Cari ami­ci let­to­ri, que­sta set­ti­ma­na sul­la scia del­la data del 17 mag­gio, gior­na­ta con­tro l’ omo­tran­sfo­bia, vi pro­pon­go un libro che sicu­ra­men­te farà mol­to par­la­re di se.

“Una vita vera” DI Bran­don Tay­lor edi­to dal­la CODICE EDIZIONI: un auto­re esor­dien­te, capa­ce di di dosa­re le paro­le, di descri­ve­re le emo­zio­ni del suo pro­ta­go­ni­sta con amo­re e odio come due fac­ce del­la stes­sa medaglia.

For­se un po’ tri­ste, a trat­ti vio­len­to ma vero, one­sto e in equi­li­brio nono­stan­te tutto.

Cer­to sareb­be bel­lo per Wal­la­ce, il pro­ta­go­ni­sta, poter ipo­tiz­za­re una vita vera accan­to a Mil­ler, man­gian­do pesce frit­to nel cuo­re del­la not­te, abban­do­na­re tut­to e e resta­re sospe­so sen­za pre­oc­cu­par­si di venir spaz­za­to via, tene­re la mano del suo amo­re sapen­do che se uno dei due lascias­se la pre­sa l’al­tro non lo farebbe.

Un roman­zo dove è chia­ro che spes­so il riscat­to socia­le non coin­ci­de con la feli­ci­ta: ogni per­so­na, ogni luo­go, ogni espe­rien­za del­la pro­pria infan­zia lascia segni inde­le­bi­li in ognu­no di noi e que­sto ci dovreb­be far riflet­te­re mol­to come comu­ni­tà educante.

Atten­zio­ne alle paro­le che usia­mo spes­so con trop­pa leg­ge­rez­za, ai luo­ghi comu­ni che si tra­sfor­ma­no in odio e pro­via­mo a sospen­de­re il giu­di­zio trop­po spes­so lega­to al preconcetto.

paro­la di Sil­via la vostra libra­ia di fiducia