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Manchette di prima

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Lettera aperta dei commercianti del Centro storico Portoferraiese al Sindaco Zini

“Andrà tut­to bene” e noi ci cre­dia­mo vera­men­te: tut­te le atti­vi­tà com­mer­cia­li e di risto­ra­zio­ne, aper­te tut­to l’anno, cre­do­no pro­fon­da­men­te a que­sto slo­gan e a testi­mo­nian­za di ciò, appe­na la leg­ge ce lo ha con­sen­ti­to, abbia­mo ria­per­to le nostre atti­vi­tà con immu­ta­to entu­sia­smo e pro­fes­sio­na­li­tà. Non immu­ni da sba­gli e difet­ti, come tut­ti, ma sicu­ra­men­te con la volon­tà di svol­ge­re il nostro lavo­ro, cer­ti di poter con­ta­re sul­la pre­sen­te Ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le. Duran­te il loc­k­do­wn abbia­mo mol­to apprez­za­to il com­por­ta­men­to del Sin­da­co Zini e di tut­ta la giun­ta e a que­sto pun­to ci chie­dia­mo se le poche cose da noi richie­ste pos­sa­no tro­va­re del­le solu­zio­ni: nel pro­gram­ma elet­to­ra­le si par­la­va di riva­lu­ta­zio­ne del cen­tro sto­ri­co e non a caso la lista pren­de­va il nome di ‘Cosmo­po­li rina­sce’, ma la doman­da è.. quan­do? Sareb­be sta­to indi­spen­sa­bi­le puli­re la cit­tà e pre­sen­tar­la in ordi­ne a quei turi­sti che ci sce­glie­ran­no come meta per una vacan­za che dovrà rispet­ta­re del­le rego­le di com­por­ta­men­to (non crea­re assem­bra­men­ti, distan­za di sicu­rez­za..). Sareb­be sta­to indi­spen­sa­bi­le arre­da­re la cit­tà in modo sem­pli­ce, poco costo­so ma pro­po­nen­do un ambien­te fre­sco e acco­glien­te, met­te­re cesti­ni, lavo­ra­re sul­la car­tel­lo­ni­sti­ca: tut­te cose che non avreb­be­ro impie­ga­to né trop­po dena­ro pub­bli­co né trop­po tem­po. Pochi mesi fa in un incon­tro con l’Amministrazione ave­va­mo richie­sto che in Piaz­za del­la Repub­bli­ca fos­se eli­mi­na­ta sem­pli­ce­men­te la linea di auto anti­stan­te le atti­vi­tà com­mer­cia­li, non solo la sera come lo scor­so anno (siste­ma che non ha fun­zio­na­to per vari moti­vi), ma per tut­to il gior­no, met­ten­do fio­rie­re che ognu­no di noi avreb­be cura­to e che sareb­be­ro ser­vi­te ad allar­ga­re gli spa­zi di lavo­ro, usu­fruen­do del suo­lo pub­bli­co gratuito,previa richie­sta, mes­so a dispo­si­zio­ne dal comu­ne come in mol­ti altri in Ita­lia. dall’Amministrazione stes­sa. La nostra pro­po­sta nasce­va anche dal rispet­to e dal rap­por­to di ami­ci­zia che ci lega con la Coo­pe­ra­ti­va Cis­se, alla qua­le come a tut­ti i noi, sono man­ca­ti mesi di incas­so. Ci fu rispo­sto in quel­la sede che la Piaz­za del­la Repub­bli­ca sareb­be diven­ta­ta un risto­ran­te a cie­lo aper­to, libe­ra dal­le auto, sicu­ra­men­te dal­le ore 18 in poi e par­ten­do dal­la metà di Giu­gno. Se fos­se per noi, cre­dia­mo in un cen­tro sto­ri­co sen­za auto, ma che sen­so ha toglie­re le mac­chi­ne sen­za pri­ma crea­re le infra­strut­tu­re e far nasce­re una piaz­za acco­glien­te e ospi­ta­le? Che sen­so ha chiu­de­re il traf­fi­co, come qual­cu­no paven­ta, il 1° luglio alle ore 18, met­ten­do a que­sto pun­to in mag­gior dif­fi­col­tà quel­le atti­vi­tà che comun­que non potran­no usu­frui­re di spa­zi cura­ti? Il pro­ble­ma è che nes­su­no pen­sa ad un bene comu­ne, i com­mer­cian­ti del­la Cala­ta tira­no da una par­te, quel­li di via del­le Galeaz­ze da un’altra, quel­li di Piaz­za Cavour da un’altra anco­ra e alla fine tut­ti, con que­sta coper­ta sem­pre trop­po cor­ta, ne subia­mo le con­se­guen­ze. For­se sareb­be pro­prio que­sto il com­pi­to di una buo­na ammi­ni­stra­zio­ne comunale:ascoltare le esi­gen­ze di tut­ti ‚e fare in modo che non ci sia­no squi­li­bri trop­po evi­den­ti. Sono sta­te fat­te pro­mes­se, non solo in sede isti­tu­zio­na­le, ma anche diret­ta­men­te in Piaz­za del­la Repub­bli­ca, quan­do alcu­ni cit­ta­di­ni han­no richie­sto spie­ga­zio­ni e pro­get­ti. Nes­su­no vuo­le col­pi­re nes­su­no ma for­se è il momen­to di ria­pri­re quel dia­lo­go pub­bli­co tan­to inneg­gia­to nel­la cam­pa­gna elet­to­ra­le, affin­chè non si per­da­no in manie­ra defi­ni­ti­va la fidu­cia e la spe­ran­za. E’ bene ricor­da­re che i com­mer­cian­ti e in par­ti­co­la­re quel­li aper­ti tut­to l’anno, oltre a svol­ge­re un lavo­ro del qua­le godo­no i pro­ven­ti e sop­por­ta­no le fati­che, costi­tui­sco­no, insie­me al patri­mo­nio cul­tu­ra­le (anche que­sto poco valo­riz­za­to), un valo­re aggiun­to da offri­re ai turi­sti e ai resi­den­ti. Fir­me­ran­no que­sta let­te­ra i com­mer­cian­ti di Piaz­za del­la Repub­bli­ca e comu­ni cit­ta­di­ni in linea con que­sto pen­sie­ro. Atten­dia­mo una rispo­sta ‚maga­ri in una for­ma­le riu­nio­ne ‚urgente,per capi­re come pro­se­gui­re insie­me.

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