artisti del museo  

ini­zia la ras­se­gna esti­va degli arti­sti all’Open Air Museum Ita­lo Bola­no
Saba­to 11 giu­gno la Fon­da­zio­ne Ita­lo Bola­no ha com­piu­to un anno.
Lo abbia­mo “festeg­gia­to” all’Open Air Museum, sim­bo­li­ca­men­te, con Gian­lu­ca Bis­so e la sua pre­sen­ta­zio­ne del volu­me di poe­sie dal tito­lo Libro Blu, da lui pub­bli­ca­to nel 2020 e ispi­ra­to alle ope­re di Ita­lo Bola­no. Un blu meta­fo­ri­co che acco­mu­na arte pit­to­ri­ca e poe­sia e che si ele­va al di sopra del tem­po e del­lo spa­zio.
La pre­sen­ta­zio­ne, davan­ti ad un pub­bli­co atten­to ed emo­zio­na­to, è sta­ta pre­ce­du­ta dal­la pro­ie­zio­ne di un bre­ve fil­ma­to ine­di­to, rea­liz­za­to da Fran­co Care­na e Pao­lo Bal­mas che pre­sen­ta le ope­re dona­te dall’artista tra il 2017 e il 2019 (quan­do già Ita­lo non sta­va più bene) al Comu­ne di Por­to­fer­ra­io e che costi­tui­sco­no il Museo del­la cera­mi­ca al For­te Fal­co­ne, estre­mo dono di Ita­lo alla sua ter­ra nati­va. Ha con­dot­to l’incontro con il poe­ta Sil­via Boa­no di Mar­di­li­bri, alla qua­le va il nostro rin­gra­zia­men­to per aver accol­to l’invito all’arte del nostro Giar­di­no dell’Arte.
E in que­sto spi­ri­to di aper­tu­ra all’arte a 360 gra­di ini­zia Mar­te­dì 14 giu­gno la pri­ma del­le 5 mostre per­so­na­li più una col­let­ti­va che l’Open Air Museum Ita­lo Bola­no ospi­te­rà nel­la sua gal­le­ria duran­te que­sta sta­gio­ne esti­va.
La Fon­da­zio­ne Ita­lo Bola­no, che ha in cor­so un pro­get­to di riqua­li­fi­ca­zio­ne urba­ni­sti­ca del­le strut­tu­re espo­si­ti­ve e dei labo­ra­to­ri, ini­zia quest’anno ad acco­glie­re e pre­sen­ta­re arti­sti elba­ni o che all’Elba lavo­ra­no ed ope­ra­no da tem­po.
Pro­ta­go­ni­sti del­la pri­ma mostra due arti­sti mol­to diver­si tra loro, ma acco­mu­na­ti dall’amore per que­st’ Iso­la e per l’arte che essa ispi­ra.
Bar­ba­ra Pasto­re, det­ta Blin, tori­ne­se di nasci­ta, da mol­ti anni vive all’Elba che per lei è la vera fon­te di nutri­men­to spi­ri­tua­le  per le sue crea­zio­ni arti­sti­che.
Si pre­sen­ta con una espo­si­zio­ne dal tito­lo  IL TEMPO DEL VENTO ovve­ro Ven­ti pro­pi­zi per tem­pi con­tra­ri.
E’ una mostra ispi­ra­ta alle Rose dei Ven­ti, sim­bo­lo di una del­le iden­ti­tà dell’Elba e alle anti­che Meri­dia­ne. “Dopo aver rea­liz­za­to un cen­ti­na­io di meri­dia­ne in Pie­mon­te una brez­za pro­pi­zia mi ha spin­ta nel­la dire­zio­ne di un ambi­zio­so ed uni­co pro­get­to – dice la Blin —  L’Elba del­le Rose dei Ven­ti: un tema che appro­fon­di­sco da alcu­ni anni e che mi ha per­mes­so di rea­liz­za­re oltre 200 Rose dei Ven­ti sia da inter­no sia da ester­no su case pri­va­te ed alber­ghi”.
In que­sta mostra l’artista espo­ne ope­re ispi­ra­te al tem­po ed al ven­to. Ci sono pan­nel­li dipin­ti con tec­ni­ca mista, acque­for­ti acque­rel­la­te, cera­mi­che deco­ra­te a mano e pro­to­ti­pi di tavo­li sul tema.
Bar­ba­ra è un’artista clas­si­ca e raf­fi­na­ta che intro­du­ce nel­le sue ope­re la fre­schez­za del­le brez­ze elba­ne, uni­te ad una lun­ga espe­rien­za e stu­dio di que­sto argo­men­to, le rose dei ven­ti appun­to, che trag­go­no la loro ori­gi­ne dal­la not­te dei tem­pi.
Duran­te l’estate il Museo ospi­te­rà l’artista anche per cor­si sul­la tec­ni­ca dell’affresco, dell’acquerello e del deco­ro del­la cera­mi­ca al ter­zo fuo­co.
Tito Casar­tel­li è il secon­do arti­sta che esor­di­sce nel Museo Elba­no con la sua per­so­na­le dal tito­lo: VISIONI. Anche Casar­tel­li non è elba­no di nasci­ta ma ormai lo è dive­nu­to d’adozione, ormai da più di 20 anni.
Il suo inte­res­se per le Arti Visi­ve nasce con la Foto­gra­fia che pra­ti­ca da sem­pre, dopo aver con­se­gui­to il diplo­ma pres­so la Scuo­la di Foto­gra­fia Pro­fes­sio­na­le “ Ric­car­do BAUER “ di Mila­no .
Ha lavo­ra­to in ambi­to pro­fes­sio­na­le per rivi­ste ed agen­zie pub­bli­ci­ta­rie e ha inse­gna­to Foto­gra­fia in scuo­le secon­da­rie e post-diplo­ma .
Dopo il suo tra­sfe­ri­men­to all’El­ba, nel 2014, si è avvi­ci­na­to anche alla pit­tu­ra.
Nel 2019 ha espo­sto a Mar­cia­na “BORGO d’AR­TE “ la sua pri­ma mostra pit­to­ri­ca “FRAGILI TRACCE “ e nel 2021 a Mar­cia­na Mari­na ha aper­to uno spa­zio espo­si­ti­vo con la per­so­na­le “ SEGNI e DISEGNI “.
Attual­men­te ha tra­sfe­ri­to la sua atti­vi­tà a Mari­na di Cam­po dove sta apren­do un ate­lier.
I suoi lavo­ri sono su car­ta ed uti­liz­za pre­va­len­te­men­te una tec­ni­ca mista di acque­rel­lo , acri­li­co , ges­si e mati­te .
In que­sta mostra, l’ul­ti­mo lavo­ro del­la sua ricer­ca per­so­na­le “…ho ripre­so in mano del­le vec­chie mie Pola­roid di 20 anni fa, dice Tito, che ho destrut­tu­ra­to taglian­do­le per crea­re for­me geo­me­tri­che da uti­liz­za­re con la pit­tu­ra acri­li­ca in qua­dri astrat­ti e inse­ren­do­le in pae­sag­gi. “
La niti­dez­za del­le foto­gra­fia, pro­po­sta in for­me geo­me­tri­che e inse­ri­ta in un con­te­sto astrat­to, rie­sce a cat­tu­ra­re lo sguar­do per la diver­sa per­ce­zio­ne del rea­le ( foto­gra­fi­co ) e del­la pit­tu­ra, pro­du­cen­do un effet­to tri­di­men­sio­na­le. Ricer­ca di equi­li­brio tra com­ples­si­tà e armo­nia com­po­si­ti­va .
L’inaugurazione è alle 17. La dop­pia ras­se­gna è visi­ta­bi­le tut­ti i gior­ni con il seguen­te ora­rio: lune­dì ore 16–20, da mar­te­dì a dome­ni­ca ore 10–13 / 16–20. info al 338 6996406.
Si alle­ga­no:
foto del­la pre­sen­ta­zio­ne di Gian­lu­ca Bis­so
locan­di­ne di entram­bi gli arti­sti e un’opera esem­pli­fi­ca­ti­va per ognu­no.

 

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