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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Riprendiamoci la nostra Isola — Simone Lupi

Cari Edi­co­lan­ti, vi sono mancato?
Sen­to il biso­gno di dire due paro­le, fate­mi fare un’ appel­lo ai signo­ri Sin­da­ci del­la nostra ama­ta Elba.
Sono Tren­t’an­ni che vado a vota­re, per­chè non ho mai sen­ti­to un sin­da­co par­la­re di occu­pa­zio­ne giovanile?
Mi doman­do: ma si puo vive­re con ses­san­ta gior­ni di sta­gio­ne dove ai lavo­ra­to­ri ven­go­no fat­ti con­trat­ti di quat­tro ore e poi ne fan­no sedici?
In que­sti anni abbia­mo tra­sfor­ma­to un’ iso­la che pri­ma era dei gio­va­ni dove spen­de­va­no e muo­ve­va­no tut­ta l’E­co­no­mia loca­le a ora che inve­ce è diven­ta­ta come sor­ta di casa di ripo­so a cie­lo aper­to come il car­di­nal Maf­fi di Cecina.
Anche negli stes­si palaz­zi comu­na­li le cosid­det­te aree 51 dove si assu­mo­no archi­tet­ti segre­ta­ri non dell’ Elba e dove que­sti non cono­sco­no ne la sto­ria e nem­me­no il ter­re­no di que­sta mera­vi­glio­sa Isola.
Ma voglia­mo ripren­der­ci la nostra ter­ra che ormai è da anni e come una nave sen­za bussola.
Scu­sa­te lo sfo­go ma unpo­te­vo finì l’an­no sen­za avè det­to la mia.
Vifac­cio i miei miglio­ri augu­ri e che la nostra Iso­la tor­ni al suo splen­do­re com’ era una vol­ta un abbrac­cio a tut­ti voi. Buon 2021
Simo­ne Lupi

2 Commenti

  1. Dave Fabbri

    Due paro­le se pos­so: ormai il ter­re­no del­l’i­so­la man­co voi elba­ni lo cono­sce­te più… for­se for­se per far ripar­ti­re un eco­no­mia loca­le dal­le scuo­le e dal­la cul­tu­ra dei vostri figli biso­gna par­ti­re per spe­ra­re che nei pros­si­mi 20 anni anco­ra qual­che tra­di­zio­ne sia rima­sta altri­men­ti pup­pa. Fin­ché si par­la solo del fati­di­co perio­do 80ino/90ino elba­no che è sta­to fau­to­re del deser­to cul­tu­ra­le attua­le, del­la deser­ti­fi­ca­zio­ne, abban­do­no dei ter­re­ni e del­la fuga dei cer­vel­li, rim­pian­gen­do­lo non si riu­sci­rà a risa­na­re nul­la. Quei tem­pi sba­glia­ti per­for­tu­na ormai lon­ta­ni non sono da rim­pian­ge­re ma da con­si­de­ra­re gli erro­ri da cui impa­ra­re per rivo­lu­zio­na­re un siste­ma turi­sti­co con­su­mi­sti­co e depau­pe­ran­te. Le nuo­ve linee gui­da dovreb­be­ro erger­si sui con­cet­ti ben chia­ri di risa­na­men­to del­l’am­bien­te, auto­suf­fi­cien­za e eco­no­mia loca­le… il turi­smo del futu­ro sarà di qua­li­tà e ricer­che­rà le tipi­ci­tà che ora all’El­ba solo mosche bian­che sono in gra­do di offri­re. Quin­di vole­te ripren­de­re in mano la vostra iso­la? (anche se di tut­ti voi ave­te la sto­ria e le tra­di­zio­ni da rac­con­ta­re) Rim­boc­chia­mo­ci le mani­che e comin­cia­mo ad inse­gna­re alle scuo­le cosa signi­fi­chi esse­re elba­ni attra­ver­so i mestie­ri dimen­ti­ca­ti, le ricet­te tra­di­zio­na­li, la fati­ca del­l’a­gri­col­tu­ra, i mine­ra­li, il rispet­to del mare… da lì deve risor­ge­re una gene­ra­zio­ne in gra­do di par­la­re di elba­ni­ta che ormai è qua­si estinta…
    W l’El­ba e gli elba­ni che la san­no anco­ra trasmettere!

    Buo­na giornata
    {Dave}

  2. Sandokan

    Simo­ne Sin­da­co del Comu­ne Uni­co del­l’El­ba. Buon Anno a tutti

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