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Manchette di prima

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La parola ai lettori: Ma questo governo, con l’obbligo vaccinale e facendoci firmare il consenso senza prendersi responsabilità vuole ” La botte piena e la moglie briaca”? di Fulvio di Pietro

Sé chi dà le Carte è così potente da annullare le Respon­s­abil­ità Indi­vid­u­ali sul­la scelta San­i­taria sul vac­ci­nar­si oppure no, tale da ren­dere Obbli­ga­to­ria la vac­ci­nazione anti­Covid per alcune fasce d’età, che almeno inseriscano tale Obbli­go Vac­ci­nale, negli elenchi del­la Legge 1992/210 e nel­la Legge 2005/229 per assumer­si Le Respon­s­abil­ità Sociali di even­tu­ali ricadute neg­a­tive sul­la Per­sona.
In questo modo la Respon­s­abil­ità di tale obbli­go viene assun­ta da chi ne sa più di noi.
Anche per­ché gli inter­ven­ti più appro­fon­di­ti e pacati di Spe­cial­isti endocrinolo­gi, e di Ricer­ca­tori sci­en­tifi­ci, tesi ad indi­care delle Accortezze,tra le quali, quelle nel vac­cinare Bam­bi­ni dai 5 anni agli 11 anni , e sulle quali sarebbe bene che tra Spe­cial­isti si aprisse un serio con­fron­to pri­ma di legifer­are obb­lighi, ecco tut­ta ques­ta parte di ragion­a­men­ti qual­i­fi­cati, sono sta­ti superati dal­la total­ità dei media .…con un’alza­ta di spalle

E allo­ra ripeto, indichi­amo chiara­mente Le Respon­s­abil­ità Sociali del­l’Ob­bli­go, vis­to che la respon­s­abil­ità indi­vid­uale su quest’ar­go­men­to, in maniera forza­ta, ad oggi, è sta­ta tol­ta.

E sem­pre, sé nul­la cam­bierà, nel­lo scegliere un vac­ci­no informi­amo­ci, al momen­to, sé ne sia disponi­bile uno più adat­to alla nos­tra salute e al nos­tro modo di pen­sare; per­ché i vac­ci­ni NON sono tut­ti uguali.
E sarebbe molto inter­es­sante anche, sé pri­ma di andare a vac­ci­nar­si ci fos­se una pre­scrizione del medico di base che conoscen­do il nos­tro sta­to attuale di salute, darebbe indi­cazioni adeguate al sin­go­lo caso.

Ecco questo è quan­to scrissi.

Ma allo­ra a questo pun­to, all’at­to del­la vac­ci­nazione, non deve essere fir­ma­ta nes­suna lib­er­a­to­ria,
anzi è meglio aggiun­gere una frase scrit­ta sul mod­u­lo vac­ci­nale: ” non sono infor­ma­to, ma sto adem­pi­en­do ad un Obbli­go di Sta­to”

Mi sem­bra una con­seguen­za molto log­i­ca, no?

Ma poi, potrebbe suc­cedere quel­lo che è accadu­to a Roma.

Una don­na over 50,
a segui­to dell’Obbligo Vac­ci­nale introdot­to dal Gov­er­no
il 12 gen­naio si recò pres­so il cen­tro vac­ci­nale Cesa in Via Alvaro per sot­to­por­si al vac­ci­no anti-Covid e al momen­to di fir­mare il con­sen­so infor­ma­to che, come noto, tut­ti i vac­ci­nati devono sot­to­scri­vere, la don­na prese una pen­na e, alla pag­i­na dove si speci­fi­ca che il cit­tadi­no ha ‘com­pre­so i ben­efi­ci e i rischi del­la vac­ci­nazione’, aggiunge una frase scriven­do tes­tual­mente

” non liberan­do lo Sta­to ital­iano, che mi obbli­ga a ques­ta vac­ci­nazione, da ogni even­tuale avver­sità, malat­tia derivante, o qual­si­asi effet­to indesider­a­to ne derivasse “.

Ed ecco che allo­ra il per­son­ale san­i­tario del cen­tro vac­ci­nale si accorse del­la pos­til­la scrit­ta a pen­na dal­la don­na, e ne nacque una acce­sa dis­cus­sione.
con l’intervento del diret­tore del­la strut­tura, che portò i medici pre­sen­ti ad aggiun­gere a loro vol­ta una con­tro-pos­til­la al mod­u­lo sul con­sen­so infor­ma­to, scriven­do:

” Si prende visione del­la pos­til­la inseri­ta dal­la paziente sul pri­mo foglio e non si acconsente alla vac­ci­nazione sul­la base di quan­to ripor­ta­to e scrit­to dal­la paziente.
Si comu­ni­ca alla paziente che si potrà pro­cedere alla vac­ci­nazione solo pre­via fir­ma del con­sen­so infor­ma­to “.

La sig­no­ra si è sen­ti­ta così costret­ta a riportare per iscrit­to sul­lo stes­so mod­u­lo:

” Desidero vac­ci­n­ar­mi qui ed ora, ma non mi viene effet­tua­ta la vac­ci­nazione per­ché ho inser­i­to la pos­til­la che non eson­era lo Sta­to Ital­iano”.

Che ne dite, ver­rebbe da pen­sare:
Ma allo­ra  il Gov­er­no cosa vuole? ” La botte piena e la moglie bri­a­ca?”

Ful­vio Di Pietro

Un commento

  1. Paolo Paoli

    Mi sem­bra di capire che si vuole fare come fa l’asi­no nel­la vigna. Il diret­tore del­l’is­ti­tu­to Mario Negri di Milano un top play­er mon­di­ale usan­do un ter­mine calcis­ti­co ha rac­co­manda­to di vac­ci­nar­si. Quin­di vac­cini­amo­ci sapen­do che il vac­ci­no sal­va vite è sopratut­to allon­tana le per­sone dai ricov­eri las­cian­do spazio ai malati di tumore che ieri come oggi sono i più sac­ri­fi­cati.

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