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l progetto “Amici fragili” vince il bando “Siete Presente” realizzato da Cesvot

Por­to­fer­ra­io, 4 apri­le 2022. Gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne fra asso­cia­zio­ni del ter­zo set­to­re l’Elba vede pre­mia­ta la pro­get­tua­li­tà a soste­gno dei gio­va­ni con il pro­get­to “Ami­ci fra­gi­li” pre­sen­ta­to dal­la Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba come capo­fi­la, insie­me a Auser odv, Asso­cia­zio­ne Dia­lo­go, Ita­lia Nostra Arci­pe­la­go Tosca­no, Pro Loco Cam­po nell’Elba, Pro Loco Por­to­fer­ra­io, Alta­ma­rea coo­pe­ra­ti­va socia­le onlus, Arca coo­pe­ra­ti­va socia­le, Asso­cia­zio­ne WeOut, Incon­tria­mo­ci in diver­si aps, Cir­co­lo degli Arti­sti Por­to­fer­ra­io, in rispo­sta al ban­do “Sie­te Pre­sen­te” rea­liz­za­to dal Cesvot e finan­zia­to da Regio­ne Tosca­na – Gio­va­ni­sì in accor­do con il Dipar­ti­men­to per le Poli­ti­che Gio­va­ni­li e con le undi­ci Fon­da­zio­ni ban­ca­rie del­la Regio­ne Toscana.

Obiet­ti­vo del ban­do è il coin­vol­gi­men­to dei gio­va­ni nel­la rea­liz­za­zio­ne dei pro­get­ti per pro­muo­ve­re le rela­zio­ni con le comu­ni­tà, sti­mo­la­re il dia­lo­go inter­ge­ne­ra­zio­na­le, favo­ri­re la crea­ti­vi­tà e l’innovazione a par­ti­re dal­le atti­tu­di­ni e poten­zia­li­tà del­le nuo­ve gene­ra­zio­ni, svi­lup­pa­re com­pe­ten­ze tra­sver­sa­li e di cit­ta­di­nan­za attiva.

Il pro­get­to è uno dei set­te pre­scel­ti nel­la Pro­vin­cia di Livor­no che rice­ve­rà un con­tri­bu­to di cin­que­mi­la euro, ai qua­li si aggiun­go­no altri mil­le­tre­cen­to euro sud­di­vi­si fra la stes­sa Fon­da­zio­ne, la Ban­ca dell’Elba e la Pro Loco di Por­to­fer­ra­io, che andran­no a finan­zia­re un calen­da­rio di atti­vi­tà, da set­tem­bre a dicem­bre, con­cor­da­to fra i part­ner e con la par­te­ci­pa­zio­ne atti­va di volon­ta­ri, tutor ed esper­ti per l’organizzazione di labo­ra­to­ri di arte, foto­gra­fia, tea­tro e musi­ca, ai qua­li potran­no par­te­ci­pa­re gio­va­ni di ogni età.

“Ami­ci fra­gi­li” — spie­ga la refe­ren­te del pro­get­to Patri­zia Lupi, diret­tri­ce del­la Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba — si pro­po­ne di far incon­tra­re gio­va­ni con altri che han­no disa­bi­li­tà o vivo­no situa­zio­ni di emar­gi­na­zio­ne socia­le, cul­tu­ra­le ed eco­no­mi­ca, per crea­re dina­mi­che rela­zio­na­li che con­sen­ta­no un reci­pro­co scam­bio di espe­rien­ze e sen­si­bi­li­tà, diver­se ma capa­ci di atti­va­re un vin­co­lo di soli­da­rie­tà e di ami­ci­zia. I sog­get­ti con pro­ble­ma­ti­che fisi­che, socia­li e cul­tu­ra­li, han­no uno sguar­do sul mon­do che meri­ta di esse­re cono­sciu­to e com­pre­so per­ché può costi­tui­re una pro­spet­ti­va nuo­va che aiu­ti a guar­da­re in manie­ra cri­ti­ca cer­ti model­li basa­ti sull’effimero e sull’egoismo. Mol­ti gio­va­ni rischia­no di per­de­re di vista la ric­chez­za del­la soli­da­rie­tà, del­la com­pren­sio­ne, del­la con­di­vi­sio­ne, dell’integrazione, del­la solidarietà.”

“Par­ten­do dall’analisi dei biso­gni e dal­la cono­scen­za del­la real­tà loca­le — spie­ga la coor­di­na­tri­ce Manue­la Caval­lin — il pro­get­to inten­de favo­ri­re le atti­vi­tà di grup­po di gio­va­ni che si incon­tra­no per un con­cre­to scam­bio di espe­rien­ze che non sia in una dimen­sio­ne vir­tua­le. Il pro­get­to inten­de favo­ri­re, sti­mo­la­re, offri­re oppor­tu­ni­tà, crea­re situa­zio­ni in cui i gio­va­ni sono i veri pro­ta­go­ni­sti par­te­ci­pan­do ad atti­vi­tà arti­sti­che, moto­rie, ludi­che, uti­liz­zan­do labo­ra­to­ri in inter­ni, ma anche in luo­ghi urba­ni e spa­zi natu­ra­li. Un “fare insie­me” in cui i gio­va­ni atti­va­no un dia­lo­go, arric­chen­do­si reci­pro­ca­men­te, attra­ver­so nuo­ve espe­rien­ze pen­sa­te, con­di­vi­se e vis­su­te alla pari, risco­pren­do il valo­re dell’amicizia.”

“Il nome “Ami­ci fra­gi­li” — ricor­da Cri­sti­na Vil­la che ha con­tri­bui­to alla ste­su­ra dei con­te­nu­ti e segui­rà i ragaz­zi nel­le atti­vi­tà di labo­ra­to­rio — rac­chiu­de gli obiet­ti­vi del pro­get­to: met­te­re in rela­zio­ne i gio­va­ni per­ché abbia­no la pos­si­bi­li­tà di rico­no­sce­re le pro­prie e le altrui fra­gi­li­tà, inten­den­do non solo le disa­bi­li­tà rico­no­sciu­te ma anche quel­le psi­co­lo­gi­che lega­te ai disa­gi del­la sfe­ra rela­zio­na­le. Le gio­va­ni gene­ra­zio­ni si tro­va­no acco­mu­na­te da una dif­fi­col­tà, fisi­ca, psi­co­lo­gi­ca, socia­le, cul­tu­ra­le, da uno stes­so sen­so di disa­gio, anche se pro­vo­ca­to da moti­va­zio­ni diver­se, che può esse­re col­ma­to attra­ver­so il con­fron­to con gli altri e la cono­scen­za di sé stes­si, per arri­va­re ad una con­sa­pe­vo­lez­za che è il pri­mo pas­so per avvia­re un per­cor­so di cambiamento.”

L’attestato di ammis­sio­ne al finan­zia­men­to è sta­to con­se­gna­to alla Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba, in rap­pre­sen­tan­za del­le asso­cia­zio­ni elba­ne, duran­te una ceri­mo­nia alla qua­le han­no par­te­ci­pa­to i vin­ci­to­ri e i rap­pre­sen­tan­ti degli Enti pro­mo­to­ri, pres­so il Palaz­zo Comu­na­le di Livorno.

nel­la foto: Patri­zia Lupi, diret­tri­ce del­la Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba, rice­ve l’attestato dal­la Vice­pre­si­den­te del­la Fon­da­zio­ne Livor­no, Cin­zia Pagni

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