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Manchette di prima

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Mille euro al vincitore. “Ambien-TI AMO-ci: Una foto per la natura” è il tema del concorso III Premio fotografico nazionale Giovanni Gargiolli, al via le iscrizioni La III edizione è organizzata dal Comune di Fivizzano con il patrocinio della Regione Toscana

Dopo il suc­ces­so del­le pre­ce­den­ti edi­zio­ni tor­na il Pre­mio foto­gra­fi­co nazio­na­le Gio­van­ni Gar­giol­li, con­cor­so di foto­gra­fie orga­niz­za­to dal Comu­ne di Fiviz­za­no in col­la­bo­ra­zio­ne con la Pro Loco di Fiviz­za­no, con il patro­ci­nio del­la Regio­ne Toscana.

Il con­cor­so è nato due anni fa con lo sco­po di valo­riz­za­re la com­ples­sa figu­ra di Gio­van­ni Gar­giol­li (Fiviz­za­no, 1838 – Roma, 1913), inge­gne­re, archi­tet­to e pio­nie­re del­la foto­gra­fia ita­lia­na, crea­to­re del­la pri­ma asso­cia­zio­ne ita­lia­na di foto­gra­fi, scrit­to­re di sag­gi tec­ni­co-foto­gra­fi­ci, idea­to­re di teleob­biet­ti­vi e appa­rec­chi ste­reo­fo­to­gra­fi­ci, fon­da­to­re e diret­to­re del glo­rio­so Gabi­net­to foto­gra­fi­co nazio­na­le (Gfn).

Tema del­la ter­za edi­zio­ne, scel­to dal­l’As­ses­so­ra­to alla Cul­tu­ra del Comu­ne di Fiviz­za­no, è: “Ambien-TI AMO-ci: Una foto per la natura”
I par­te­ci­pan­ti — foto­gra­fi pro­fes­sio­ni­sti, fotoa­ma­to­ri o sem­pli­ci appas­sio­na­ti — dovran­no immor­ta­la­re i pae­sag­gi, la fau­na, la flo­ra, i par­chi nazio­na­li ita­lia­ni e il rap­por­to tra l’uo­mo e la natura.
Al con­cor­so pos­so­no par­te­ci­pa­re gra­tui­ta­men­te, con un mas­si­mo di tre foto, tut­ti i mag­gio­ren­ni ope­ran­ti sul ter­ri­to­rio italiano.
La giu­ria sarà com­po­sta da un tec­ni­co e da due pro­fes­sio­ni­sti del set­to­re: Fran­ce­sca Nobi­li (asses­so­re alla cul­tu­ra del Comu­ne di Fiviz­za­no), Giam­mar­co Pun­tel­li (cri­ti­co e sto­ri­co del­l’ar­te) e Ange­lo Orsil­lo (Diret­to­re Acca­de­mia di foto­gra­fia “Julia Mar­ga­ret Cameron”)
La dire­zio­ne arti­sti­ca è affi­da­ta a Clau­dio Baron­ti­ni, noto foto­re­por­ter e ritrat­ti­sta di celebrità.

La giu­ria indi­vi­due­rà tren­ta foto­gra­fie fina­li­ste, com­pre­se quel­le dei tre vin­ci­to­ri, che par­te­ci­pe­ran­no a una mostra in pro­gram­ma dal 4 giu­gno al 4 set­tem­bre 2022, nel giar­di­no all’interno del tre­cen­te­sco Con­ven­to degli Ago­sti­nia­ni di Fivizzano.

“Que­st’an­no l’intento – spie­ga Fran­ce­sca Nobi­li, giu­ra­to e asses­so­re alla cul­tu­ra del Comu­ne di Fiviz­za­no — è quel­lo di pun­ta­re l’attenzione sul tema del­l’am­bien­te. In un ter­ri­to­rio come quel­lo del Comu­ne di Fiviz­za­no situa­to tra due par­chi, Par­co Nazio­na­le del­l’Ap­pen­ni­no e Par­co Regio­na­le del­le Apua­ne, in un ambien­te e un pae­sag­gio dal­le mil­le sfac­cet­ta­tu­re dove la natu­ra è anco­ra incon­ta­mi­na­ta e la gen­te vive la gior­na­ta in modo len­to accom­pa­gna­ta dal­lo scoc­ca­re del­le cam­pa­ne. Con­te­stual­men­te alla mostra foto­gra­fi­ca vor­rem­mo crea­re, nel palaz­zo sto­ri­co dove ha vis­su­to Gio­van­ni Gar­giol­li, un’e­spo­si­zio­ne di alcu­ni suoi stru­men­ti foto­gra­fi­ci. Un vero omag­gio alla figu­ra polie­dri­ca del nostro gran­de con­cit­ta­di­no, tra i pio­nie­ri del­la fotografia”.

Il vin­ci­to­re asso­lu­to del­la ter­za edi­zio­ne del con­cor­so rice­ve­rà un pre­mio di € 1.000 (mil­le euro).
Il secon­do e Il ter­zo clas­si­fi­ca­to rice­ve­ran­no in pre­mio una scul­tu­ra, in pie­tra are­na­ria, raf­fi­gu­ran­te una ste­le del­la Lunigiana .
Saran­no segna­la­te due foto. I due auto­ri segna­la­ti rice­ve­ran­no un pre­mio offer­to dal­l’Ac­ca­de­mia di foto­gra­fia “Julia Mar­ga­ret Came­ron” di Benevento.
A tut­ti i foto­gra­fi inse­ri­ti nel­la mostra sarà con­se­gna­to un atte­sta­to di partecipazione.
Per iscri­ver­si c’è tem­po fino alla mez­za­not­te del 18 apri­le 2022.
Le foto, la sche­da d段scri­zio­ne e il rego­la­men­to — sca­ri­ca­bi­li dal sito del Comu­ne di Fiviz­za­no, clic­can­do su www.premiogargiolli.it o dal­la pagi­na Fb del pre­mio (Pre­mio Foto­gra­fi­co Nazio­na­le Gio­van­ni Gar­giol­li) — dovran­no esse­re invia­ti, attra­ver­so un’u­ni­ca email, all’in­di­riz­zo di posta elet­tro­ni­ca

* CENNI BIOGRAFICI DI GIOVANNI GARGIOLLI
A par­ti­re dall’ultimo quin­di­cen­nio dell’Ottocento, un foto­gra­fo di Fiviz­za­no, (1838 – 1913) l’ingegnere ed archi­tet­to Gio­van­ni Gar­giol­li, rivo­lu­zio­na­va il mon­do del­la foto­gra­fia ita­lia­na crean­do la pri­ma asso­cia­zio­ne di foto­gra­fi del nostro Pae­se, scri­ven­do sag­gi tec­ni­co-foto­gra­fi­ci che fece­ro scuo­la a tut­ti gli appas­sio­na­ti dell’epoca, fon­dan­do e diri­gen­do il glo­rio­so Gabi­net­to Foto­gra­fi­co Nazio­na­le, idean­do stru­men­ti foto­gra­fi­ci qua­li teleob­biet­ti­vi ed appa­rec­chi ste­reo­fo­to­gra­fi­ci, docu­men­tan­do fedel­men­te il patri­mo­nio arti­sti­co ita­lia­no all’interno del­la dif­fi­ci­le ope­ra di cata­lo­ga­zio­ne del­le ope­re d’arte. Vari furo­no i moti­vi per cui all’estroso foto­gra­fo fiviz­za­ne­se non sono sta­ti in pre­ce­den­za rico­no­sciu­ti i gran­di meri­ti. In occa­sio­ne del cen­te­na­rio del­la mor­te (13 gen­na­io 1913), Fiviz­za­no ha volu­to ricor­da­re uno dei suoi figli più illu­stri con una mostra a lui dedi­ca­ta (che ha avu­to però il non tra­scu­ra­bi­le meri­to d’esser la pri­ma orga­niz­za­ta su Gio­van­ni Gar­giol­li), pro­prio men­tre appa­re ormai avvia­to nel mon­do degli stu­di di sto­ria di foto­gra­fia la pie­na riva­lu­ta­zio­ne del­la figu­ra e dell’opera del nostro illu­stre concittadino.
La gran­de dif­fe­ren­za di Gio­van­ni Gar­giol­li dagli altri foto­gra­fi del suo tem­po era dovu­ta alla sua pro­fon­da cul­tu­ra. Nato in una fami­glia che anno­ve­ra­va mol­ti illu­stri let­te­ra­ti, ed ami­co di alcu­ne del­le per­so­na­li­tà cul­tu­ra­li più emi­nen­ti del suo seco­lo (pri­ma fra tut­te quel­la di Gio­suè Car­duc­ci), Gio­van­ni ave­va una spic­ca­ta con­sue­tu­di­ne con la cul­tu­ra clas­si­ca non meno che con quel­la scien­ti­fi­ca. Inol­tre sen­za dub­bio gio­va­va al Gar­giol­li la sua pre­ce­den­te atti­vi­tà di archi­tet­to, gra­zie alla qua­le pote­va com­pren­de­re meglio le geo­me­trie intrin­se­che del­le ope­re d’arte, i loro com­ples­si rap­por­ti spa­zia­li, le pro­por­zio­ni, il loro rap­por­to con la luce, i deli­ca­ti equi­li­bri tra le diver­se com­po­nen­ti del­le ope­re stes­se, le linee di movi­men­to, la loro strut­tu­ra dina­mi­ca. Era que­sta pro­fon­da “let­tu­ra” del­le ope­re d’arte – estra­nea agli altri foto­gra­fi – che gli con­sen­ti­va di fer­mar­le nel­le sue imma­gi­ni con tan­ta efficacia.
Nono­stan­te la note­vo­le fama acqui­si­ta all’epoca da Gio­van­ni Gar­giol­li, le sue foto­gra­fie alla sua mor­te con­flui­ro­no nel cal­de­ro­ne indi­stin­to di quel­le del “Gabi­net­to Foto­gra­fi­co Nazio­na­le”, di cui con­tri­bui­ro­no gran­de­men­te a con­so­li­da­re il note­vo­le livel­lo qua­li­ta­ti­vo. Cau­sa di tale poco lun­gi­mi­ran­te scel­ta, fu pra­ti­ca­men­te la can­cel­la­zio­ne del nome di Gar­giol­li dall’enorme quan­ti­tà di sue imma­gi­ni che furo­no stam­pa­te da allo­ra in milio­ni di volu­mi di sto­ria dell’arte, sto­ria, archi­tet­tu­ra, archeo­lo­gia, che reca­ro­no gene­ri­ca­men­te nel­le dida­sca­lie l’imprecisa pater­ni­tà di “Gabi­net­to Foto­gra­fi­co Nazio­na­le”. Diver­sa­men­te, avrem­mo let­to in quel­la pic­co­la dici­tu­ra sot­to ogni illu­stra­zio­ne il nome del nostro con­cit­ta­di­no, qua­si con la stes­sa fre­quen­za di quel­lo dei ben più noti Ali­na­ri. Pur­trop­po non è più fat­ti­bi­le alcun ten­ta­ti­vo di recupero.

• (Cen­ni bio­gra­fi­ci a cura del Prof. Ame­deo Bene­det­ti, auto­re del pre­zio­so volu­me “Vita di Gio­van­ni Gar­giol­li fon­da­to­re del Gabi­net­to Foto­gra­fi­co Nazio­na­le”, Ed. Il Cam­pa­no Pisa 2012, con il Patro­ci­nio del Comu­ne di Fivizzano

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