All’ombra delle case di Rio nell’Elba, proprio dove il paese sembra sussurrare storie antiche tra i vicoli stretti, si nasconde un luogo che è molto più di un semplice lavatoio. Qui, tra il soffitto a capriate di legno e i grandi finestroni ad arco, scorre ancora viva la memoria di un’Elba autentica, quella delle nostre nonne, dei racconti sussurrati sopra una tinozza colma d’acqua.
Il lavatoio pubblico, alimentato dalla generosa Fonte dei Canali, si trova nella parte nord-orientale del borgo e ancora oggi porta addosso i segni del tempo e delle trasformazioni che ha vissuto. In principio il bucato si faceva dentro un altro edificio, dove adesso pulsa la stazione di pompaggio dell’acqua. Ma con il crescere della popolazione, nel lontano 1873, Rio dovette pensare in grande: bisognava ingrandire il lavatoio per servire tutti. Così, nel 1911, venne realizzata la struttura attuale, pensata non solo per il bucato, ma anche per proteggere la preziosa acqua da ogni possibile inquinamento. Ecco allora spuntare diciotto piccole vasche autospurganti: un’idea moderna, per quei tempi, figlia di nuove regole sull’igiene pubblica entrate in vigore nel 1917.Negli anni ’60, cambiano i tempi e cambiano anche le esigenze: via le tante vaschette, dentro due grandi vasche, una per lavare e l’altra per risciacquare. Il lavatoio, che un tempo era il cuore pulsante della socialità paesana, cominciò piano piano a svuotarsi, perdendo quel vociare allegro di donne e quel rumore ritmico di mani e sapone.Ma il lavatoio di Rio, per chi sa guardare, non ha mai smesso di raccontare. Non era solo il regno delle massaie: anche i minatori, rientrando sporchi e stanchi dalle miniere, si fermavano qui a togliersi di dosso la polvere e la fatica, prima di rientrare alle loro case. Oggi, grazie a un bel lavoro di recupero, il lavatoio è tornato a splendere. Chiunque può varcare quell’edificio color rosa antico e lasciarsi incantare dalle antiche vasche scavate nella roccia, con ancora le bocche in ottone che parlano di un artigianato che non c’è più. Tra pannelli fotografici e storie stampate sui muri, il passato torna a vivere, mentre le sale si riempiono di nuova vita con mostre, concerti e iniziative culturali. Edicola Elbana Show, innamorata persa della nostra Isola, si prende a cuore la missione di raccontare queste meraviglie non solo ai turisti di passaggio, ma anche a tanti elbani che, presi dalla vita di tutti i giorni, magari non hanno mai avuto il tempo di scoprire certi angoli magici. Perché l’Elba non è solo mare e spiagge: è fatta di storie, di fatica, di orgoglio e di una bellezza nascosta che merita di essere conosciuta, vissuta e amata, ogni giorno di più.
