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Manchette di prima

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Sindaci Zini, Gelsi, Corsini e Papi, anche quest’ anno i cittadini saranno oggetto di differenze nei trattamenti delle Urgenze/emergenze

Poiché sul­l’Iso­la anche nel­la san­ità si viag­gia sec­on­do il ven­to che tira e non con chiari piani san­i­tari e rig­orose norme di emergenza/urgenza spalmate in tut­to il peri­o­do del­l’an­no, ci è dato a SAPERE, come al soli­to all’ul­ti­mo momen­to, che anche in questo tri­bo­la­to anno 2020 l’Azien­da San­i­taria sta per dividere l’iso­la sec­on­do algo­rit­mi e cal­coli san­i­tari per sta­bilire che la zona ori­en­tale (Rio, Por­to Azzur­ro e Capo­liv­eri) a dif­feren­za del­la zona occi­den­tale dal 15 giug­no al 30 set­tem­bre 2020 non avrà il medico a bor­do del­l’am­bu­lan­za PET ( Pun­to Emer­gen­za Ter­ri­to­ri­ale) ma solo la pre­sen­za infer­mieris­ti­ca.
Sia chiaro nes­suno vuol togliere nul­la alla preparazione e pro­fes­sion­al­ità del­la cat­e­go­ria infer­mieris­ti­ca, ma é ora di finir­la di con­sid­er­are le cat­e­gorie di medico ed infer­miere inter­cam­bi­a­bili, ed è non più accetta­bile che l’ASL anco­ra una vol­ta ten­ti il colpo di mano del­l’ul­ti­mo min­u­to con motivi che appaiono pretes­tu­osi.

L’an­no scor­so si mil­lan­ta­va la man­can­za di medici, poi recu­perati invece con estrema facil­ità da una effi­cacis­si­ma azione di coor­di­na­men­to del sin­da­ca­to di medici più rap­p­re­sen­ta­ti­vo a Livorno, Sna­mi. Quest’an­no si vocif­era che sareb­bero i bassi numeri di urgen­ze nel­la zona ori­en­tale all’El­ba a influire sul­la deci­sione del­l’am­bu­lan­za con infer­miere anziché con medico ma tut­ti ci ricor­diamo le notizie dolorose del giug­no 2019 men­tre il medico anco­ra non c’era (partì dal 1 luglio).

Abbi­amo appu­ra­to che la zona ori­en­tale ha 1/3 delle emer­gen­ze del­la zona occi­den­tale (ma sarà vero? E per­ché l’an­no scor­so non se ne par­lò? ) quin­di a pen­sare male pos­si­amo dire che quel ter­zo di ammalati del­la zona ori­en­tale in alcune emer­gen­ze dovran­no pre­oc­cu­par­si, e seri­amente.
La pos­si­bil­ità di man­tenere in vita fino all’ar­ri­vo in ospedale un paziente soc­cor­so da un’am­bu­lan­za può essere di oltre il 30% in più se a bor­do c’è un medico rispet­to a quan­do non c’è . Lo dicono tut­ti i dati. Ci sono prestazioni come la tra­cheoto­mia in caso di impos­si­bil­ità del­la intubazione oro­tra­cheale, un par­to in ambu­lan­za, la cer­ti­fi­cazione del­l’avvenu­to deces­so di un paziente, un infar­to mio­cardi­co, e altre situ­azioni che solo un medico potrà trattare, che devono essere affrontate nel più breve tem­po pos­si­bile e il tut­to è di sola com­pe­ten­za med­ica.
Anco­ra una vol­ta stan­no per dividere l’El­ba in pazi­en­ti di serie “A” e di serie “B” sec­on­do cal­coli di prob­a­bil­ità la cui legit­tim­ità è tut­ta da chiarire.
I Sin­daci sono sicuri di accettare tut­to questo?
Pro­prio dopo aver appe­na toc­ca­to con mano al pari dei sin­daci di tut­ta l’I­talia dove por­ta la polit­i­ca dei tagli??
Comi­ta­to Elba Salute.
Francesco Semer­aro

( Foto di reper­to­rio)

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