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Uno straordinario libro di poesia cinese in edizione bilingue

Hei­Wen

Poe­sia Celeste

Il Foglio Let­te­ra­rio Edi­zio­ni – Euro 20 – Pag. 707

Tra­du­zio­ne di Fran­ce­sco De Luca – Edi­zio­ne bilingue

Poe­sia cele­ste di Hei­Wen esce in Ita­lia per Il Foglio Let­te­ra­rio Edi­zio­ni in un volu­me bilin­gue (ita­lia­no e cine­se) di oltre 700 pagi­ne, tra­dot­to da Fran­ce­sco De Luca; il pre­si­den­te del Cen­tro per lo Svi­lup­po degli Scam­bi Cul­tu­ra­li Ita­lia-Cina, Sean Whi­te è il pro­dut­to­re ese­cu­ti­vo del libro.
Leg­ge­re Hei­Wen è un orga­smo di fan­ta­sia che subli­ma il dolo­re, la con­sa­pe­vo­lez­za del­la lama del tem­po oltre il tem­po. Una gran­de poe­tes­sa cine­se di cui si par­le­rà, scri­ve il tra­dut­to­re. La poe­sia e il talen­to di Hei­Wen dan­no al mon­do dei sogni la voce che meri­ta, il suo modo di espri­mer­si e la con­si­sten­za del­le sue poe­sie si pos­so­no qua­si man­gia­re. Il let­to­re si sen­ti­rà come par­te­ci­pe di un sogno col­let­ti­vo, aggiun­ge Zhan­g­Chan­g­xiao Sean White.
La poe­tes­sa usa la sua imma­gi­na­zio­ne e la sua com­ples­si­tà per tra­smet­te­re il suo mon­do inte­rio­re, rie­vo­can­do, a tratti,le tem­pe­ra­tu­re e le satu­ra­zio­ni dei film di Won­g­Kar-Wai, il qua­le sicu­ra­men­te ha influi­to sul­l’im­ma­gi­na­rio crea­ti­vo del­la poe­tes­sa. Hei­Wen, infat­ti, vive a Shan­ghai, assie­me al mari­to Chri­sto­pher Doy­le, sto­ri­co diret­to­re del­la foto­gra­fia di Hong Kong Expres­se di mol­ti altri capo­la­vo­ri. Ed è pro­prio lui a con­tri­bui­re con una bre­ve pre­fa­zio­ne alla raccolta.
Così, le emo­zio­ni si riflet­to­no in uno spa­zio tri­di­men­sio­na­le, nel segna­le poe­ti­co del­la rein­car­na­zio­ne, per­met­ten­do­le di svi­lup­pa­re miste­ri e leg­gen­de immor­ta­li. Hei­Wen uni­sce dolo­re e gio­ia, com­bi­na sogni e fan­ta­sia, subli­man­do la poe­sia, dimo­stran­do come anti­co e moder­no pos­sa­no fon­der­si al con­fi­ne tra orien­te e occi­den­te. Poe­sia Cele­ste por­ta l’autrice sul­la ribal­ta inter­na­zio­na­le. La tra­du­zio­ne del volu­me è dura­ta qua­si un anno, impe­gnan­do De Luca a per­cor­re­re la distan­za di un viag­gio lun­go ben 198 poesie.
Poe­sia Cele­ste pren­de come pun­to di par­ten­za l’e­spe­rien­za per­so­na­le di Hei­Wen e, attra­ver­so il rim­pian­to e il dolo­re per i geni­to­ri e il fra­tel­lo mor­ti in gio­va­ne età, uti­liz­za una pen­nel­la­ta vivi­da e deli­ca­ta per rive­la­re l’an­ti­ca nostal­gia per le sue emo­zio­ni, la com­ples­si­tà e il miste­ro del­la vita. Ma tro­via­mo anche poe­sie scrit­te duran­te la qua­ran­te­na cine­se del COVID, accen­ni all’I­ta­lia, anti­che malinconie.
Le poe­sie di Hei­Wen abbrac­cia­no l’or­ro­re del­l’in­fer­no, il con­for­to del para­di­so e la cre­sci­ta del pur­ga­to­rio. L’autrice nar­ra ai let­to­ri come un’a­ni­ma soli­ta­ria vaga nel mon­do facen­do uso di mol­te allu­sio­ni sto­ri­che, meta­fo­re e sim­bo­li. Poe­sia Cele­ste è un’o­pe­ra inte­res­san­te, impor­tan­te, che con­tri­bui­rà ad aiu­tar­ci nel­la com­pren­sio­ne del­la com­ples­si­tà e del­la ric­chez­za del pano­ra­ma poe­ti­co cine­se contemporaneo.
L’autrice: Hei­Wen (poe­tes­sa, regi­sta, sce­neg­gia­to­re, pit­tri­ce) nasce nel­lo Shan­dong, vive a Shan­ghai. A undi­ci anni scri­ve il film Il ter­zo uomo. A 18 anni il film Quan­do sboc­cia­no i fio­ri a pri­ma­ve­ra. Nel 2005, pub­bli­ca la pri­ma rac­col­ta di poe­sie: Ricor­dan­do pol­ve­re ros­sa. Nel 2009, scri­ve e diri­ge il cor­to­me­trag­gio indi­pen­den­te Illu­sio­ne. Nel 2010 tie­ne un’importante mostra per­so­na­le di dipin­ti a olio inti­to­la­ta Cimi­te­ro. Nel 2010 pub­bli­ca la secon­da rac­col­ta di poe­sie, con illu­stra­zio­ni di dipin­ti a olio: Con­ti­nua a cam­mi­na­re. Nel 2012 reci­ta in nume­ro­si cor­to­me­trag­gi trat­ti da poe­sie per­so­na­li (Man­ge­rò un dipin­to). Nel 2014, la casa edi­tri­ce Shan­ghai Wen­hui pub­bli­ca la rac­col­ta di poe­sie in pro­sa Memo­rie luna­ti­che. Nel 2014 orga­niz­za la mostra di poe­sia d’arte Puoi dir­mi?. Nel 2018 vin­ce il pre­mio per il miglior nuo­vo regi­sta al Shao­xing Film Festi­val of Chi­na per il suo film indi­pen­den­te One Way Street. 2019 vin­ce il pre­mio inter­na­zio­na­le per il miglior nuo­vo atto­re al Tokyo Inter­na­tio­nal Film Festi­val, per il suo lun­go­me­trag­gio indi­pen­den­te One Way Street. Nel 2021 vin­ce il Pre­mio di Poe­sia Asia-Afri­ca-Euro­pa. Nel 2023 pub­bli­ca la sua pri­ma rac­col­ta di poe­sie in lin­gua ita­lia­na: Poe­sia Celeste.
Il tra­dut­to­re: Fran­ce­sco De Luca (1979), poe­ta, scrit­to­re, tra­dut­to­re ed edi­to­re roma­no. Media­to­re di Lin­gua e Cul­tu­ra Cine­se. Si lau­rea in Comu­ni­ca­zio­ne pres­so la Sapien­za di Roma, nel 2004. Ha pub­bli­ca­to Ano­ma­lie (2015), Kar­ma Hostel (2019) ed è pre­sen­te nell’antologia Roman Poe­try Festi­val (2019); ha tra­dot­to Un Uomo Feli­ce, poe­sie scel­te di Hai­zi (2020), Io e l’I­ta­lia, di Liu­Xi (2022), Poe­sia Cele­ste, di Hei­Wen (2023), Lo Sce­na­rio Invi­si­bi­le. Men­te, Allu­ci­no­ge­ni e I Ching, di Teren­ce e Den­nis McKen­na (2024).

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