Skip to content

Manchette di prima

EDICOLA ELBANA SHOW

Quello che l'altri dovrebbero di'

Manchette di prima

BREAKING NEWS

Oreste festeggia la negatività della Marotti

Oiii bim­bi mi…sto invec­chian­do. Pian­go trop­po e trop­po spes­so, mad­dì quan­do ho let­to il post, si dice cosi vero?, del­la bim­ba di Nun­zio mi so sciolto.
Cara spe­cia­le dì… o come sarà? Un fate bat­tu­te scioc­che, un par­la­vo fisi­ca­men­te, o come sarà di bon­tà d’animo…
L’ ave­te let­ta? No?? Ve la met­te Oreste

Una sen­sa­zio­ne incre­di­bi­le, un ura­ga­no di emo­zio­ni nel­la pan­cia e nel­la testa. Dopo un mese lon­ta­no da tut­ti, dopo gior­ni di pau­ra ed incer­tez­za, assa­li­ta dal­le imma­gi­ni che da oltre un anno scor­ro­no sui nostri scher­mi, apro il refer­to del tam­po­ne e sco­pro di esse­re final­men­te NEGATIVA! 
E, pri­ma di comu­ni­car­lo alla fami­glia ed agli ami­ci, ini­zio a mes­sag­gia­re con i com­pa­gni di que­sta avven­tu­ra, con i nuo­vi ami­ci incon­tra­ti, spe­ran­zo­sa che per tut­ti il risul­ta­to sia lo stes­so. L’a­ma­rez­za e la delu­sio­ne di sco­pri­re che per loro l’av­ven­tu­ra con­ti­nua, tra stan­chez­za e soli­tu­di­ne, con quel sen­so di rab­bia che sva­ni­sce davan­ti al virus. 
Sicu­ra­men­te non sarò la stes­sa Chia­ra di quan­do tut­to è ini­zia­to: la soli­tu­di­ne era qual­co­sa da cui, se pote­vo, scap­pa­vo. Ma in que­sti lun­ghi gior­ni ho capi­to che dove­va­mo esse­re allea­te, com­pli­ci, per supe­ra­re la tri­stez­za di alcu­ni momenti. 
Ho pro­va­to con­for­to nel­lo sguar­do gen­ti­le e sor­ri­den­te del­l’o­pe­ra­to­re Esa che, seb­be­ne esau­sto dal­le quat­tro ram­pe di sca­le, mi dava il buon­gior­no facen­do­mi sen­ti­re una prin­ci­pes­sa. Ecco, gra­zie davvero!!
Ho gioi­to ogni vol­ta che arri­va­va un mes­sag­gio e squil­la­va il tele­fo­no per alli­near­mi a cosa acca­de­va al di fuo­ri e spa­lan­ca­vo le fine­stre quan­do qual­che voci­na mi chia­ma­va dal par­cheg­gio… beh, lì il cuo­re impaz­zi­va e le lacri­me sgorgavano!
I mes­sag­gi del buon­gior­no, pre­ci­si e pun­tua­li, di chi con­di­vi­de­va la reclu­sio­ne con me: ho sco­per­to che l’al­lean­za e la vici­nan­za, sep­pu­re vir­tua­le, ci han­no per­mes­so di ren­de­re spe­cia­le que­sta situa­zio­ne irrea­le… è ad ognu­no di loro che dico Gra­zie, per aver infu­so corag­gio nei momen­ti di scon­for­to. Mi augu­ro che pre­sto, per loro, tut­to que­sto fini­sca e pos­sa esse­re solo un ricor­do quan­do ci sie­de­re­mo, tut­ti insie­me, a tavola…quando si potrà!
For­tu­na­ta­men­te nel cor­so di que­sta malat­tia non ci sono sta­te com­pli­ca­zio­ni, gior­ni fisi­ca­men­te più fati­co­si, ma mai neces­sa­rie misu­re estre­me. Pro­ba­bil­men­te il mio orga­ni­smo ha ret­to il col­po e, anche se anco­ra mol­to debo­le, ne esco vittoriosa. 
La rifles­sio­ne che spes­so ho fat­to, in que­sti gior­ni, veden­do com­por­ta­men­ti poco ade­gua­ti sui social o alla tele­vi­sio­ne, è che pro­ba­bil­men­te non abbia­mo anco­ra ben chia­ro che cosa ci sia in giro… e che, la sen­sa­zio­ne di supe­rio­ri­tà o invin­ci­bi­li­tà, pre­val­ga anche sul buon senso. 
La pri­ma not­te, tra feb­bre alta, dolo­ri e for­te tos­se, ho avu­to pau­ra: una sen­sa­zio­ne tre­men­da che mi ha ser­ra­to la gola e fat­to scen­de­re le lacri­me. A casa da sola, con il ter­ro­re di non riu­sci­re nep­pu­re a chia­ma­re aiu­to. Ecco, pen­sia­mo­ci, quan­do cre­dia­mo di non poter fare a meno di…(elenchi infi­ni­ti di cose super­flue, neces­sa­rie solo per­chè vietate)!
Sicu­ra­men­te il sacri­fi­cio di socia­li­tà è ciò che mag­gior­men­te sof­fria­mo: mi defi­ni­sco un ani­ma­le socia­le immer­so nel­le rela­zio­ni con l’in­cli­na­zio­ne al con­tat­to fisi­co, pos­si­bil­men­te, che spri­gio­na­no ener­gia e bene­fi­cio. Non abbrac­cia­re la mia mam­ma per 30 gior­ni, veder­la a distan­za, non poter esse­re con­so­la­ta dal­le sue carez­ze… a que­sto si dovreb­be pen­sa­re quan­do le rego­le ci stan­no strette. 
Non augu­ro a nes­su­no que­sta situa­zio­ne, spe­ro che con il vac­ci­no si pos­sa pre­sto arri­va­re a debel­la­re que­sto virus… nel frat­tem­po, a noi, il com­pi­to di esse­re miglio­ri e responsabili!
Vir­tual­men­te un gran­de abbrac­cio a tut­ti voi, che ave­te accom­pa­gna­to ogni atti­mo di que­sta “avven­tu­ra”; a chi anco­ra c’è den­tro, augu­ro la for­za ed il corag­gio per com­bat­te­re la stan­chez­za e la malin­co­nia… e, per chi si ritie­ne “leo­ne da tastie­ra” sac­cen­te di deci­sio­ni e fomen­ta­to­re di giu­di­zi… beh… sug­ge­ri­sco un cor­so di Empa­tia (non costa nulla!)

Ave­te capi­to.… fate­vi sto cor­so d’em­pa­tia che io mi vado a fà un topi­no di vino nero e spe­ra­mo che sta pan­de­mia si levi alla svel­ta di culo che st’ul­ti­mi anni di vita che mi reste­no, unni­pos­so mica pas­sà a indo­vi­nà chi è che mi salu­ta pè strada.
Bona bam­bo­li, Ore­ste si riti­ra in taver­na, sta­se­ra devo vedè la mì squa­dra del cuo­re, mi devo pre­pa­rà spiritualmente…cosa??? Vole­te sapè per chi tifo??? E velò bellochedetto.…a voi poi.… tiè

Rispondi