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Adalberto Bertucci: Dallo shock alla riflessione

 

Numerosi ami­ci e molti sosten­i­tori di cen­trode­stra mi han­no con­tat­ta­to in questi giorni per cer­care di capire per­chè un can­dida­to a Sin­da­co per il Comune di Porto­fer­raio di una lista civi­ca di cen­trode­stra si sia iscrit­to a Italia Viva.
A fine 2018, il Sin­da­co uscente Fer­rari non espresse la volon­tà di una sua rican­di­datu­ra, anzi il suo fu un no per­en­to­rio sen­za alcun ten­ten­na­men­to.
Il cen­tro destra ave­va l’o­bi­et­ti­vo di arrivare alla scelta di un can­dida­to uni­co per cor­rere uni­ti con l’u­ni­co scopo di rius­cire a vin­cere.
Uscirono fuori diver­si nomi con idee diverse, tut­ti nell’ambito del cen­trode­stra. Purtrop­po quel­lo che io, l’ex asses­sore Del­mas­tro, l’ex Vicesin­da­co Rober­to Mari­ni e l’ex Sin­da­co Mario Fer­rari rius­cim­mo a fare nel 2014, cioè pre­sentare una lista uni­ca che ci vide vinci­tori, ques­ta vol­ta non è sta­to pos­si­bile, e ci siamo trovati addirit­tura alla tor­na­ta elet­torale con tre liste.
Mel­oni era una scelta polit­i­ca det­ta­ta dal fat­to che Simone negli anni prece­den­ti era pri­ma un iscrit­to di Forza Italia, e poi dimostrò pieno appog­gio al cen­tro destra mod­er­a­to del­la cit­tà.
Quin­di il mio par­ti­to (Forza Italia) e la Lega, rap­p­re­sen­ta­ta nel­la lista da Vin­cen­zo Forni­no, decis­ero, dopo un con­fron­to con il can­dida­to a Sin­da­co Mel­oni, di appog­gia­re un prog­et­to civi­co di cen­tro destra.
Dopo la scon­fit­ta in cam­pagna elet­torale ho cer­ca­to di capire dove e come ave­vo sbaglia­to; ho avu­to rispos­ta leggen­do sul­la stam­pa un arti­co­lo a fir­ma di Mat­tia Gemel­li e Simone Mel­oni come rap­p­re­sen­tan­ti di Italia Viva, il par­ti­to di Ren­zi, che dista molto dai miei pen­sieri politi­ci.
Non criti­co la scelta di Mel­oni di pas­sare al par­ti­to di Ren­zi, ognuno ha il dirit­to di pren­dere le pro­prie deci­sioni e cam­biare le pro­prie idee, ma il modo in cui è sta­to fat­to.
Ogni giorno leg­giamo di “volon­tari” che si prestano al mon­do del­la polit­i­ca che cam­biano par­ti­to, in alcu­ni casi diven­ta una prat­i­ca sporti­va, immag­ine diver­sa è un can­dida­to a Sin­da­co che tradisce la fidu­cia di alcu­ni dei pro­pri elet­tori, su questo forse dovrem­mo iniziare a riflet­tere ones­ta­mente.
Essere elet­ti da un elet­tora­to di cen­trode­stra e poi andare in Con­siglio Comu­nale e non rius­cire a svol­gere il com­pi­to di oppo­sizione per­ché in un travaglia­to momen­to di tran­sizione polit­i­ca è inac­cetta­bile.
Nes­sun con­fron­to quin­di con chi ha con­di­vi­so la cam­pagna elet­torale guardan­do in fac­cia i cit­ta­di­ni, pro­muoven­do un prog­et­to lib­erale, è ques­ta la scon­fit­ta mag­giore.
Il 2024 sarà sicu­ra­mente l’an­no del­la rinasci­ta per un cen­trode­stra uni­to, dove Forza Italia, Lega e Fratel­li d’I­talia rius­ci­ran­no a ripren­dere il Gov­er­no del­la cit­tà, gui­dati dal pen­siero lib­erale di cen­trode­stra, per ripren­dere quel per­cor­so di cam­bi­a­men­to.
Adal­ber­to Bertuc­ci
Coor­di­na­tore Iso­la d’El­ba e Respon­s­abile Regionale Dipar­ti­men­to Insu­lare — Forza Italia

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