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Manchette di prima

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Grande successo al teatro dei Vigilanti-Renato Cioni per la commedia ” A Spasso con Daisy”

Sold out Ieri sera al tea­tro dei Vigi­lan­ti — Rena­to Cio­ni — per la tra­spo­si­zio­ne tea­tra­le di “A spas­so con Dai­sy”, famo­so e plu­ri­pre­mia­to film del 1989 diret­to da Bru­ce Bere­sford con Jes­si­ca Tan­dy, Mor­gan Free­man e Dan Aykroyd, a sua vol­ta trat­to dal­l’o­mo­ni­ma ope­ra tea­tra­le di Alfred Uhry.
Die­ci minu­ti di applau­si per la ver­sio­ne ita­lia­na adat­ta­ta da Mario Sca­let­ta, mes­sa in sce­na da Gugliel­mo Fer­ro­por­ta­ta e inter­pre­ta­ta magi­stral­men­te dall’immensa Mile­na Vuko­tic e dagli altret­tan­to bra­vi Sal­va­to­re Mari­no e Maxi­mi­lian Nisi.
Un’ora e ven­ti di spet­ta­co­lo, una com­me­dia diver­ten­te che trat­ta un argo­men­to com­ples­so come il raz­zi­smo nell’America del dopo­guer­ra, ma anco­ra attua­le e radi­ca­to nel­la socie­tà con­tem­po­ra­nea non solo americana.
Lo fa con una deli­ca­tez­za pun­gen­te e un’ironia col­ta che pas­sa da quel­la sim­pa­ti­ca vec­chiet­ta di Dai­sy, che gra­zie all’ insi­sten­za del figlio tro­va la spal­la giu­sta nel suo auti­sta di colo­re, un uomo fur­bo per soprav­vi­ven­za, ma one­sto e rispet­to­so allo stes­so tempo.
Uno scam­bio di dia­lo­ghi ser­ra­ti e intel­li­gen­ti, mai fuo­ri misu­ra, che pas­sa­no in ras­se­gna ven­ti anni di con­vi­ven­za tra i due, dove impa­ra­no a cono­scer­si e diven­ta­re ami­ci inse­pa­ra­bi­li con il figlio di lei che pare esse­re un cor­po estra­neo per­ché pre­so dai suoi affar­si e inve­ce è quel­lo che intui­sce il pos­si­bi­le soda­li­zio e all’interno del­la sce­na cuce la narrazione.
Al cen­tro di “A spas­so con Dai­sy” c’è l’umanità, quell’ingrediente indi­spen­sa­bi­le oggi più che mai, spie­ga­ta con leg­ge­rez­za e sem­pli­ci­tà… anche per­ché a spie­gar­lo c’erano tre gran­di attori.

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