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Le considerazioni di Andrea Solforetti sul conferimento dei rifiuti a Porto Azzurro

Con­clu­so il pri­mo perio­do di asse­sta­men­to, con­di­vi­do alcu­ne mie con­si­de­ra­zio­ni e cri­ti­che (costrut­ti­ve come sem­pre) deri­va­te dal nuo­vo meto­do di con­fe­ri­men­to. Comin­cia­mo con la tem­pi­sti­ca e par­tia­mo dal­la metà di ago­sto, quan­do l’am­mi­ni­stra­zio­ne deci­se di par­ti­re col nuo­vo meto­do di con­fe­ri­men­to. Dif­fi­ci­le tra­la­scia­re la moda­li­tà di con­vo­ca­zio­ne: Face­book, nono­stan­te l’immediatezza, non può esse­re l’unico cana­le comu­ni­ca­ti­vo del Comu­ne di Por­to Azzur­ro e, vista la qua­li­tà di quel­la diret­ta strea­ming, sareb­be sta­to meglio non far­la. Det­to que­sto non era­no sta­te valu­ta­te le pro­ble­ma­ti­che che si sareb­be­ro riscon­tra­te con la par­ten­za di que­sto pro­get­to, con­si­de­ra­to l’enorme flus­so di uten­za. For­tu­na­ta­men­te, coin­vol­gen­do le asso­cia­zio­ni di cate­go­ria, si è riu­sci­to a posti­ci­pa­re l’entrata in vigo­re, per­met­ten­do una mag­gio­re assi­mi­la­zio­ne del ser­vi­zio da par­te del cit­ta­di­no ma soprat­tut­to del­le atti­vi­tà. Con un orga­ni­co ridot­to all’osso, l’immagine di Por­to Azzur­ro in ter­mi­ni di puli­zia ne ha risen­ti­to mol­to quest’estate e quel­lo sareb­be sta­to un col­po di gra­zia.
Il rico­no­sci­men­to del sac­chet­to con il QR code richie­de trop­po tem­po e duran­te l’estate cor­re­re­mo il rischio di crea­re file sem­pli­ce­men­te per but­ta­re l’immondizia.
Pas­sia­mo ades­so alla par­te eco­no­mi­ca. La pri­ma que­stio­ne è il per­chè si deb­ba con­fe­ri­re la car­ta in un sac­chet­to di pla­sti­ca. Alla fine i nostri sac­chet­ti blu fini­sco­no per esse­re svuo­ta­ti (a mano) den­tro uno scar­ra­bi­le da un ope­ra­to­re. Que­sto vuol dire dop­pia spe­sa per il cit­ta­di­no: la pri­ma è l’1,50€ cir­ca per paga­re i sac­chet­ti blu, la secon­da (non meno impor­tan­te) è quel­la di paga­re un ope­ra­to­re che vie­ne impe­gna­to per svol­ge­re una man­sio­ne infrut­tuo­sa, quan­do potreb­be occu­par­ne un’al­tra più pro­fi­cua ed uti­le. Altro pun­to è il costo dei sac­chet­ti. Sul mer­ca­to è sicu­ra­men­te mino­re e visto che andreb­be­ro acqui­sta­ti in ogni caso, sareb­be suf­fi­cien­te che il Comu­ne met­ta a dispo­si­zio­ne solo il QR Code lega­to a cia­scu­na uten­za. La mac­chi­na “Man­gia-bot­ti­glie” inve­ce la repu­to un’ottima solu­zio­ne. Amplie­rei però la pre­mia­li­tà, offren­do la pos­si­bi­li­tà di sce­glie­re anche uno scon­to sul­la Tari (par­te varia­bi­le).
La ter­za con­si­de­ra­zio­ne è sull’accessibilità. La con­for­ma­zio­ne del­le nuo­ve ecoi­so­le per alcu­ni ha un limi­te nell’utilizzo. Non solo (e sareb­be comun­que un pro­ble­ma) per chi ha una disa­bi­li­tà o por­ta sem­pli­ce­men­te un paio di stam­pel­le, ma anche per chi ha una sta­tu­ra medio-bas­sa. Sten­de­re le brac­cia, alza­re il sac­chet­to, indi­riz­za­re cor­ret­ta­men­te il QR Code. Non è pro­pria­men­te un model­lo di acces­si­bi­li­tà uni­ver­sa­le.
Infi­ne il risul­ta­to. A Por­to Azzur­ro la dif­fe­ren­zia­ta si pote­va fare anche pri­ma di tut­to que­sto pro­get­to. Sia­mo in ritar­do di 10 anni, non neces­sa­ria­men­te con­fron­tan­do­si al resto del­la Tosca­na ma rispet­to al resto dell’Elba, ed erger­si a model­lo da imi­ta­re non è cre­di­bi­le. Quel­lo che ci vie­ne pro­po­sto come avan­guar­dia è già supe­ra­to pro­prio per­ché le attua­li poli­ti­che ambien­ta­li, chia­ra­men­te orien­ta­te alla soste­ni­bi­li­tà, non pen­sa­no più sola­men­te al come dif­fe­ren­zia­re ma a come pro­dur­re meno rifiu­ti. La nostra mozio­ne per la fon­ta­nel­la di acqua pub­bli­ca, per esem­pio, anda­va pro­prio in quel­la dire­zio­ne ma qual­cu­no ha pre­fe­ri­to bana­liz­zar­la. In real­tà non c’è mai sta­ta la giu­sta sen­si­bi­li­tà a que­sto tema da par­te del­le ammi­ni­stra­zio­ni che si sono sus­se­gui­te nel tem­po, lo con­fer­ma­no i dati e non basta­no le azio­ni spot. Alla fine le cri­ti­che costrut­ti­ve sono sem­pre fini­te nel­la spaz­za­tu­ra. Indif­fe­ren­zia­ta.

Un commento

  1. Luca

    Per­so­nal­men­te ho uti­liz­za­to l’e­coi­so­la e nono­stan­te non sia alto non ho tro­va­to dif­fi­col­tà a far leg­ge­re il QR e nem­me­no inse­ri­re il sac­chet­to nel­la fine­strel­la. Chia­ra­men­te ci saran­no pro­ble­mi che han­no dif­fi­col­tà di deam­bu­la­zio­ne ed età, ma que­sto vale anche per apri­re i cas­so­net­ti con coper­chio.
    Il siste­ma lo tro­vo fun­zio­na­le, anche se effet­ti­va­men­te ci sarà e c’è per­di­ta di tem­po per il rico­no­sci­men­to e l’a­per­tu­ra del­le fine­stre, e mol­to più como­do del por­ta a por­ta (spe­cial­men­te per una loca­li­tà turi­sti­ca).
    Sul costo dei sac­chet­ti glis­so per­chè per ora ho uti­liz­za­to quel­li for­ni­ti gra­tui­ta­men­te dal­la Ammi­ni­stra­zio­ne.
    Non capi­sco il “paga­re un ope­ra­to­re”, con gli altri siste­mi di rac­col­ta rifiu­ti non c’è per­so­na­le che lavo­ra e che vie­ne paga­to????
    Sicu­ra­men­te io sarei sta­to mol­to più favo­re­vo­le al posi­zio­na­men­to di cas­so­ni “libe­ri” dove TUTTI con­fe­ri­sco­no i mate­ria­li nel­la moda­li­tà cor­ret­ta, ma sic­co­me que­sto non suc­ce­de è giu­sto da par­te di chi con­trol­la puni­re i fur­bet­ti met­ten­do del­le rego­le e del­le dispo­si­zio­ni che andran­no con­tro la mag­gio­ran­za del­le per­so­ne cor­ret­te.
    Rela­ti­va­men­te ai fon­ta­nel­lo doman­do: ma secon­do voi l’ac­qua del fon­ta­nel­lo chi la paga??? L’en­te for­ni­to­re ASA (non cre­do asso­lu­ta­men­te, se non sba­glio solo a Firen­ze vie­ne paga­ta da Publiac­qua) o da chi paga la bol­let­ta??? Sic­co­me da me fun­zio­na nel secon­do modo non vedo per­chè io deb­ba paga­re per con­to di ter­zi, chia­ra­men­te par­lo del­la for­ni­tu­ra di acqua gra­tui­ta.
    Salu­ti

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