M’è arriva­ta sta notizia a metà mat­ti­na­ta e sin­ce­ra­mente non me l’aspet­ta­vo. Sape­vo da tem­po che non stavi bene e ulti­ma­mente ne ave­va­mo par­la­to ma sai, tra par­larne e trovar­si davan­ti a ques­ta perdi­ta, la cosa è molto dif­fer­ente. Chi, come me, ha avu­to l’oc­ca­sione e la for­tu­na di lavo­rare all’ho­tel Frank’s, non può non aver apprez­za­to il carat­tere dolce di Manola. Una don­na sem­plice, sem­pre pronta a met­tere una buona paro­la per tut­ti, atten­ta ad ogni esi­gen­za di ognuno. Nelle nos­tre chi­ac­chier­ate mi fece sen­so sapere quel­lo che pen­sa­va Frank’s di me, sta cosa poi a Manola gli gar­ba­va par­ti­co­lar­mente per­chè la mag­gior parte delle per­sone, gran­di o pic­cine, mai si sareb­bero mes­si in dis­cus­sione con lui, io invece, come dice­va Manola, a modo mio, gli ho sem­pre det­to quel­lo che pen­sa­vo e lui sta cosa l’ap­prez­za­va: ” Mi sei sem­pre sta­to sulle palle, mi dice­va Frank’s, però sei sem­pre sta­to quel­lo che me l’ha dette nel muso e anche se unti­sop­por­ta­vo, devo ammette che sei sta­to uni­co”  Manola era un mix per­fet­to tra Frank’s e la sua mam­ma Alber­ta, grande impren­ditrice e don­na dal carat­tere dolce ed affet­tu­oso. Io con ques­ta famiglia c’ho pas­sato due sta­gioni nei pri­mi anni 90 ma ogni vol­ta che vado a Nareg­no è come tornà a casa e la famiglia Geri è sem­pre sta­ta, con tut­ti, accogliente e cor­diale. Arrivi a tut­ti i tuoi cari l’ab­brac­cio com­mosso del­l’Edi­co­la Elbana.

Ciao Manola, ti voglio bene

Il tuo Topaio