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Manchette di prima

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Quello che l'altri dovrebbero di'

Manchette di prima

BREAKING NEWS

“ Silent Metamorphosis”. Giovedì 13 agosto 2020 Fortezza del Comune di Marciana

Vi aspet­tia­mo, per l’i­nau­gu­ra­zio­ne del­la secon­da ope­ra del sen­tie­ro di ARtE in Nau­tRA — “ARTintothePARK2020” con l’ar­ti­sta Ezio Morini

Die­tro la for­tez­za del Comu­ne Di Marciana
Ore 19.00 Appun­ta­men­to alla scrit­ta SLOW LIFE
“ Silent Meta­mor­pho­sis” di Ezio Morini

A lezio­ne dal “ Tem­po”… Il tem­po è il mae­stro più severo.
Non ammet­te repli­che né gio­chet­ti, col tem­po non si bara.
Tem­po al tem­po si dice, per­ché c’è un tem­po per ogni fac­cen­da ed è quello.
Può esse­re un atti­mo come può non basta­re tut­ta una vita ma, nel tem­po è la chia­ve, la pos­si­bi­li­tà da scoprire.
E anco­ra, chi ha tem­po non aspet­ti tem­po, non fare doma­ni ciò che puoi fare oggi, vivi come fos­se il tuo ulti­mo gior­no di vita, occu­pa bene il tuo tem­po, non per­de­re tem­po, tem­po dona­to tem­po gua­da­gna­to, un atti­mo di vita può vale­re un’eternità…
Ognu­no dal pro­prio pun­to di vista, nel pro­prio baga­glio di tem­po e di ricor­di che nel tem­po ha accu­mu­la­to, incor­po­ra­to, assi­mi­la­to e di cui è costi­tui­to inte­rior­men­te, dà al tem­po un diver­so valo­re e diver­se sfu­ma­tu­re di importanza.
Acco­mu­na tut­ti, sco­pri­re che non basta una vita inte­ra per impa­ra­re a viver­la, qual­cu­no alme­no, pro­va a impa­rar­lo, qual­cun altro si illu­de di aver­lo impa­ra­to e si pre­clu­de l’opportunità di impa­ra­re, per­ché ha già capi­to tutto.
For­tu­na­ta­men­te, il tem­po è il vec­chio che si rin­no­va con­ti­nua­men­te, fot­ten­do­se­ne dei ragio­na­men­ti umani.
È una pre­sen­za discre­ta che ci fa com­pa­gnia, nel bene e nel male, lui c’è, sem­pre. È l’unico che non ci abban­do­na, quan­do per­dia­mo tut­to, lui è lì, silen­zio­sa presenza.
Quan­do poi smet­tia­mo di vive­re que­sta vita, lui non smet­te con noi di esser­ci, sia­mo noi che lo abban­do­nia­mo, indif­fe­ren­ti, occu­pa­ti come sia­mo a smet­te­re di vive­re ma, lui rima­ne lì e ci salu­ta, sen­za offen­der­si per aver­lo lascia­to sen­za di noi.
Con­ti­nua così ad accom­pa­gna­re altre vite, alcu­ne bre­vis­si­me altre lun­ghis­si­me ma in fon­do, per lui cosa sono cent’anni o poco più, per un esse­re uma­no tutto.

Gra­zie tempo.

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