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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Progetto Città di Portoferraio per l’arte In-itinere — Nuovi paesaggi urbani anno 2022

Il Pri­mo maxi-poster del pro­get­to IN-iTI­NE­RE ripar­te oggi, gio­ve­dì 20 gen­na­io, pres­so lo spa­zio adia­cen­te alla sede COOP di Por­to­fer­ra­io con l’artista foto­gra­fo Fede­ri­co Ser­ra­di­mi­gni che pre­sen­ta un lavo­ro con­cet­tua­le facen­te par­te del­la serie “INFINITE SEA WOODS” dal tito­lo Bianco.

L’artista dice di sé:

«Quan­do hai un non­no con la casa sul­la spiag­gia e la cui uni­ca fon­te di riscal­da­men­to è la stu­fa è ovvio che tut­ta la legna che arri­va sul­la spiag­gia vie­ne pre­sa taglia­ta e mes­sa ad asciu­ga­re nel­la legna­ia. Sin da pic­co­lo ho fat­to que­sto e anche da gran­de per­ché il non­no è arri­va­to alla vene­ran­da età di 98 anni. Que­sti legni mi han­no sem­pre incu­rio­si­to: legni sco­no­sciu­ti varia­men­te colo­ra­ti, dal ros­so pro­fu­ma­to al gri­gio cene­re ino­do­re e poi il can­do­re del legno sbian­ca­to,  puli­to, a vol­te incro­sta­to da pic­co­le for­me di vita: mi evo­ca­va­no fan­ta­sie su chis­sà quan­to tem­po e qua­li rot­te e cor­ren­ti li ave­va­no fat­ti erra­re per i mari da posti igno­ti. Altre  vol­te ritro­va­vo legna drit­ta con bul­lo­ni arrug­gi­ni­ti for­se por­ta­ta al mare da fiu­mi in pie­na.  Ognu­no di que­sti pez­zi rac­con­ta­va una sto­ria e por­ta­va con sé segre­ti a cui non era pos­si­bi­le dare rispo­sta.

Come Arti­sta li ho foto­gra­fa­ti in tut­ti i modi: in stu­dio, sul­la spiag­gia al momen­to del ritro­va­men­to, ma i risul­ta­ti mi sem­bra­va­no trop­po bana­li o meglio la mia inti­ma per­ce­zio­ne evo­ca­ta dal­la loro essen­za non era sod­di­sfat­ta dal­la mera imma­gi­ne foto­gra­fi­ca inte­sa semio­ti­ca­men­te come segno ‘indi­ce’ cioè dal­la loro trac­cia fede­le al rea­le ope­ra­ta dal­la luce sul sup­por­to chi­mi­co del­la pel­li­co­la o elet­tro­ni­co che sia. L’intuizione giu­sta è arri­va­ta dopo sva­ria­ti ten­ta­ti­vi con l’aiuto, sì, del­la foto­gra­fia ma anche dell’attrezzatura da fale­gna­me.

Pra­ti­ca­men­te ho foto­gra­fa­to i pez­zi di legno e con gli stes­si ho rea­liz­za­to una cor­ni­ce. Il risul­ta­to è una cor­ni­ce imper­fet­ta ma pro­ta­go­ni­sta,  che incor­ni­cia la foto­gra­fia di se stes­sa, com­po­si­zio­ne uni­ca e irri­pe­ti­bi­le, con il suo segre­to rac­chiu­so e sco­no­sciu­to. Ave­vo biso­gno di scar­ni­fi­ca­re l’idea, ripor­ta­la al suo sen­ti­re nasco­sto nell’ambito del­la per­ce­zio­ne stes­sa e nel­lo stes­so tem­po attra­ver­so la foto­gra­fia con­ser­va­re la mate­ria, la sua tex­tu­re, le sue incro­sta­zio­ni casua­li accu­mu­la­te duran­te il viag­gio in mare.

Con gli anni (ormai più di die­ci) il lavo­ro si è evo­lu­to sia dal pun­to di vista del­le for­me, del­le geo­me­trie e del colo­re. All’inizio i legni era­no i 4 del­la cor­ni­ce foto­gra­fa­ti su uno sfon­do nero, pian pia­no ho modi­fi­ca­to la rea­liz­za­zio­ne dell’immagine ripe­ten­do la cor­ni­ce all’infinito in con­ti­nui ‘riqua­dri’ con­cen­tri­ci. Que­sta ricer­ca di fedel­tà nel ren­de­re arti­sti­ca­men­te un pro­fon­do sen­ti­re ha sve­la­to anche a me stes­so la natu­ra con­cet­tua­le del mio fare arte apren­do nuo­vi sce­na­ri imma­gi­na­ti­vi».

Bre­vi cen­ni bio­gra­fi­ci 

Fede­ri­co Ser­ra­di­mi­gni è un foto­gra­fo indi­pen­den­te elba­no.

Intor­no agli anni Novan­ta comin­cia a dedi­car­si più assi­dua­men­te alla foto­gra­fia soprat­tut­to gra­zie ad una pic­co­la came­ra oscu­ra per la stam­pa del b/n.

Par­te­ci­pa a diver­si  con­cor­si foto­gra­fi­ci nazio­na­li, qua­si esclu­si­va­men­te con foto in bian­co e nero.

Nono­stan­te qual­che rico­no­sci­men­to, tra cui un I e III posto, sva­ria­te ammis­sio­ni ad altri con­cor­si sia nazio­na­li che inter­na­zio­na­li, alcu­ni pre­mi vin­ti su rivi­ste spe­cia­liz­za­te e pub­bli­ca­zio­ni di foto deci­de di abban­do­na­re que­sto tipo di per­cor­so e per un cer­to perio­do la foto­gra­fia fino all’avvento del­la rivo­lu­zio­ne digi­ta­le

Nel Dicem­bre del 2007 si rea­liz­za un rap­por­to di col­la­bo­ra­zio­ne con la Gal­le­ria d’Arte Eleo­no­ra D’Andrea con­tem­po­ra­nea di Pra­to. Una ven­ti­na di scat­ti nel for­ma­to 60x40 ven­go­no espo­sti anche nel loca­le Tut­to­be­ne di Calen­za­no. Sono una serie di dit­ti­ci in b/n.

Da novem­bre 2008 fino alla fine di gen­na­io 2009 par­te­ci­pa ad una col­let­ti­va pres­so la sede del­la Gal­le­ria Eleo­no­ra D’Andrea con­tem­po­ra­nea in Pra­to dal tito­lo “Per­cor­si inver­si” con una serie di nudi e fili di fumo.

Nel luglio del 2008 vie­ne pub­bli­ca­to un cata­lo­go di dit­ti­ci sull’isola d’Elba (cir­ca 40 imma­gi­ni) dal tito­lo “L’isola d’El­ba come non l’avete mai vista”, Edi­zio­ni Mas­so del­le Fate

Nel 2008 da mag­gio fino ai pri­mi di Ago­sto espo­ne nel­la sede esti­va del­la gal­le­ria  Eleo­no­ra D’Andrea con­tem­po­ra­nea a Por­to­fer­ra­io. Sono una serie di nuo­ve imma­gi­ni che han­no come tema l’isola d’Elba. Inol­tre ven­go­no espo­sti una serie di nuo­vi espe­ri­men­ti: sono  stu­di sul nudo abbel­li­to da spi­re di fumo. Lo stes­so tema vie­ne appli­ca­to su altri ogget­ti.

Set­tem­bre 2009 espo­ne tre gran­di light box del­la serie “La don­na e i fili di fumo” ad ARTVERONA 2009. Novem­bre 2009 espo­ne a IMMAGINA ARTE a Reg­gio Emi­lia. Novem­bre 2009 espo­ne a FORLÌ ARTE. Gen­na­io 2010 espo­ne a BAF Ber­ga­mo Arte Fie­ra

 Duran­te l’estate 2014 alcu­ni scat­ti sul­le pla­sti­che che inva­do­no le nostre spiag­ge, dal tito­lo “STOPLASTICA”, ven­go­no pub­bli­ca­ti sul­la stam­pa loca­le a cor­re­do di un arti­co­lo di Erme­te Rea­lac­ci (Pre­si­den­te sto­ri­co di Legam­bien­te) e nota­ti dal CNR-ISMAR (isti­tu­to scien­ze mari­ne del CNR). Vie­ne così pro­po­sta una part­ner­ship per la cam­pa­gna 2014/2015 di sen­si­bi­liz­za­zio­ne al pro­ble­ma del­le pla­sti­che e micro­pla­sti­che nel medi­ter­ra­neo in col­la­bo­ra­zio­ne appun­to con il CNR-ISMAR e il DLTM (distret­to ligu­re tec­no­lo­gie marit­ti­me). Par­te­ci­pa quin­di con una mostra foto­gra­fi­ca alla not­te dei ricer­ca­to­ri nel Set­tem­bre 2014 a La Spe­zia nel­lo spa­zio espo­si­ti­vo del cen­tro Allen­de. Le imma­gi­ni del­la serie ven­go­no inol­tre uti­liz­za­te per pub­bli­ciz­za­re even­ti rela­ti­vi alla cam­pa­gna di sen­si­bi­liz­za­zio­ne. La stes­sa serie è sta­ta espo­sta nel giu­gno 2015 pres­so il caf­fè degli arti­sti al cen­tro cul­tu­ra­le De Lau­gier di Por­to­fer­ra­io.

Dal 25 set­tem­bre 2015 la serie “STOPLASTICA” è espo­sta come mostra per­ma­nen­te al Museo Nava­le di La Spe­zia.

Nel 2014 entra a far par­te del Col­let­ti­vo foto­gra­fi­co PHOFT all’isola d’Elba con cui rea­liz­za a Giu­gno 2014 la mostra “IDENTITÀ IN TRANSITO” ed il cor­to­me­trag­gio “MISTOSCH”.

Tre ope­re arti­sti­che che acco­mu­na­no la foto­gra­fia alla lavo­ra­zio­ne del legno dal tito­lo “I legni del mare”, lavo­ro del 2011, ven­go­no espo­ste nei mesi di Giu­gno, Luglio ed Ago­sto nel­la pic­co­la cap­pel­la di San Libo­rio a Mar­cia­na in occa­sio­ne del­le tre sera­te del Rama­do­ro Wood festi­val. L’evoluzione con­cet­tua­le  di que­sta ricer­ca è rap­pre­sen­ta­ta nel maxi­po­ster che inau­gu­ra la Secon­da Sta­gio­ne di INi­TI­NE­RE 2022.

Fa par­te dell’organizzazione di Elba­Pho­to­Fe­st 2015, è fina­li­sta al pre­mio “Lynx 2015” nel­la sezio­ne foto­gra­fia. Fina­li­sta al  pre­mio “Art keys” ad Agro­po­li 2021. Men­zio­ne spe­cia­le al “DeSi­de­ra Art Festi­val di Trie­ste 2021.

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