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Manchette di prima

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Manchette di prima

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E la risposta di Tiziano Nocentini a Luigi Lanera non si è fatta attendere

Caro Lui­gi,
Nel­le due vol­te in cui ho scrit­to pub­bli­ca­men­te qual­co­sa per espri­me­re la mia idea riguar­do al futu­ro ammi­ni­stra­ti­vo di Por­to­fer­ra­io, ho cer­ca­to di espor­re con estre­ma chia­rez­za le mie idee e le mie intenzioni.
Mi mera­vi­glio, quin­di, di vede­re asso­lu­ta­men­te frain­te­si e stra­vol­ti alcu­ni con­cet­ti che ho espres­so pro­prio per rap­pre­sen­ta­re il mio approc­cio nei con­fron­ti dell’attività poli­ti­ca, che ho aper­ta­men­te defi­ni­to come “atti­vi­tà nobi­le e da rispet­ta­re”. Non riten­go accet­ta­bi­le che si inter­pre­ti­no le mie paro­le come una “avver­sio­ne“ ver­so i par­ti­ti poli­ti­ci nazio­na­li, né cre­do che le stes­se pos­sa­no por­ta­re — come tu affer­mi — ad una “una divi­sio­ne tra il cen­tro­de­stra uffi­cia­le e la mia per­so­na che
pro­ba­bil­men­te por­te­rà alla nasci­ta di più liste”.
Ho sem­pli­ce­men­te det­to, e lo ripe­to, che per me non è anco­ra il momen­to del­la poli­ti­ca e dei
can­di­da­ti. Per me, che mi affac­cio rispet­to­sa­men­te — non per cri­ti­ca­re ma per appren­de­re — al mon­do del­la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne e ai suoi mec­ca­ni­smi, è il momen­to di ascol­ta­re, di osser­va­re e di capi­re deter­mi­na­te dinamiche.
Cre­do inol­tre di aver­ti espres­so, nei nostri qua­si quo­ti­dia­ni con­tat­ti del­le ulti­me set­ti­ma­ne, in manie­ra chia­ra e non inter­pre­ta­bi­le, quel­le che sono le mie idee e il mio modo di avvi­ci­nar­mi ad un mon­do diver­so da quel­lo che ho vis­su­to fino ad oggi.
Non ho biso­gno per fare que­sto di alcun men­to­re, ma di una squa­dra com­po­sta di per­so­ne illu­mi­na­te e fida­te che inten­da­no con­di­vi­de­re con me — sem­pre che ciò si rea­liz­zi – un per­cor­so che pos­sa por­ta­re alla cre­sci­ta, allo svi­lup­po e alla valo­riz­za­zio­ne del­la cit­tà di Portoferraio.
Io sono per for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le e per carat­te­ri­sti­che uma­ne un “mana­ger” nel sen­so letterale
del­la paro­la, e cioè una per­so­na che coor­di­na l’attività di altre per­so­ne per otte­ne­re una sinergia.
Una per­so­na che uni­sce gli inten­ti e le per­so­ne, e quin­di che non divide.
Nes­su­no vuo­le pri­var­ti dei tuoi meri­ti e del­le tue pre­ro­ga­ti­ve di uomo poli­ti­co. Se cre­di di poter
ave­re le carat­te­ri­sti­che per fare par­te di una squa­dra di quel tipo, quan­do sarà il momen­to, se ne può par­la­re, come del resto abbia­mo già fatto.
Se que­sto per­cor­so sarà com­ple­ta­to, ver­rà anche il momen­to del­la poli­ti­ca. Inte­sa come gli antichi
gre­ci, cioè l’arte di gover­na­re e di vive­re assieme.

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