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Orientarsi all’Elba, un’isola di opportunità: si è concluso per le classi prime delle medie Pertini il primo laboratorio di conoscenza di sé

Sì è con­clu­so per l’an­no in cor­so il prog­et­to di Ori­en­ta­men­to sco­las­ti­co nato dal­la col­lab­o­razione tra l’Is­ti­tu­to Com­pren­si­vo “San­dro Per­ti­ni” diret­to dal­la prof.ssa Daniela Pieruc­ci­ni e dai servizi Cen­tro Gio­vani e Infor­ma­gio­vani del Comune di Porto­fer­raio gesti­ti dal­la coop­er­a­ti­va sociale Arca. Un prog­et­to che arric­chisce le attiv­ità didat­tiche di ori­en­ta­men­to pre­dis­poste dall’Istituto Com­pren­si­vo “San­dro Per­ti­ni” e coor­di­nate dal­la Fun­zione Stru­men­tale all’Orientamento, pro­fes­sores­sa Rita Rossi, con lo scopo di favorire la cresci­ta per­son­ale dei gio­vani, la loro capac­ità di sco­prire le pro­prie atti­tu­di­ni e di oper­are scelte con­sapevoli e anche di con­trastare la dis­per­sione e l’abbandono sco­las­ti­co.
“Ori­en­tar­si all’Elba: un’isola di oppor­tu­nità. Per­cor­so tri­en­nale di con­sapev­olez­za per preparar­si alla scelta del­la scuo­la supe­ri­ore e sco­prire le oppor­tu­nità for­ma­tive dell’isola d’Elba”. Questo il tito­lo scel­to per con­durre le alunne e gli alun­ni all’in­ter­no di una espe­rien­za gui­da­ta ded­i­ca­ta di ascolto di sé e di mes­sa a fuo­co delle carat­ter­is­tiche in evoluzione di ogni stu­dente.
Ideato gra­zie alla col­lab­o­razione di Francesca Mas­tro­gio­van­ni, psi­colo­ga e ori­en­ta­trice pro­fes­sion­ale, questo lab­o­ra­to­rio cos­ti­tu­ito da eser­cizi pen­sati per l’età evo­lu­ti­va, è sta­to sper­i­men­ta­to per la pri­ma vol­ta a par­tire dalle clas­si prime del­la scuo­la sec­on­daria di pri­mo gra­do “G. Pas­coli”. Obi­et­ti­vo gen­erale di ques­ta espe­rien­za: aiutare l’alunn* a pren­dere coscien­za delle pro­prie capac­ità e delle pro­prie atti­tu­di­ni, alter­nan­do momen­ti lab­o­ra­to­ri­ali a pause di rif­les­sione per­son­ale. Scopo dei lab­o­ra­tori gui­dati: fornire, in prospet­ti­va, stru­men­ti di anal­isi delle pro­prie com­pe­ten­ze di pari pas­so ad infor­mazioni sulle oppor­tu­nità for­ma­tive e pro­fes­sion­ali del ter­ri­to­rio, per­me­t­ten­do così agli stu­den­ti e alle stu­dentesse, quan­do rag­giunger­an­no il ter­mine del­la scuo­la sec­on­daria di pri­mo gra­do di com­piere una scelta con­sapev­ole rispet­to al pro­prio per­cor­so di stu­di.
“L’orientamento è un proces­so con­tin­uo e grad­uale — spie­ga la dr.ssa Mas­tro­gio­van­ni -, che acqui­sisce impor­tan­za via via che l’individuo conosce se stes­so e il mon­do che lo cir­con­da, con­sen­ten­dogli di rap­por­tar­si al con­testo in cui vive con sen­so criti­co e costrut­ti­vo, e di pren­dere deci­sioni per il pro­prio futuro. Il sig­ni­fi­ca­to di questo per­cor­so inter­dis­ci­pli­nare è quel­lo di aiutare le ragazze e i ragazzi che fre­quen­tano le clas­si del­la scuo­la sec­on­daria di pri­mo gra­do a pren­dere con­sapev­olez­za delle pro­prie capac­ità e di ciò che li appas­siona e sti­mo­la, val­oriz­zan­do le diverse atti­tu­di­ni e inter­es­si con lo scopo di con­sen­tire, grad­ual­mente, di mat­u­rare un’idea sem­pre più chiara del set­tore in cui si vor­ran­no impeg­nare ma soprat­tut­to di che tipo di per­sone vor­ran­no diventare.”
Pos­i­ti­vo il feed­back giun­to dal­la scuo­la: “Nei due incon­tri, con l’as­sis­ten­za preziosa degli esper­ti — scrive il pro­fes­sor Car­lo De Lau­ro -, gli stu­den­ti han­no com­pi­la­to schede per­son­ali per esplo­rare se stes­si in modo con­sapev­ole e ori­en­tar­si ver­so i pro­pri desideri e sog­ni. È sta­to un viag­gio sig­ni­fica­ti­vo che li ha aiu­tati a com­pren­dere meglio le pro­prie incli­nazioni e a pren­dere deci­sioni pon­der­ate per il loro futuro. L’ap­proc­cio adot­ta­to durante l’at­tiv­ità ha per­me­s­so agli stu­den­ti di esplo­rare in modo sig­ni­fica­ti­vo i loro pun­ti di forza e di debolez­za, for­nen­do loro gli stru­men­ti nec­es­sari per pren­dere deci­sioni ori­en­tate e con­sapevoli per il loro futuro. La pre­sen­tazione chiara e coin­vol­gente ha reso acces­si­bili con­cetti com­p­lessi, men­tre le attiv­ità pratiche han­no sti­mo­la­to la parte­ci­pazione atti­va degli stu­den­ti.”

 

 

Clau­dia Lan­zoni

 

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