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Nuovo centro servizi del Parco Nazionale Arcipelago Toscano nell’ Isola di Giannutri

Lo scor­so 6 mag­gio è sta­to pre­sen­ta­to il pro­get­to per la crea­zio­ne di un cen­tro ser­vi­zi a Gian­nu­tri e la con­te­stua­le riqua­li­fi­ca­zio­ne del­la attua­le area degra­da­ta posta al cen­tro dell’isola.
La pre­sen­ta­zio­ne si è tenu­ta al Giglio, pres­so la sala dei Lom­bi, alla sola pre­sen­za del Sin­da­co Ser­gio Ortel­li, del­l’As­ses­so­re al Turi­smo Wal­ter Ros­si, del Pre­si­den­te del Par­co Giam­pie­ro Sam­mu­ri, del Vice Pre­si­den­te Ste­fa­no Feri, dei mem­bri del Con­si­glio Diret­ti­vo del PNAT e dei con­si­glie­ri comu­na­li del Giglio per­ché, per moti­vi pre­cau­zio­na­li lega­ti alla emer­gen­za COVID, non è sta­to pos­si­bi­le orga­niz­za­re un incon­tro pub­bli­co aper­to a tutti.
Il pro­get­to, a cura del­l’ar­chi­tet­to Ema­nue­le Garu­fi, com­mis­sio­na­to dal Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no e con­di­vi­so con il Comu­ne di Iso­la del Giglio che ha con­ces­so l’a­rea, pre­ve­de la rea­liz­za­zio­ne di strut­tu­re ad uso pub­bli­co sull’Isola di Gian­nu­tri, rea­liz­za­te con l’obbiettivo del mini­mo impat­to ambien­ta­le, impie­gan­do mate­ria­li e tec­no­lo­gie soste­ni­bi­li come strut­tu­re in legno e com­po­nen­ti naturali.
Il per­cor­so di pro­get­ta­zio­ne è sta­to con­di­vi­so, oltre che con il Comu­ne del Giglio, anche con la Soprin­ten­den­za di Sie­na e pro­prio gra­zie al con­fron­to ed alla con­di­vi­sio­ne tra i vari Enti, sono sta­ti rece­pi­ti impor­tan­ti con­tri­bu­ti, tan­to che lo stes­so pro­get­to ha avu­to con­ti­nui miglio­ra­men­ti pur man­te­nen­do i suoi trat­ti carat­te­ri­sti­ci. Un risul­ta­to che pos­sia­mo defi­ni­re “sto­ri­co” per­ché avvie­ne a val­le di nume­ro­si pas­sag­gi e con­te­stual­men­te ad altri impor­tan­ti ini­zia­ti­ve in cor­so pro­prio nel­l’i­so­la di Giannutri.
Le strut­tu­re ospi­te­ran­no: spa­zi ope­ra­ti­vi e di sup­por­to all’attività del Par­co Nazio­na­le rivol­ti ad ospi­ta­re le fun­zio­ni svol­te sull’isola e il sup­por­to all’attività natu­ra­li­sti­ca e turi­sti­ca; spa­zi ope­ra­ti­vi e di sup­por­to all’attività dei Cara­bi­nie­ri Fore­sta­li; spa­zi dedi­ca­ti a for­ni­re appog­gio e allog­gio al per­so­na­le del­le For­ze dell’Ordine o altri enti e ser­vi­zi col­le­ga­ti all’attività del Par­co (per­so­na­le, gui­de, ricer­ca­to­ri); spa­zi desti­na­ti al Comu­ne del Giglio di sup­por­to al per­so­na­le pre­sen­te sull’isola.
“L’importante inter­ven­to pro­mos­so dal­l’En­te Par­co, pro­get­ta­to in pie­na sin­to­nia con il Comu­ne del­l’I­so­la del Giglio – affer­ma il Pre­si­den­te Giam­pie­ro Sam­mu­ri – rap­pre­sen­ta l’op­por­tu­ni­tà non solo di dota­re l’Isola di una strut­tu­ra in gra­do di sod­di­sfa­re le esi­gen­ze con­nes­se con le atti­vi­tà di tute­la e pre­si­dio, ma è anche l’occasione di rap­pre­sen­ta­re in for­ma costrui­ta un mes­sag­gio che fa espli­ci­to rife­ri­men­to ai valo­ri del­la soste­ni­bi­li­tà e del­la com­pa­ti­bi­li­tà con l’am­bien­te naturale”.
“L’edificio, rima­nen­do sem­pli­ce nell’impianto e nel­le dimen­sio­ni acqui­si­sce un ruo­lo rap­pre­sen­ta­ti­vo e signi­fi­ca­ti­vo dell’attività e dell’impegno del Par­co Nazio­na­le nei con­fron­ti del pro­prio ter­ri­to­rio – sot­to­li­nea il Vice Pre­si­den­te Ste­fa­no Feri – e potrà diven­ta­re cata­liz­za­to­re ope­ra­ti­vo e comu­ni­ca­ti­vo di que­ste atti­vi­tà e con­cor­re­re alla rico­no­sci­bi­li­tà e alla par­te­ci­pa­zio­ne del­la comu­ni­tà e dei visi­ta­to­ri alle atti­vi­tà con­giun­te per il rispet­to e la tute­la dell’Isola di Giannutri.”
“Il nuo­vo cen­tro fun­zio­na­le di Gian­nu­tri — affer­ma il Sin­da­co Ser­gio Ortel­li- con­sen­ti­rà di cen­tra­re diver­si obiet­ti­vi. In pri­mis la riqua­li­fi­ca­zio­ne dell’area degra­da­ta sul­la qua­le sor­ge­rà il nuo­vo com­ples­so di ser­vi­zi. Con­tem­po­ra­nea­men­te, gra­zie ai loca­li mes­si a dispo­si­zio­ne dal Par­co, con il con­tri­bu­to del­la Cro­ce Ros­sa Ita­lia­na, ver­rà isti­tui­ta una posta­zio­ne di Pron­to Soc­cor­so qua­le impor­tan­te pre­si­dio sani­ta­rio dell’isola che fino ad oggi rap­pre­sen­ta­va una for­te caren­za di ser­vi­zi, indi­spen­sa­bi­li per l’intera comu­ni­tà. E’ il risul­ta­to di un gran­de lavo­ro di coe­sio­ne gene­ra­to tra Par­co e Comu­ne che por­te­rà sull’isola un vero e pro­prio cam­bia­men­to epo­ca­le. Si trat­ta dun­que di un nuo­vo e fon­da­men­ta­le pas­so in avan­ti che va ad inse­rir­si tra gli inve­sti­men­ti che Par­co e Comu­ne han­no inte­so diri­ge­re sull’isola e che oggi è pos­si­bi­le toc­ca­re con mano”.
Le strut­tu­re ver­ran­no rea­liz­za­te all’interno del pro­gram­ma di recu­pe­ro e riqua­li­fi­ca­zio­ne di un’area posta al cen­tro dell’isola, lun­go la stra­da che col­le­ga Cala Spal­ma­to­io a Cala Mae­stra, in pros­si­mi­tà del­la piaz­zo­la del­l’e­li­soc­cor­so e limi­tro­fa all’e­di­fi­cio rea­liz­za­to lo scor­so anno, sem­pre dal Par­co Nazio­na­le, che ha visto la crea­zio­ne dei bagni pub­bli­ci. . L’edificio si com­po­ne di quat­tro aree fun­zio­na­li che si aggre­ga­no attor­no ad uno spa­zio ester­no comu­ne dedi­ca­to alla pri­ma acco­glien­za dei visi­ta­to­ri sull’isola. Lo spa­zio di acces­so all’area, pavi­men­ta­to in legno posa­to sol­le­va­to dal ter­re­no, rap­pre­sen­te­rà la pri­ma zona fun­zio­na­le, com­ple­ta­men­te ester­na e acces­si­bi­le al pub­bli­co. Que­sto spa­zio rap­pre­sen­te­rà la pri­ma acco­glien­za ai visi­ta­to­ri dell’isola in cui è la natu­ra a esse­re pro­ta­go­ni­sta: legno sot­to i pie­di, albe­ri e strut­tu­re in legno intor­no, il cie­lo a fare da tet­to. Intor­no a que­sta “piaz­za natu­ra­le” l’edificio del Comu­ne del Giglio e l’edificio del Par­co Nazio­na­le, sono le quin­te che pro­teg­go­no que­sto spa­zio acco­glien­do i visi­ta­to­ri nel cuo­re dell’isola, in uno spa­zio aper­to domi­na­to da Mon­te Mario sul­lo sfon­do. L’edificio prin­ci­pa­le si svi­lup­pe­rà attor­no ad un patio che costi­tui­rà il secon­do livel­lo di acces­so alla strut­tu­ra. In asse all’ingresso tro­ve­rà posto l’ufficio del Par­co Nazio­na­le che andrà a costi­tui­re il bari­cen­tro sim­bo­li­co e fun­zio­na­le del­la strut­tu­ra. Le ali late­ra­li sono desti­na­te alle aree fun­zio­na­li dei Cara­bi­nie­ri Fore­sta­li con gli uffi­ci e gli allog­gi di sup­por­to, e dal­la Fore­ste­ria sull’altro lato. Una gran­de coper­tu­ra come una vela spie­ga­ta dal ven­to pro­teg­ge in par­te lo spa­zio ester­no. Reste­rà aper­to al cie­lo, a sim­bo­leg­gia­re l’apertura alla natu­ra del­la strut­tu­ra, il per­cor­so di ingres­so all’ufficio del Par­co. L’impiego del­le tec­no­lo­gie soste­ni­bi­li, vie­ne accom­pa­gna­to dal­la scel­ta pro­get­tua­le di un edi­fi­cio immer­so nel con­te­sto natu­ra­le. I fron­ti ester­ni rivol­ti ver­so la cor­te cen­tra­le saran­no rive­sti­ti in legno di lari­ce natu­ra­le e sughe­ro di rive­sti­men­to, così come gli inter­ni che pre­sen­te­ran­no quan­to più pos­si­bi­le le strut­tu­re in legno lascia­te a vista.
“Il prin­ci­pa­le ele­men­to archi­tet­to­ni­co di richia­mo al col­le­ga­men­to con la natu­ra è rap­pre­sen­ta­to dal tet­to ver­de – chia­ri­sce il pro­get­ti­sta arch. Garu­fi – con due gran­di fal­de orien­ta­te ver­so sud e coper­te con ver­de esten­si­vo. Le fal­de avran­no un pro­fi­lo degra­dan­te ver­so gli ester­ni come ali spie­ga­te; la loro incli­na­zio­ne ver­so l’accesso per­met­te­rà alle super­fi­ci a ver­de di esse­re visi­bi­li e di fare da col­le­ga­men­to visi­vo fra il ver­de tut­to intor­no e il retro, carat­te­riz­za­to dal­la mac­chia medi­ter­ra­nea, fino al col­le­ga­men­to visi­vo con Mon­te Mario sul­lo sfondo”.
“La scel­ta di impie­ga­re tec­no­lo­gie e mate­ria­li soste­ni­bi­li e rispet­to­si dell’ambiente – affer­ma l’arch. De Luca, respon­sa­bi­le del­l’Uf­fi­cio Tec­ni­co del PNAT – si col­lo­ca, oltre che nel rispet­to del­le poli­ti­che di tute­la ambien­ta­le, nel­la pre­ci­sa volon­tà di con­fi­gu­ra­re l’intervento come un esem­pio vir­tuo­so, un caso gui­da, nell’impegno con­cre­to, anche nel set­to­re del­le costru­zio­ni, di stra­te­gie e tec­no­lo­gie real­men­te soste­ni­bi­li. Le strut­tu­re in que­stio­ni ver­ran­no rea­liz­za­te gra­zie all’impiego di legno cer­ti­fi­ca­to PEFC/FSC e i mate­ria­li e le tec­no­lo­gie di com­ple­ta­men­to saran­no coe­ren­te­men­te orien­ta­te al mino­re impat­to ambien­ta­le dei siste­mi adottati.”
Com­ple­ta­to l’i­ter auto­riz­za­ti­vo e tenu­to con­to del­le nume­ro­se dif­fi­col­tà lega­te alla pre­ca­rie­tà dei col­le­ga­men­ti, soprat­tut­to nei mesi inver­na­li, si sti­ma che i lavo­ri – per un ammon­ta­re com­ples­si­vo di oltre un milio­ne di euro — ver­ran­no avvia­ti entro l’au­tun­no di que­st’an­no con le fasi di demo­li­zio­ne e rimo­zio­ne dei fab­bri­ca­ti fati­scen­ti, con l’o­biet­ti­vo di inau­gu­ra­re la nuo­va strut­tu­ra entro l’e­sta­te 2022.

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