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Manchette di prima

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Beatrice Fanari presenta a Mardilibri il suo fotolibro Kunigo

Si ter­rà all’i­so­la d’El­ba la pri­ma pre­sen­ta­zio­ne del foto­li­bro Kuni­go: saba­to 3 otto­bre pres­so la libre­ria Mar­di­Li­bri in Piaz­za del­la Repub­bli­ca 25, nel comu­ne di Por­to­fer­ra­io (LI) alle ore 17.00 la foto­gra­fa Bea­tri­ce Fana­ri pre­sen­te­rà il suo pri­mo foto­li­bro, frut­to del­la col­la­bo­ra­zio­ne con l’as­so­cia­zio­ne FUCO Fuci­na Con­tem­po­ra­nea e il pro­get­to Calo­taip.
Un’i­dea nata e for­ma­ta­si duran­te la pan­de­mia, con­cre­tiz­za­ta­si gra­zie ad una cam­pa­gna di cro­w­d­fun­ding che ne ha per­mes­so una mag­gio­re rea­liz­za­zio­ne e dif­fu­sio­ne. Attra­ver­so lo sguar­do e gli scat­ti di Bea­tri­ce Fana­ri il foto­li­bro ci por­ta alla sco­per­ta dei vari signi­fi­ca­ti dei gesti nel­le più sva­ria­te par­ti del mon­do, pri­vi­le­gian­do i lin­guag­gi del­l’in­ter­cul­tu­ra­li­tà e del­l’in­clu­si­vi­tà socia­le come chia­vi di let­tu­ra del pre­sen­te.
La scel­ta del luo­go per il debut­to di Kuni­go non è casua­le: oltre ad esse­re il posto di pro­ve­nien­za del­la foto­gra­fa, mol­ti pro­ta­go­ni­sti degli scat­ti sono iso­la­ni nati altro­ve che han­no tro­va­to nel­l’i­so­la una secon­da casa, a con­fer­ma del carat­te­re mul­ti­cul­tu­ra­le del pro­get­to.
Il cam­mi­no di Kuni­go quin­di, già ini­zia­to da qual­che mese e appog­gia­to da mol­tis­si­mi soste­ni­to­ri, fa tap­pa all’i­so­la d’El­ba per rac­con­tar­si e con­ti­nua­re il suo viag­gio nel mon­do.
La pre­sen­ta­zio­ne del libro sarà accom­pa­gna­ta dal­l’Or­che­stra libe­ra tut­ti, un ensam­ble musi­ca­le che nasce all’Isola d’Elba nel 2019 come labo­ra­to­rio di musi­ca d’insieme in cui gli stru­men­ti a per­cus­sio­ne sono la colon­na por­tan­te. Il labo­ra­to­rio, aper­to a qual­sia­si stru­men­to, uti­liz­za il meto­do “rit­mo con segni” per crea­re musi­ca in manie­ra estem­po­ra­nea. Ogni esi­bi­zio­ne è uni­ca, essen­do l’improvvisazione gui­da­ta la for­ma di espres­sio­ne musi­ca­le uti­liz­za­ta dall’orchestra. Il “rit­mo con segni”, meto­do crea­to dal per­cus­sio­ni­sta argen­ti­no da San­tia­go Vaz­quez, è un lin­guag­gio, un gio­co e un siste­ma peda­go­gi­co.
È un lin­guag­gio di segni che il diret­to­re rea­liz­za con le mani per coor­di­na­re l’im­prov­vi­sa­zio­ne.

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