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Il Presidente Rossi risponde a Bonomi in una lettera aperta

Il pre­si­den­te del­la Regio­ne Tosca­na Enri­co Ros­si ha rispo­sto a una let­te­ra aper­ta scrit­ta da Jaco­po Bono­ni in meri­to alle misu­re adot­ta­te dal­la regio­ne per fron­teg­gia­re l’e­mer­gen­za da Covid-19 all’I­so­la d’Elba.

“Gen­ti­le signor Jaco­po Bono­ni, ho let­to la sua richie­sta e il suo appello.
La infor­mo che la task for­ce regio­na­le sta costan­te­men­te moni­to­ran­do la situa­zio­ne del­la Regio­ne e del­l’I­so­la d’El­ba e pren­den­do le oppor­tu­ne deci­sio­ni in rispo­sta del­le situa­zio­ni che registriamo.
Col­go l’oc­ca­sio­ne per infor­mar­la sul­l’or­ga­niz­za­zio­ne dei per­cor­si sani­ta­ri all’El­ba rela­ti­vi alla gestio­ne del­l’e­mer­gen­za Covid 19.
La Dire­zio­ne azien­da­le dell’Azienda USL Tosca­na nord ove­st ha effet­tua­to nei gior­ni scor­si un sopral­luo­go all’ospedale e, di con­cer­to con il respon­sa­bi­le sani­ta­rio dott. Bru­no Maria Gra­zia­no e con gli altri pro­fes­sio­ni­sti del­la strut­tu­ra, è sta­ta pre­di­spo­sta una spe­ci­fi­ca pro­ce­du­ra, con lo sco­po di defi­ni­re l’organizzazione intrao­spe­da­lie­ra per la gestio­ne di even­tua­li pazien­ti con “Covid-19”.
Con­si­de­ra­ti i vin­co­li dovu­ti alla col­lo­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca dell’ospedale, l’obiettivo è quel­lo di garan­ti­re cure ade­gua­te ai pazien­ti posi­ti­vi e con­te­stual­men­te pre­ser­va­re i ser­vi­zi sani­ta­ri ospe­da­lie­ri dal­la dif­fu­sio­ne del con­ta­gio, per poter quin­di assi­cu­ra­re le cure al resto del­la popo­la­zio­ne e per tut­te le altre con­di­zio­ni (car­dio­lo­gi­che, respi­ra­to­rie, trau­ma­ti­che, neu­ro­lo­gi­che, chi­rur­gi­che, oste­tri­che, nefro­lo­gi­che, etc.).
Ven­go­no così defi­ni­ti per­cor­si dedi­ca­ti ai “casi sospet­ti”, con la pre­di­spo­si­zio­ne anche di un set­ting riser­va­to a que­sti pazienti.
La nuo­va orga­niz­za­zio­ne, come per gli altri ospe­da­li azien­da­li, pre­ve­de che tut­ti i pazien­ti ed accom­pa­gna­to­ri che acce­do­no al Pron­to Soc­cor­so ven­ga­no valu­ta­ti nel pre-tria­ge alle­sti­to in una ten­da all’esterno dell’ospedale.
I pazien­ti con sospet­to “Covid-19” saran­no iso­la­ti in uno spa­zio dedicato.
Le per­so­ne posi­ti­ve ver­ran­no tra­sfe­ri­te diret­ta­men­te dal pre-tria­ge ad un zona fil­tro del set­ting “Covid”, che avrà una capien­za di 10 posti let­to: 8 desti­na­ti a degen­ti posi­ti­vi ma che non han­no biso­gno di cure ad alta inten­si­tà; altri 2 posti let­to di assi­sten­za inten­si­va, dove i pazien­ti saran­no rico­ve­ra­ti in atte­sa del trasferimento.
Ven­ti­due ospe­da­li del­la nostra regio­ne si stan­no dif­fe­ren­zian­do ed orga­niz­zan­do per garan­ti­re l’assistenza spe­cia­li­sti­ca e dedi­ca­ta ai pazien­ti affet­ti da coro­na­vi­rus, crean­do al loro inter­no del­le aree com­ple­ta­men­te sepa­ra­te, sigil­la­te rispet­to al resto dell’ospedale stes­so in modo da garan­ti­re da una par­te la mas­si­ma spe­cia­liz­za­zio­ne pos­si­bi­le per que­sto tipo di pazien­ti e dall’altra la sicu­rez­za del mino­re rischio pos­si­bi­le di con­ta­gio per gli altri pazienti.
Il set­ting COVID all’o­spe­da­le di Por­to­fer­ra­io sarà gesti­to da un team mul­ti­di­sci­pli­na­re e mul­ti­pro­fes­sio­na­le di medi­ci e infer­mie­ri. Dal pun­to di vista assi­sten­zia­le, sarà appo­si­ta­men­te costi­tui­to un grup­po di infer­mie­ri con com­pe­ten­ze nell’assistenza a pazien­ti con pro­ble­ma­ti­che respiratorie.
I pazien­ti che avran­no biso­gno di cure a minor inten­si­tà saran­no pre­si in cari­co da un team mul­ti­di­sci­pli­na­re di medi­ci, costi­tui­to da medi­ci del Pron­to Soc­cor­so e medi­ci pneu­mo­lo­gi e ria­ni­ma­to­re tra i qua­li è indi­vi­dua­to il team lea­der. Que­sto team si avva­le del­la col­la­bo­ra­zio­ne costan­te dei medi­ci rianimatori.
I pazien­ti di livel­lo supe­rio­re saran­no in cari­co al medi­co rianimatore.
Que­sto model­lo orga­niz­za­ti­vo con­sen­ti­rà di garan­ti­re la sicu­rez­za di cure ade­gua­te per i cit­ta­di­ni dell’Isola d’Elba.

La rin­gra­zio per aver­mi scritto.

(Enri­co Rossi)”

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