“Siamo favorevoli al Waterfront — dichiara Lanera — con le dovute modifiche necessarie per il traffico portuale e per la tutela delle attività già esistenti ma anche con un’attenzione particolare alla nautica per i residenti. Come più volte da me evidenziato, uno sviluppo nautico di Portoferraio deve seguire di pari passo le richieste di posti barca da destinare ai residenti in convenzione con il Comune”.
Riguardo al progetto del Porto Cantieri di Esaom, Lanera commenta: “Che una società privata decida di investire nel nostro territorio è una buona cosa, ma poiché comunque il fine di tale operazione è il ritorno economico nelle casse della società in questione, riteniamo che questi investitori del settore nautico debbano concedere alla cittadinanza delle aree da destinare alla nautica sociale”.
“A tal proposito, da noi in passato, — aggiunge Lanera — era già stata individuata l’area della sponda lato est fosso di Riondo, di proprietà Esaom, che con una spesa irrisoria e semplici escavi della stessa sponda avrebbe permesso l’ormeggio di almeno 200 piccole imbarcazioni. Tale suggerimento fu all’epoca indirizzato alla dirigenza della società e all’attenzione del sindaco di Portoferraio”.
“Visto che ad oggi nulla è stato fatto — conlude Lanera — ci impegniamo affinché questa soluzione possa trovare condivisione con la società proprietaria dell area, anche perché tale operazione permetterebbe finalmente di garantire a tutti i cittadini di Portoferraio un posto barca sicuro e a costi irrisori”.