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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Nonno Raffellino sarebbe stato fiero, su questo Daniele ne siamo convinti anche noi dell’ Edicola Elbana Show 

Spip­po­lan­do su Face­book, fon­te ine­sau­ri­bi­le di noti­zie e curio­si­tà, spes­so pie­no di caz­za­te, spes­so pie­no di mes­sag­gi bel­li abbia­mo incro­cia­to il mes­sag­gio del Dott. Danie­le Maz­zei, per noi vapo­ri­ni sem­pli­ce­men­te Danie­li­no, si per­chè se qui dici: ” Ehhh, è venu­to Danie­le­no” hai già capi­to tut­to.
Il post di Danie­le è que­sto:

Da pic­co­lo pas­sa­vo mol­to tem­po con mio non­no al “magaz­zi­no”. Il magaz­zi­no di Raf­fael­li­no era una pic­co­la offi­ci­na a Por­to Azzur­ro dove tut­ti veni­va­no a far ripa­ra­re più o meno qual­sia­si cosa. Non­no aggiu­sta­va ogget­ti di ogni tipo e ne inven­ta­va di altri rici­clan­do quel­li che non pote­va­no più esse­re recu­pe­ra­ti.
Per tener­mi impe­gna­to, mi pre­pa­rò una sca­to­la di legno con una bat­te­ria da 4,5V (quel­le gran­di con due lamel­le enor­mi che ora non esi­sto­no più), un po’ di fili già spel­la­ti, un paio di lam­pa­di­ne e un paio di inter­rut­to­ri. Mi fece vede­re come si col­le­ga­va­no i fili fra di loro, mi spie­gò il con­cet­to di cor­ren­te e di Posi­ti­vo e Nega­ti­vo e a 5 anni ini­ziai a gio­ca­re con i cir­cui­ti.
Vole­vo anche io a tut­ti i costi costrui­re ogget­ti elet­tri­ci e “vivi” e quin­di per me quel “kit” era il gio­co più sti­mo­lan­te che aves­si! Costrui­vo tut­to il gior­no cir­cui­ti che poi mon­ta­vo sul­la bici e su qual­sia­si altra cosa potes­se esse­re tra­sfor­ma­ta in elet­tri­ca, e quin­di da miglio­ra­ta.
Sono poi venu­to all’università, ho fat­to un dot­to­ra­to, sono diven­ta­to ricer­ca­to­re e ho co-fon­da­to Zerynth, una star­tup che si occu­pa di Inter­net del­le Cose.
Ieri in Zerynth abbia­mo fini­to di alle­sti­re il nuo­vo labo­ra­to­rio e quan­do mi sono fer­ma­to a guar­dar­lo e ho visto i nostri pro­dot­ti sul pan­nel­lo di test che lam­peg­gia­va­no invian­do dati al cloud, mi sono reso con­to che Raf­fael­li­no sareb­be sta­to fie­ro di me e che il “Magaz­zi­no” ave­va ora un degno suc­ces­so­re!
Zerynth non è solo tec­no­lo­gia, è il frut­to dei per­cor­si di vita dei suoi fon­da­to­ri che han­no por­ta­to in azien­da le espe­rien­ze e le pas­sio­ni di una vita e che fan­no tut­ti i gior­ni del loro lavo­ro la loro pas­sio­ne e mis­sio­ne.

Noi che sia­mo un pochi­no più data­ti ci ricor­dia­mo bene di Raf­fel­li­no e di quan­do lo vede­vi pas­sa­re co sto bam­bo­lo per mano e lo por­ta­va nel magaz­zi­no a traf­fi­cà.
Si, leg­gen­do il post è vero, come dimo sul­lo sco­glio: ” A vedet­ti ora si sareb­be pisciet­ta­to” e for­se Raf­fel­li­no qual­co­si­na c’ ha fat­to capì… le gran­di ope­re par­to­no da una bat­te­ria a 4,5 Volt, si diven­ta gran­di quan­do si par­te dal bas­so e sai cosa ave­va Raf­fel­li­no di spe­cia­le caro Danie­li­no? Era quel­lo che pia­ce­va, o gar­ba­va pè dil­la tut­ta, ai bim­bi. E quan­do pia­ci ai bim­bi, signi­fi­ca che sei un gran­de uomo.

 

 

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