E’ stato un bellissimo incontro quello con la scrittrice spagnola Clara Usòn, che nel testo “L’assassino timido” narra la vicenda di una ragazza, spogliarellista, attrice di film porno e forse amante del Re Juan Carlos, morta ufficialmente suicida nel 1977 a soli diciotto anni.
La Usòn indaga l’enigma di questa vicenda, rendendo giustizia a Sandra, vissuta troppo poco e resa oggetto da un mondo e un potere fortemente maschilisti.
La scrittrice, essendo cotanea della protagonista, ci racconta anche della sua giovinezza, del suo rapporto difficile con la madre, del suo desiderio di libertà e di eccessi, del suo sogno di ribellione in un paese che si lasciava alle spalle anni di dittatura.
Molto interessanti e stimolanti sono anche le citazioni di scrittori e filosofi, da Pavese a Camus a Wittgenstein.
La Usòn rende molto bene il tema della libertà, ci fa riflettere sul suicidio (l’assassino timido), otrepassa il pudore, usando in modo sapientel’arma dell’ironia e utilizzando una scrittura impeccabile e piacevolissima.
Lettura salutare visto il rinascere del fascismo in Spagna, in America.… un fascismo maschilista, xenofobo, crudele con la speranza che siano le donne ad ucciderlo definitivamente.