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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Sanità: Dieci elicotteri non posson sostituire la tenacia, la competenza e la professionalità dei medici del 118 e del Pronto Soccorso per tenere in vita un paziente

Pro­va ne è che men­tre si atten­de­va l’eli­cot­tero, forse impeg­na­to in un’al­tra emer­gen­za, i nos­tri medici pri­ma quel­li del 118 e poi del pron­to soc­cor­so affi­an­cati dal­lo Staff di emer­gen­za urgen­za, han­no evi­ta­to 3 arresti car­diaci a un Sig­nore che il 6 mar­zo è sta­to col­pi­to da grave arresto car­dia­co.
Dopo questo episo­dio o altri fat­ti sim­ili che medici del­l’e­mer­gen­za han­no tenu­to in vita per ore l’in­far­tu­a­to anche a ris­chio di affog­a­re in mare in tem­pes­ta, non abbi­amo assis­ti­to a gesti di sti­ma e sol­i­da­ri­età ver­so quei medici e infer­mieri che nel silen­zio e dis­crezione pos­sono dare sper­an­za di vita, però come spes­so accade si è subito assis­ti­to a pro­poste roboan­ti di effet­to e faraoni­ci di prog­et­ti irre­al­iz­z­abili per un’iso­la come dotar­si di una base tut­ta Elbana di eli­cot­teri con hangar e costruzioni varie , con equipag­gi (tre nelle 24 ore), Staff logis­ti­co, Staff medico e aneste­sisti (3 nelle 24 ore) Mec­ca­ni­ci (3 nelle 24 ore), addet­ti di volo e nav­igazione (3 nelle 24 ore). Quan­do un Pega­so è disponi­bile arri­va in pochi minu­ti e più volte per accel­er­are i tem­pi prel­e­vano diret­ta­mente il paziente dal luo­go del mal­ore e lo por­tano negli ospedali di rifer­i­men­to sen­za che sia inter­es­sato diret­ta­mente il pron­to soc­cor­so. Ma se l’eli­cot­tero è in altri sce­nari il paziente sarà trasporta­to al pron­to soc­cor­so di Porto­fer­raio in ambu­lan­za attrez­za­ta e con medico a bor­do che lo sot­to­por­rà alle prime e impor­tan­ti cure sal­vavi­ta fino all’ar­ri­vo al pron­to soc­cor­so dove il paziente sarà pre­so in cari­co per le cure nec­es­sarie e per essere sta­bi­liz­za­to nelle sue con­dizioni pri­ma del­l’even­tuale trasfer­i­men­to.
Purtrop­po dob­bi­amo met­ter­ci il cuore in pace che per avere dirit­to alla “Gold­en Hour” un’iso­la dovrebbe riag­gan­cia­r­si alla ter­ra fer­ma.
QUANDO C’E’ MALTEMPO anche un eli­cot­tero di pro­pri­età fer­mo sot­to casa è costret­to a rimanere a ter­ra???
ECCO LA NECESSITA’ E L’URGENZA di poten­ziare il nos­tro ospedale ma non con un altro eli­cot­tero solo nos­tro che è impos­si­bile aver­lo, ma ulti­man­do i lavori per la RIANIMAZIONE INTRAOSPEDALE ELBANA pen­sa­ta, volu­ta da sti­mati medici e pri­mari e appronta­ta in gran parte dal­l’Uf­fi­cio Tec­ni­co dell’US6 dove lì si pos­sono trattare insuf­fi­cien­ze car­diores­pi­ra­to­rie di breve entità tem­po­rale (max 24–48 ore) e per bre­vi svez­za­men­ti post­op­er­a­tori. QUESTO PUO’ REALMENTE servire vis­to che in med­i­c­i­na di alta inten­sità esiste anco­ra la postazione e molto altro che per prob­le­mi non cer­to san­i­tari o di oper­a­tiv­ità è sta­ta abban­do­na­ta l’idea e la pos­si­bil­ità forse di avere sal­va la vita in caso di con­dizioni avverse. MA E’ LI’…BASTA RIPRENDERE IN MANO IL PROGETTO E CON POCO REALIZZARLO. MOLTI OSPEDALI A CUI ERA ED E’ NEGATA LA TERAPIA INTENSIVA, CON LA RIANIMAZIONE INTRAOSPEDALE HANNO SALVATO E SALVANO MOLTE VITE
Per ren­der­ci con­to del­l’im­por­tan­za di avere una RIANIMAZIONE INTRAOSPEDALIERA NEL NOSTRO OSPEDALE basterebbe pen­sare con orrore che dopo le 4 ore di con­tinui arresti car­diaci si fos­se fer­ma­to il servizio elisoc­cor­so da una improvvisa buri­ana di ven­to e acqua ci chiedi­amo come si sarebbe potu­to sal­vare il nos­tro concit­tadi­no? Non ci ser­vono altri eli­cot­teri anche per­ché un veliv­o­lo in più è sinon­i­mo di un ulte­ri­ore depoten­zi­a­men­to del nos­tro ospedale già svuo­ta­to di repar­ti, servizi e ambu­la­tori. Ricor­do sem­pre che per un buon fun­zion­a­men­to dei servizi ospedalieri e sal­vavi­ta nelle 24 ore occor­rono 7 aneste­sisti (dis­tribuiti nelle 24 ore) come abbi­amo sem­pre avu­to men­tre ora ne abbi­amo 2 uno dei quali si inter­es­sa anche di altro.
Cre­do che dare una Rian­i­mazione intraospedaliera e più per­son­ale medico e infer­mieris­ti­co al nos­tro ospedale e quin­di alla Comu­nità Elbana sia più impor­tante anche di avere un eli­cot­tero sot­to casa con le chi­avi nel crus­cot­to che poi nes­suno lo con­ced­erebbe sia per sol­di, sia per logis­ti­ca ter­ri­to­ri­ale.
Insieme dovrem­mo chiedere alla pres­i­den­za del­la Con­feren­za dei Sin­daci più per­son­ale san­i­tario, più cure adeguate, più manuten­zioni ordi­nar­ie e stra­or­di­nar­ie del nos­tro noso­comio (sono già sta­ti stanziati denaro al riguar­do), la ria­per­tu­ra di tut­ti gli ambu­la­tori e gli esa­mi diag­nos­ti.
Comi­ta­to Elba Salute.
(Francesco Semer­aro)

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